a) approfondire, attraverso la pratica architettonica, il rapporto tra progetto di architettura e spazio urbano;
b) sviluppare una nuova progettualità nella relazione tra la preesistenze antropiche e naturali, intesa come prerequisito nel processo di ridefinizione della città contemporanea.
Il tema del progetto implica anche un coinvolgimento interdisciplinare in cui si intrecciano i concetti di memoria, materia, tempo e luogo alimentando un dialogo teso alla rigenerazione dell’esistente urbano attraverso una strategia aperta e flessibile.
Lo sviluppo delle esercitazioni del Laboratorio richiedono usualmente quattro fasi temporali e più livelli di approfondimento:
Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento Didattico di Ateneo e del punto 3.1 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, la frequenza è obbligatoria per gli insegnamenti denominati “Laboratorio”. Gli studenti possono chiedere la dispensa totale o parziale dall'obbligo di frequenza per gravi e/o giustificati motivi. La dispensa è deliberata dal Consiglio del Corso di Studio e deve contestualmente prevedere la possibilità di partecipare agli appelli dei relativi esami.
Per essere ammessi a sostenere la prova d'esame è necessario aver frequentato il 70% delle lezioni del corso.
Il tema principale del laboratorio è la relazione tra progetto e spazio urbano con particolare attenzione alla relazione con la preesistenza.
Il laboratorio sarà introdotto da una serie di comunicazioni che inquadrano il tema del laboratorio, con particolare attenzione alle esperienze significative nazionali ed europee.
Le esercitazione proposte saranno mirate ad acquisire una capacità critica del progetto del nuovo in relazione alla preesistenza in contesti urbani complessi, con un approccio concettuale che si fonda sempre sul “senso della continuità”.
Saranno effettuate esercitazioni mirate che riguardano il progetto all’interno del contesto urbano anche in relazione alle preesistenza antropiche e naturali intese quali elementi progettuali portatori di valori propositivi.
Saranno scelte aree d’intervento complesse, dove tali valori sono spesso considerati elementi di ostacolo allo sviluppo urbano contemporaneo, per sperimentare un nuovo approccio progettuale propositivo rispetto a tale assunto culturale.
All'interno del Laboratorio, l'attività degli studenti avrà il carattere dell'esercitazione il che comporterà una particolare attenzione non solo agli esiti progettuali del loro lavoro, ma anche al processo critico e di formazione del progetto stesso.
- Aldo Rossi, L'architettura della città, disponibile in diverse edizioni.
- Kenneth Frampton, Tettonica e Architettura, Poetica nella forma architettonica nel XIX e XX secolo, SKIRA, Milano 1999.
- Peter Zumthor, Pensare Architettura, Mondadori Electa, Milano 2003.
Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|
1 | presentazione di casi esemplari di interventi architettonici in ambienti urbani | testi indicati in bibliografia |
2 | lettura di un contesto urbano complesso | testi indicati in bibliografia |
3 | elaborazione delle ipotesi progettuali in un contesto urbano complesso | testi indicati in bibliografia |
L'esame consiste nella presentazione da parte dello studente, delle esercitazioni progettuali elaborati durante il laboratorio, mettendo in particolare in evidenza il processo e il sistema concettuale e di relazioni. Oltre alla presentazione delle esercitazioni di progetto si richiede la conoscenza dei testi e dei progetti analizzati e/o presentati durante il corso.
Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento Didattico di Ateneo e del punto 3.1 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, la frequenza è obbligatoria per gli insegnamenti denominati “Laboratorio”. Gli studenti possono chiedere la dispensa totale o parziale dall'obbligo di frequenza per gravi e/o giustificati motivi. La dispensa è deliberata dal Consiglio del Corso di Studio e deve contestualmente prevedere la possibilità di partecipare agli appelli dei relativi esami.
Per essere ammessi a sostenere la prova d'esame è necessario aver frequentato il 70% delle lezioni del corso.