SCIENZE UMANISTICHEComunicazione della cultura e dello spettacoloAnno accademico 2023/2024
1002511 - FORME DELLO SPETTACOLO MULTIMEDIALE
Docente: LAURA PERNICE
Risultati di apprendimento attesi
Il corso rende lo
studente/la studentessa capace di padroneggiare la materia (conoscenze) al fine
di utilizzarla e applicarla anche in altri ambiti di studio, con il corretto
impiego del linguaggio tecnico-specifico di riferimento (competenze).
In applicazione
dei descrittori di Dublino il corso:
1. fornisce agli
studenti/alle studentesse, che in gran parte hanno già studiato Discipline
dello spettacolo, strumenti di approfondimento storico-critico e
tematico-metodologico intorno alle nuove forme di digital performance, con
specifici richiami ai concetti di intermedialità, rimediazione e cineficazione
teatrale.
2. sviluppa
l’autonoma capacità di porre in relazione quanto appreso con le altre
discipline storico-artistiche;
3. mette in grado
di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le
cosiddette ‘competenze trasversali’ (autonomia di giudizio, abilità
comunicative) e di svilupparle sia nell’analisi dei materiali trattati a
lezione, sia nella lettura e interpretazione di nuovi testi.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Le prime lezioni
(circa 20 ore) saranno dedicate alla spiegazione e all’analisi dei contenuti
del modulo A. Le restanti lezioni saranno dedicate al modulo B e dunque
all’approfondimento sulle pratiche di regia intermediale, in live cinema e
chroma key, della compagnia teatrale Motus.
Per consentire
agli studenti di acquisire gli strumenti metodologici necessari ad analizzare gli
spettacoli discussi in aula saranno proiettati e commentati, durante le
lezioni, filmati e video relativi ad alcuni casi di studio contenuti nei testi
in programma.
Gli studenti saranno inoltre invitati alla visione di spettacoli nei
teatri della città.
Prerequisiti richiesti
Gli studenti e le studentesse dovranno conoscere le linee generali del
teatro moderno e contemporaneo nonché possedere gli elementi metodologici di
base relativi all’analisi di uno spettacolo teatrale.
Frequenza lezioni
Facoltativa.
Contenuti del corso
MODULO A Teatro,
media, liveness (3 CFU)
Questo modulo descrive il
rapporto che il teatro e le arti performative sviluppano con gli attuali media
digitali. Concetti provenienti dai Media Studies come intermedialità,
rimediazione, cineficazione saranno posti in relazione con la teatrologia e con
specifiche questioni a essa riferite, come la liveness, il rapporto tra spazio
reale e virtuale, tra realtà aumentata e spettacolarità interattiva, al fine di
comprendere con quali strumenti teorico-metodologici sia possibile analizzare
lo spettacolo multimediale.
MODULO B Teatro
in live cinema e chroma key (3 CFU)
Questo percorso serve a
chiarire, attraverso la visione delle regie intermediali di Motus e lo studio
di contributi scientifici a esse riferiti, le forme di teatro caratterizzate
dall’uso di tecnologie elettroniche e di stilemi espressivi, come il live cinema
e il chroma key, provenienti dal cinema e dai media digitali.
Testi di riferimento
MODULO A
Teatro, media, liveness
(3 CFU)
Testi:
-
V. Del Gaudio, Théatron. Verso una mediologia del teatro e
della performance, Roma, Meltemi, 2001, pp. 216.
-
E. Fuoco, Né qui, né ora: peripezie mediali della performance
contemporanea, Milano, Ledizioni, 2022, prefazione e cap. 1 (pp.
9-66), capp. 3 e 4 (pp. 101-199).
MODULO B Teatro
in live cinema e chroma key (3 CFU)
Videoletture:
- Motus, Panorama
(2018)
- Motus, Chroma Keys (2018)
Per lo studio:
- L. Pernice, Un teatro che vede tutto. La regia intermediale di Motus in Panorama e
Chroma Keys, in Re-directing. La regia nello spettacolo del XXI secolo, a
cura di L. Bandirali, D. Castaldo, F. Ceraolo, Lecce, UniSalento University
Press, 2020, pp. 235-244.
-
D. Legge, M. Lino, «Se non mi guardi non
brillo» («If you don’t look at me I don’t shine»). The
mise-en-scene of the body in Chroma Keys. Interview with Motus,
«Between», X/20 (2020), pp. 368-380.
- L. Pernice, «No
borderline between arts». Intermedial Practices in the Motus Scene,
in Performing/Transforming. Transgressions
and Hybridizations Across Texts, Media, Bodies, a cura di F.
Puglisi, Torino, OTTO editore, 2021, pp. 85-98.
- A.
M. Monteverdi, Leggere uno spettacolo
multimediale. La nuova scena tra
video mapping, interaction design e Intelligenza Artificiale, Dino
Audino, Roma, 2020, capp. 2 (pp. 24-40) e 3 (pp. 41-48).
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova orale finale. Per
la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle
competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale,
nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
L’approccio
sociologico e mediologico allo studio del teatro; intermedialità, drammaturgia
multimediale, rimediazione, obsolescenza –zombie media, hypermedium e metamedium; i gradienti della liveness teatrale: classical liveness, digital liveness, on live liveness e social media
liveness sui nuovi media e sulle
piattaforme online e di streaming; la schermologia del teatro; le forme di
mediatizzazione delle arti performative; la presenza mediatizzata; il performer
virtuale; il teatro cyborg; l’utilizzo dalla realtà aumentata e virtuale nella
digital choreography; l’interplay tra scena-video e scena materiale; le forme
di live cinema e real time film negli spettacoli di Motus; l’utilizzo della
tecnica del chroma key; l’incrocio di codici nel teatro double coding.
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