SCIENZE UMANISTICHEStoria dell'arte e beni culturaliAnno accademico 2023/2024

1014164 - STORIA DELL'ARTE MODERNA CORSO AVANZATO

Docente: Valter PINTO

Risultati di apprendimento attesi

Approfondire la conoscenza della storia dell’arte, leggere i manufatti nel loro linguaggio specifico e in relazione alla storia del loro autore, ai luoghi a cui sono destinati, alle attese della committenza, ai condizionamenti della tecnica e delle tradizioni iconografiche e, a partire dallo studio delle fonti, del pensiero storiografico e dei documenti d’archivio, ai significati rappresentati. Dunque l’opera d’arte studiata nel suo linguaggio specifico, al centro di un preciso contesto storico e culturale e al tempo stesso strumento per capire questo contesto.

Secondo i descrittori di Dublino al termine del corso gli studenti potranno:

1) dimostrare conoscenze e capacità di comprensione che estendono e rafforzano quelle tipicamente associate ai corsi del triennio e consentono di elaborare e applicare idee originali, spesso in un contesto di ricerca;

2) risolvere problemi in ambiti nuovi o non familiari, inseriti in contesti più ampi connessi al settore di studio;

3)integrare le conoscenze e gestire la complessità, e formulare giudizi anche sulla base di informazioni limitate o incomplete;

4) comunicare le loro conclusioni e conoscenze e la ratio ad esse sottesa, a interlocutori specialisti e non specialisti;

5) studiare in un modo auto-gestito o autonomo.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali in aula e presso musei.

Prerequisiti richiesti

Si presuppone la conoscenza delle linee fondamentali della storia dell’arte dal Rinascimento al Barocco: 1450-1750 (si consiglia la consultazione di un manuale a scelta fra: P. De Vecchi - E. Cerchiari, Arte nel tempo, Milano, Bompiani, 1992 [e ristampe successive], vol. II o S. Settis - T. Montanari, Arte. Una storia naturale e civile, Milano, Mondadori, 2019, voll. III-IV).

Frequenza lezioni

Facoltativa.

Contenuti del corso

L’analisi di alcuni casi particolari darà luogo ad una ricognizione delle principali problematiche del lavoro dello storico dell’arte e sarà finalizzata ad indicare possibili metodi di analisi delle forme e di attribuzione.

Testi di riferimento

Metodi di studio, attribuzione, falsi

-     F. Bologna, I metodi di studio dell’arte italiana e il problema metodologico oggi, in Storia dell’arte italiana. 1. Materiali e problemi. 1. Questioni e metodi, Torino, Einaudi, 1979, pp. 163‑282;

-     G. Previtali, Attribuzione, in Arte 2, a cura di G. Previtali, (“Enciclopedia Feltrinelli Fischer”, 23), 2 voll., Milano, Feltrinelli, 1971, I, pp. 56-60;

-     G. Romano, Una lezione per aspiranti storici dell’arte, in L’intelligenza della passione. Scritti per Andrea Emiliani, a cura di M. Scolaro e F.P. Di Teodoro, Bologna, Minerva Editrice, 2001, pp. 489-496;

-     M. Ferretti, Falsi e tradizione artistica, in Storia dell’arte italiana 3. Situazioni, momenti, indagini. 10. Conservazione falso e restauro, Torino, Einaudi, 1981, vol. 10, pp. 118-195.

 

Due casi studio: Maniera moderna in Sicilia, Luca Giordano

 

Maniera moderna in Sicilia

-        F. Campagna Cicala, La cultura pittorica nella Sicilia orientale, in Vincenzo degli Azani da Pavia e la cultura figurativa in Sicilia nell’età di Carlo V, catalogo della mostra a cura di T. Viscuso (Palermo, chiesa di santa Cita, 21 settembre - 8 dicembre 1999), Siracusa - Palermo, Ediprint - Regione siciliana. Assessorato regionale dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione, 1999, pp. 127-148;

-        Catalogo delle opere [1-34], in Vincenzo degli Azani da Pavia e la cultura figurativa in Sicilia nell’età di Carlo V, catalogo della mostra a cura di T. Viscuso (Palermo, chiesa di santa Cita, 21 settembre - 8 dicembre 1999), Siracusa - Palermo, Ediprint - Regione siciliana. Assessorato regionale dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione, 1999, pp. 249-310;

-        Valeria E. Genovese, Polidoro da Caravaggio a Messina: appunti per una storia sociale dell’artista a partire da Il Spasmo di Maria Vergine di Cola Giacomo d’Alibrando, in Postille messinesi: il golgota di Gualtieri Sicaminò e il dono per Polidoro da Caravaggio, “Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia”, V serie, vol. 3, n. 2, 2011, pp. 445-463, 619;

-        V. Pinto, Un milanese in Sicilia. A proposito degli incontri fra il lombardo Cesare da Sesto e il messinese Girolamo Alibrandi, in Studia humanitatis. Saggi in onore di Roberto Osculati, a cura di A. Rotondo, Roma, Viella, 2011, pp. 297-309;

-        V. Pinto, “In traccia della maniera moderna”. La vita di Girolamo Alibrando di Francesco Susinno, in Itinerari d’arte in Sicilia, a cura di G. Barbera e M.C. Di Natale, Napoli, Edizioni Graphen, 2012, pp. 179-184;

-        P. Leone de Castris, La “maniera moderna” a Napoli e nel Viceregno, in Rinascimento visto da Sud Matera, l’Italia meridionale e il Mediterraneo tra ’400 e ’500, catalogo della mostra a cura di D. Catalano [et al.] (Matera, palazzo Lanfranchi, 19 aprile - 19 agosto 2019), Napoli, Arte’m, 2019, pp. 153-167;

-        V. Pinto, La “Madonna con il Bambino in trono tra i santi Giovanni Battista e Giorgio” di Cesare da Sesto, in Leonardo da Vinci e l’Accademia di Brera, a cura di P. Salvi, Milano, Silvana editoriale, 2020, pp. 137-139;

-        A. Migliorato, Considerazioni sull’influsso di Cesare da Sesto in Sicilia: l’apporto di Alfonso Franco, “L’officina di Efesto”, anno 2019 (ma 2021), pp. 47-68;

-        Gli spagnoli a Napoli: il Rinascimento meridionale, catalogo della mostra a cura di R. Naldi e A. Zezza (Napoli, Museo e real bosco di Capodimonte, 13 marzo - 25 giugno 2023), Napoli, Arte’m, 2023;

-        B. Mancuso, Un dipinto dimenticato dell’ultimo Polidoro, “Paragone. Arte”, anno LXXIV, Terza serie, nn. 169-170 (878-880), maggio-luglio 2023, pp. 41-50.

 

Luca Giordano

-     B. De Dominici, La vita del cavalier D. Luca Giordano pittore e de’ suoi discepoli, introduzione e note di V. Pinto, in B. De Dominici, Vite de’ pittori scultori ed architetti napoletani, a cura di F. Sricchia Santoro e A. Zezza, Napoli, Paparo, 2008, vol. III, pp. 746-866;

-     G. Scavizzi e G De Vito, Luca Giordano giovane. 1650 – 1664, Napoli, Arte’m, 2012 (pp. 154 ca.);

-     V. Pinto, Le molte mani di Luca Giordano: a proposito di una rotella del Museo di Dresda, in Ricerche sull’arte a Napoli in età moderna. Saggi e documenti 2017-2018, Napoli, Arte’m, 2018, pp. 141-151.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca; alcuni saggi saranno resi disponibili sulla piattaforma studium.unict.it.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova scritta (itinere)

Prova orale (finale)

 

Al termine di ciascun caso studio gli studenti potranno accedere ad una prova in itinere. Ogni prova consisterà nella redazione in aula di un breve testo di analisi formale e stilistica di almeno due opere fra quelle più significative proposte a lezione. Lo studente sarà invitato, sulla base di quanto detto in aula e di quanto studiato nei testi in programma, a riconoscere l’opera sottoposta ad esame, a contestualizzarla e a far emergere le eventuali diverse opinioni attributive e le relative motivazioni, per proporne se il caso una propria originale lettura critica.

Nella valutazione della prova si terrà conto dell’originalità dell’elaborato; della capacità di rielaborare gli argomenti trattati a lezione; del rigore dell’analisi; della capacità di far emergere, con approccio critico, la bibliografia di riferimento.

La votazione ottenuta nelle prove in itinere sarà presa in considerazione nella definizione del voto finale.

Le prove in itinere, fortemente consigliate, avranno validità nelle due sessioni ordinarie d’esame successive allo svolgimento del corso.

N.B. Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza.

 

Durante l’esame finale, superata una preliminare prova di riconoscimento, lo studente che abbia superato positivamente tutte e tre le prove in itinere sarà invitato a discutere i metodi di studio della storia dell’arte e le dinamiche dei conoscitori sulla base del primo modulo del programma d’esame. Di questi dovrà illustrare, con chiarezza d’esposizione e competenza lessicale, almeno il percorso degli studi e la chiara identificazione delle principali proposte di metodo.

Lo studente sarà inoltre eventualmente invitato a discutere, sulla base dei testi in programma e attraverso la somministrazione di ulteriori prove di riconoscimento, su ognuno dei casi studio per i quali non avesse partecipato o non avesse superato la relativa prova in itinere, illustrando con chiarezza d’esposizione e competenza lessicale, almeno lo stato degli studi, la chiara identificazione degli oggetti, l’attuale prevalente riferimento cronologico e attributivo.


L’attribuzione del voto sarà basata su questi criteri:

30 e lode, lo studente avrà partecipato attivamente al corso, conseguito ottimi risultati alle prove in itinere e avrà dimostrato ed espresso in maniera eccellente tutte le conoscenze e capacità individuate nel campo sottostante;

da 28 a 30, lo studente dovrà rivelare ottime conoscenze generali e capacità di comprensione e di espressione, mostrando in particolare: evidenti abilità di analisi dei temi proposti; propensione e disponibilità all’approfondimento; apertura interdisciplinare sugli argomenti affrontati;

da 25 a 27, lo studente mostrerà una conoscenza buona ma a tratti mnemonica, accompagnata da un’analisi coerente e un linguaggio corretto;

da 22 a 24, lo studente mostrerà una conoscenza accettabile ma prevalentemente mnemonica, accompagnata da un’analisi superficiale e un linguaggio corretto anche se non sempre appropriato;

da 18 a 21, lo studente presenterà una conoscenza di base degli argomenti principali del corso, una comprensione superficiale, una limitata capacità di collocare nel tempo e nello spazio le opere e gli autori in programma e utilizzerà un’adeguata proprietà di linguaggio con un vocabolario ai limiti della correttezza;

carenze evidenti nelle conoscenze, uso di un vocabolario inappropriato, mancanza di punti di riferimento cronologici e geografici delle opere e degli argomenti di base del programma daranno luogo ad una valutazione insufficiente.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Attribuzione.

Copia e replica.

Falso.

Metodo globale.

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