STRUTTURA DIDATTICA SPECIALE DI ARCHITETTURA, SEDE DECENTRATA DI SIRACUSAArchitetturaAnno accademico 2024/2025

1016449 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE SULLA PREESISTENZA E ARCHITETTURA DEGLI INTERNI M - Z
Modulo 1016451 - ARCHITETTURA DEGLI INTERNI

Docente: ALESSANDRO MAURO

Risultati di apprendimento attesi

La finalità del laboratorio è quella di guidare gli studenti alla comprensione del progetto di architettura sulla preesistenza e alla
sua pratica. L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una metodologia critica per affrontare il progetto, dalla scala
urbana alla scala architettonica, riconoscendone la trans-scalarità peculiare, la complessa connessione tra connotati di una
trasformazione dell’esistente e una sua interfaccia con la preesistenza.
I concetti saranno sviluppati affiancando alle lezioni frontali esercizi progettuali.
Un saggio finale di progettazione costituirà il momento di sintesi e verifica di quanto appreso nel corso dell’insegnamento
proposto.

Il corso ha come obiettivi formativi principali:
a) l’approfondimento, attraverso la pratica del progetto di architettura, del rapporto tra preesistenza e intervento di innovazione,
nel recupero e nella rigenerazione del patrimonio storico e archeologico delle città;
b) lo sviluppo di una nuova progettualità sistemica nella relazione con la preesistenza, intesa non come componente passiva e
isolata ma come “materia viva” e matrice fondativa del processo di ridefinizione della città contemporanea.
Il tema del progetto sulla preesistenza implica anche un coinvolgimento interdisciplinare in cui si intrecciano i concetti di
memoria, materia, tempo e luogo alimentando un dialogo teso a dare una risposta propositiva, finalizzata alla rigenerazione
dell’esistente, attraverso una strategia identitaria, aperta e flessibile.

Secondo i descrittori di Dublino (DdD), il superamento dell'esame certifica l'acquisizione dei seguenti risultati:
1. DdD 1_Conoscenza e comprensione degli elementi fondamentali della composizione architettonica e urbana per il loro
utilizzo nel processo di progettazione per la trasformazione dei luoghi.
2. DdD 2_Capacità di applicare la conoscenza e la capacità di comprensione per controllare gli strumenti di costruzione e gli
aspetti compositivi del progetto, le sue caratteristiche tipologiche e funzionali, che regolano le relazioni qualitative delle forme
architettoniche dello spazio.
3. (DdD 3, 4 e 5)_DdD 3 (autonomia del giudizio), 4 (capacità di comunicazione) e 5 (capacità di apprendimento) capacità di
operare e comunicare in modo indipendente le scelte progettuali fatte.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

L’insegnamento si svolgerà con lezioni ex cathedra, alternate a brevi esercitazioni individuali, e con lo sviluppo (in gruppi da 2 o
3 studenti) di un progetto applicativo su un’area studio. Ogni esercitazione prevede delle lezioni frontali sui temi del corso e
attività di laboratorio collettive e individuali, alcune delle quali in situ. Si prevedono inoltre dei seminari tenuti anche da docenti
esterni ed esperti degli argomenti affrontati. Il laboratorio, quindi, si sviluppa affiancando alle lezioni frontali, ai seminari e agli
esercizi progettuali un lavoro finale di progettazione che costituirà il momento di sintesi e di verifica.
L’esercitazione progettuale finale intende elaborare e approfondire alcune soluzioni progettuali dalla scala del progetto urbano e
architettonico sulle preesistenze, in risposta ad alcune problematiche contemporanee della città di Noto:
1) la soluzione di problemi di marginalità, nel rapporto tra città storica e quartieri periferici, sia a monte che a valle dell’area
monumentale;
2) la permeabilità del centro storico, il suo destino nella condizione contemporanea e la fruizione-valorizzazione del patrimonio
architettonico della città.
Il laboratorio si sviluppa affiancando alle lezioni frontali, ai seminari e agli esercizi progettuali un lavoro finale di progettazione che
costituirà il momento di sintesi e di verifica. Ogni esercitazione contempla delle lezioni frontali sui temi del corso e attività di
laboratorio collettive e individuali. Si prevedono inoltre, ugualmente per il modulo di progettazione architettonica, dei seminari
tenuti anche da docenti esterni ed esperti degli argomenti affrontati.

Prerequisiti richiesti

Sono sufficienti le competenze acquisite nel corso dei laboratori di progettazione frequentati negli anni curriculari precedenti.
Conoscenze di base delle metodologie del progetto urbano e architettonico.
Capacità manuali nel disegno a mano libera e nella realizzazione di modelli.
Conoscenze teoriche e storiche dell’architettura contemporanea.
Volontà, determinazione, curiosità, passione.

Frequenza lezioni

Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento Didattico di Ateneo e del punto 3.1 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, la
frequenza è obbligatoria per gli insegnamenti denominati “Laboratorio”. Gli studenti possono chiedere la dispensa totale o
parziale dall'obbligo di frequenza per gravi e/o giustificati motivi. La dispensa è deliberata dal Consiglio del Corso di Studio e
deve contestualmente prevedere la possibilità di partecipare agli appelli dei relativi esami.
Per essere ammessi a sostenere la prova d'esame è necessario aver frequentato il 70% delle lezioni del corso.
Le lezioni si svolgono sia nel primo che nel secondo semestre

Contenuti del corso

Il tema principale del laboratorio è il ruolo del progetto di architettura nella relazione tra preesistenze (architettoniche e urbane) e
interventi di trasformazione e innovazione nel contemporaneo, con particolare attenzione al recupero del patrimonio storico e
archeologico.
Nel primo semestre si procederà ad una preparazione di base sui fondamenti del progetto architettonico e urbano sulle
preesistenze, attraverso lezioni ed esercizi elementari e all’approfondimento monografico di alcuni casi studio esemplari, sia
nazionali (e più nello specifico ai casi peculiari del territorio del Val di Noto e della Sicilia) che internazionali.
Momento centrale della didattica della prima parte del corso sarà, soprattutto, un ciclo di attività in esterno programmate
(RICOGNIZIONI a mano libera), alternate ad attività di laboratorio in aula di approfondimento dei temi trattati durante le attività in
esterno. Nel corso delle ricognizioni e del laboratorio, verrà richiesta l’elaborazione di un CARNET DE VOYAGE, un “quaderno di
bordo” che raccoglierà tutti i materiali e le riflessioni utili per le esercitazioni. Il CARNET DE VOYAGE è un taccuino da disegno,
di formato assimilabile ad un A5 orizzontale, con copertina rigida, in cui lo studente dovrà raccogliere le proprie annotazioni
grafiche e scritto-grafiche, oltre che delle LETTERE ALL’ARCHITETTO.
Il lavoro sui disegni e sulle lettere raccolte nel CARNET DE VOYAGE è singolo.
Nel secondo semestre si elaborerà un progetto finale che, a partire dalle prime intuizioni elaborate nel corso delle
“RICOGNIZIONI a mano libera”, proponga una strategia e definisca i caratteri salienti di un inedito o risignificato scenario urbano,
per mezzo di elaborazioni progettuali misurate e tecnicamente controllate.
Per strategia si intende la predisposizione di alcune mosse tra di loro interrelate anche appartenenti a piani di riflessione
differenti; per scenario si intende la formulazione di ipotesi sulle trasformazioni future e sulle loro possibili conseguenze;
per azioni progettuali si intende la rappresentazione in scala adeguata di interventi che modificano lo stato fisico dei luoghi.
Le esercitazioni proposte saranno mirate ad acquisire una capacità critica di interpretare la realtà e di elaborazione del progetto
del nuovo in relazione alla preesistenza storica in contesti urbani e/o ai siti archeologici, con un approccio concettuale che non si
basa sulla contrapposizione o sull’alterità ma che si fonda sempre sul “senso della continuità”.
Sarà effettuata un’esercitazione finale che riguarda il tema del progetto dell’”interno”, sia nell’accezione di spazio collettivo del
contesto urbano (la stanza della città), sia come spazio conchiuso dell’architettura (la stanza dell’edificio), entrambi intesi quali
elementi progettuali portatori di valori legati alla memoria identitaria collettiva e capaci di stabilire una reciproca connessione.
Saranno scelte aree d’intervento critiche, dove tali valori sono spesso considerati elementi di ostacolo allo sviluppo urbano
contemporaneo, per sperimentare un nuovo approccio progettuale propositivo rispetto a tale assunto culturale.
All'interno del Laboratorio, l’attività degli studenti avrà il carattere dell'esercitazione “in itinere” che comporterà una particolare
attenzione non solo agli esiti progettuali del loro lavoro, ma anche al processo critico e di formazione del progetto stesso.
Lo sviluppo delle esercitazioni del Laboratorio è scandito da quattro fasi temporali e più livelli di approfondimento:
Fase 1) individuazione delle aree di progetto, lettura analitica dei luoghi attraverso le RICOGNIZIONI a mano
libera (CARNET+LETTERA ALL’ARCHITTTO, lavoro individuale), preparazione del materiale di base di lettura della città e
dell’architettura dei singoli edifici, elaborazione di un programma funzionale (lavoro di gruppo);
Fase 2) sviluppo e presentazione del concept progettuale alla scala urbana e architettonica, definizione di massima del progetto
con inserimento volumetrico delle nuove strutture nel contesto; disegni e/o plastici in scala adeguata (lavoro di gruppo);
Fase 3) sviluppo architettonico del progetto con tavole esplicative - piante prospetti e sezione in scala adeguata e relativi plastici
di studio (lavoro di gruppo);
Fase 4) sviluppo degli aspetti urbani e compositivi del progetto. Gli elementi costitutivi del progetto dovranno essere disegnati e
verificati con plastici di studio in scala (piante, prospetti e sezioni) e dettagli significativi a scala adeguata (lavoro di gruppo).

Testi di riferimento

Bibliografia generale

Saggi sulla Progettazione Architettonica e sull’architettura degli Interni:
1) Quatremére de Quincy, C., Dizionario Storico dell’Architettura. Le Voci Teoriche, a cura di Valeria Farinetti e George Teyssot,
edizione italiana a cura di Marsilio, 1985.
2) Le Corbusier, Verso una Architettura, a cura di Pier Luigi Cerri e Pier Luigi Nicolin, “I Marmi” 1976.
3) Loos, A., Parole nel vuoto, Adelphi, Milano, 1992.
4) Aalto, A., Idee di Architettura. Scritti scelti 1921-1968, edizione italiana a cura di Zanichelli Editore, 1987, Bologna.
5) Ludwig Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a cura di Vittorio Pizzigoni, Einaudi, Torino, 2010.
6) Frampton, K., Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira editore, Milano, 2005.
7) Moneo, R., Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, Milano, 2005.
8) Marti Aris, C., La centina e l’arco. Pensiero, teoria, progetto in Architettura, Christian Marinotti Editore, Milano, 2007.
9) Venezia, F., Che cosa è l’architettura. Lezioni, conferenze, un intervento, Mondadori-Electa, Milano, 2011.
10) Campo, Baeza, L’idea costruita, LetteraVentidue, Siracusa, 2012.

Saggi sull’architettura, la città, il contesto, le preesistenze:
11) Rossi, A., L’Architettura della Città, CittàStudi Edizioni, Torino, 1995.
12) Grassi, G., La costruzione logica dell’architettura, FrancoAngeli, Milano, 2018.
13) Aymonino, C., Origini e sviluppo della città moderna, Marsilio, Venezia, 2009.
14) Aymonino, C., Il significato delle città, Marsilio, Venezia, 2000.
15) Schulz, C. N., Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura, Electa, Milano, 1979.
16) Venturi, R., Complessità e Contraddizioni nell’Architettura, Dedalo, Bari, 1980.
17) K. Lynch, Progettare la città, Etaslibri, Milano, 1990.
18) Marti Aris, C., Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, CittàStudiEdizioni, Novara, 1994.
19) Siza, A., Immaginare l’evidenza, Laterza, Bari, 1998.
20) Monestiroli, A., L’Architettura della Realtà, Umberto Allemandi & C. editore, Torino, 2004.
21) Koolhaas, R., Deliorious New York, Electa, Milano, 2004.
22) Rowe, C., Kotter, F., Collage City, The MIT Press, Cambridge Mass, 2010.

Bibliografia di approfondimento
RICOGNIZIONI a mano libera I Metodi e strumenti operativi
23) Gresleri, G., Le Corbusier. Viaggio in Oriente, Marsilio, 1984.
24) Ruskin, J., Elementi del disegno, Adelphi, Milano, 2013.
25) Foti, F., La Via del disegno, LetteraVentidue, Siracusa, 2016.
26) Cullen, G., Townscape, The Architectural press, London, 1961.
27) AA.VV., NUMERO MONOGRAFICO SU LE CORBUSIER, “CASABELLA”, N° 531-32, GEN-FEB 1987.
28) Cacciatore, F., Afferrare lo spazio. Dispositivi, pratiche e strumenti per un approccio tridimensionale al progetto di
architettura, LetteraVentidue, Siracusa, 2021.
Bibliografia essenziale sulla città di Noto
29) Canale, C. G., Noto – la struttura della città tardo-barocca. Il potere di una società urbana nel settecento, S. F. Flaccovio
editore, Palermo, 1976.
30) Fianchino, C., a cura di, L’architettura di Noto. Atti del simposio, Il Lunario, Enna, 1979.
31) Tobriner, S., La genesi di Noto. Una città italiana del Settecento, a cura di Corrado Latina, Dedalo, Bari, 1989.
32) Nobile, M. R., Bares, M., Rosario Gagliardi (1690 ca. – 1762), Edizioni Caracol, Palermo, 2013.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

La prova d’esame prevede un colloquio orale sui contenuti disciplinari e sugli elaborati di corso, tra cui quelli progettuali e quelli
delle esercitazioni del primo semestre (annotazioni scritto-grafiche di ricognizione e lettere all’architetto) raccolte nel “quaderno di
bordo”.
Nel corso del colloquio orale dovranno essere dimostrate: padronanza degli argomenti trattati durante le lezioni, capacità
espressiva complessiva, capacità di riportare esempi attinenti ai temi di carattere generale, capacità di collegamento con altri
temi, pertinenza delle risposte, qualità dei contenuti e il contributo personale al lavoro di gruppo.

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