- La letteratura e
noi: guerra e letteratura. - L’Italia, la sua storia, la sua letteratura - Aspetti istituzionali ed
epistemologici della disciplina: problematiche storiografiche, metodologie
critiche, istituzioni di retorica e di metrica. (2 CFU)
Testi:
- Rinaldo d’Aquino, Già mai non mi conforto; Torquato
Tasso, Gerusalemme liberata,
XX, 50-52 (l’insensatezza della guerra); Primo Levi, Il
canto di Ulisse in Se questo è un uomo, Torino,
Einaudi, 1993, pp. 98-103; A.
Manganaro, Guerre, madri, corpi dei caduti. Le narrazioni polifoniche di
Giovanni Verga e Svetlana Aleksievič, in Idem, La ferinità umana, la guerra, lo spatriare.
Riletture verghiane, Fondazione Verga-Euno Edizioni, 2021, pp. 65-76.
- F. De Sanctis, A’ miei
giovani, Prolusione al Politecnico di Zurigo, in Idem, Verso il realismo, a cura di N.
Borsellino, Torino, Einaudi, 1965,
pp. 5-9; Idem, Storia
della letteratura italiana, a cura di N. Gallo, introd. di G.
Ficara, Torino, Einaudi-Gallimard, 1996, pp. 3-8, 168-170, 510-514,
623-624, 812-815.
- C. Dionisotti, Geografia
e storia della letteratura italiana, Torino, Einaudi, 1967, pp.
25-54.
- Elementi di critica
letteraria: R. Luperini, Dalla teoria della letteratura alla didattica, in
Insegnare la letteratura oggi,
Lecce, Manni, 2002, pp. 55-64; poche
pagine scelte di B. Croce, A. Gramsci,
E. Auerbach,
W. Benjamin, M. Bachtin, R. Jakobson, V. Šklovskij, C. Segre (i testi, per
un totale di 20 pagine, saranno resi disponibili su Studium).
- P. G.
Beltrami, Gli strumenti della poesia,
Bologna, il Mulino, 2012: dai capitoli I-VII: pp. 11-15, 17-23, 31-52, 63-75, 77-80,
101-110, 112-136, 140-144.
- Per la retorica
si consultino: la scheda sulle figure retoriche disponibile su Studium; G.
Lavezzi, Breve dizionario di retorica e
stilistica, Roma, Carocci, 2017.
Per gli autori e gli
argomenti indicati nei moduli B, C, D, si richiede la conoscenza delle linee di
svolgimento della letteratura italiana dalle origini al
Cinquecento incluso. Lo studente dovrà curare in particolare, con una congrua
testimonianza di letture antologiche, la conoscenza almeno dei seguenti autori:
Francesco d’Assisi, Jacopone da Todi, Jacopo da Lentini, Rinaldo d’Aquino,
Cielo d’Alcamo, Guinizzelli, Cavalcanti, Angiolieri, Dante, Petrarca,
Boccaccio, Alberti, Pulci, Poliziano, Boiardo, Sannazaro, Bembo, Castiglione,
Machiavelli, Guicciardini, Ariosto, Tasso. Al momento dell’esame lo studente
dovrà presentare l’elenco scritto delle letture svolte, precisando, ove l’opera
non sia integrale, quali canti, quali poesie o quali prose ha scelto; a lezione
e sul sito studium.unict.it sarà comunque data
indicazione delle letture consigliate.
Dovranno essere
approfonditi particolarmente gli argomenti trattati e i testi discussi durante
le lezioni.
Per la storia
della letteratura (moduli B, C, D) si consiglia lo studio di una delle seguenti
opere: Alberto Casadei-Marco Santagata, Manuale di letteratura
italiana medievale e moderna, Roma-Bari, Laterza; G. Alfano, P. Italia, E. Russo, F. Tomasi, Profilo di letteratura italiana. Dalle origini a fine Ottocento, Milano,
Mondadori Università 2021; Carlo Vecce, Letteratura italiana.
Piccola storia, I. Dalle origini al
Settecento, Napoli, Liguori.
Per la lettura
approfondita dei brani antologici si consiglia di usare uno dei seguenti
manuali: R. Luperini, P. Cataldi, et alii, La scrittura e l’interpretazione,
Palermo, Palumbo; G. Baldi, S. Giusso et alii, Dal testo
alla storia dalla storia al testo, Torino, Paravia.
Questi manuali possono anche essere adottati
per lo studio della storia letteraria e degli autori, in alternativa a quelli di A. Casadei-M. Santagata o di C. Vecce.
B.
Storia letteraria del Duecento. – Dante: la Commedia (3 CFU).
Testi:
1.
A. Casadei-M. Santagata, Manuale di
letteratura italiana, cit., pp. 5-68 (oppure G. Alfano, P. Italia,
E. Russo, F. Tomasi, Profilo di letteratura
italiana, cit., pp. 3-93; oppure C. Vecce, Letteratura
italiana. Piccola storia, cit., pp. 3-77).
2.
Letture
antologiche di: Francesco d’Assisi, Jacopone da Todi, Jacopo da Lentini, Cielo
d’Alcamo, Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Cecco Angiolieri, Dante (dalla Vita nuova).
3. Dante, Divina Commedia,
diciotto canti: Inferno: I,
II, III, V, X, XIII, XV, XXVI, XXVIII; Purgatorio: I, III, VI, XI; Paradiso:
I, VI, XI, XV, XXXIII. Si consiglia una buona edizione commentata,
integrale, dell’opera di Dante (a cura di A.M. Chiavacci Leonardi, Mondadori; a
cura di U. Bosco-G. Reggio, Le Monnier; a cura di E. Pasquini e A.E. Quaglio,
Garzanti; a cura di G.
Inglese, Carocci). Può essere adottata anche
l’antologia La Divina Commedia. Testi
Strumenti Percorsi, a cura di N. Mineo, Palumbo.
4. E. Auerbach, Farinata e Cavalcante,
in Idem, Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale,
Torino, Einaudi, 1979, pp.
189-221.
5. S. Cristaldi, Seminator di scandalo e di
scisma, in Idem, Verso l’Empireo, Roma-Acireale,
Bonanno, 2013, in particolare pp. 11-31, 63-81.
6. A. Manganaro, “Dante: un sogno di
armonia terrena”: gli studi danteschi di Nicolò Mineo e l’attualità di Dante, in Idem, Significati
della letteratura. Scritture e idee da Castelvetro a Timpanaro, Caltanissetta-Roma, Salvatore Sciascia, 2007
pp. 185-204.
7. A. Manganaro, Il cono
d’ombra delle Lettere dal carcere, in Carceri vere e d’invenzione dal tardo Cinquecento al Novecento,
a cura di G. Traina e N. Zago, Acireale-Roma,
Bonanno, 2009, pp. 497-508.
8. C. Tramontana, Carte
e amanti, in Idem, Legato con
amore in un volume. Forme del
desiderio in Dante, Lecce, Pensa Multimedia, 2019, pp. 199-235.
C.
Storia letteraria del Trecento e Quattrocento – “Cornice”
e novelle: Boccaccio, Decameron –
Petrarca: le idee portanti e l’io lirico
(4 CFU).
Testi:
1.
A. Casadei-M. Santagata, Manuale di
letteratura italiana, cit., pp. 69-143 (oppure G. Alfano, P. Italia,
E. Russo, F. Tomasi, Profilo di letteratura
italiana, cit., pp. 94-247; oppure C. Vecce, Letteratura
italiana. Piccola storia, cit., pp. 81-164).
2.
Letture antologiche di: Alberti, Pulci, Poliziano,
Boiardo, Sannazaro.
3.
G. Boccaccio, Decameron, a
cura di A. Quondam, M. Fiorilla, G. Alfano, Milano, BUR, 2013: Proemio; Introduzione;
Introduzione IV giornata; due giornate integrali: I e VI; le seguenti
altre 13 novelle: II, 5 (Andreuccio da
Perugia); II, 7 (Alatiel); III, 1 (Masetto da Lamporecchio); III, 2 (Agilulf);
III, 8 (Ferondo); III, 10 (Alibech); IV, 1 (Tancredi e Ghismunda); IV, 5
(Lisabetta da Messina); V, 9 (Federico degli Alberighi); IX, 3 (Calandrino
pregno); X, 3 (Mitridanes e Natan); X, 9 (messer Torello); X, 10 (il marchese
di Sanluzzo).
4.
A. Manganaro, Forme
e storia del “genere” novella,
in «Le forme e la storia», n. s. 2013, 2 (La novella),
pp. 7-18.
5.
Idem, «Raccontare cento novelle
raccontate nel pistelenzioso tempo», in «Le donne
parimente e gli uomini tutti lodarono il novellare». Percorsi della cornice
narrativa, a cura di E. Creazzo, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2021, pp. 71-84).
6.
Idem, L’«altra, che vostra fu».
L’alterità nella novella di Gualtieri e Griselda (Decameron, X, 10), in «Le forme e la storia», VIII, 2015, 2 (Letteratura, alterità, dialogicità. Studi in onore di Antonio Pioletti),
pp. 577-594.
7.
Idem, Riconoscere l’altro, tra
Ponente e Oriente. Sulla novella di messer Torello (Decameron, X, 9),
in Confini e oltre. Studi fra
Oriente e Occidente per Francesca Rizzo Nervo, a cura di R.
Barcellona, G. Lalomia, T. Sardella,
Soveria Mannelli, Rubbettino, 2020, pp. 189-199.
8. F. Petrarca, dai Rerum familiarum libri:
Fam. XII, 10; Fam.
XIII, 7; dai Rerum
senilium libri: Sen. XVII, 2; Sen. XVIII, 1 (Posteritati); dal De remediis utriusque
fortunae: Tutto è in perenne lotta; I rimedi alle passioni: ratio e voluntas; dal Canzoniere: 1,
3, 5, 11, 22, 35, 61, 77, 90, 126, 189, 272, 287, 366; dagli Improvvisi: Solitudini; dai Trionfi: Triumphus Cupidinis, III, vv. 1-24; 79-123 (cfr. i testi
in L. Chines, Francesco
Petrarca, Bologna, Patron,
2016).
9. L. Chines, Francesco Petrarca,
Bologna, Patron, 2016: Introduzione, pp. 11-53.
D.
Storia letteraria del Cinquecento. – Machiavelli: verità
effettuale e
teatro: Il Principe e la Mandragola; – Ariosto: Orlando furioso;
– Tasso: Gerusalemme liberata (3 CFU)
Testi:
1.
A. Casadei-M. Santagata, Manuale di
letteratura italiana, cit., pp. 147-222; (oppure G. Alfano, P.
Italia, E. Russo, F. Tomasi, Profilo di letteratura
italiana, cit.,, pp. 251-386; oppure C. Vecce, Letteratura
italiana. Piccola storia, cit., pp. 164-241).
2.
Letture antologiche di: Bembo, Castiglione, Machiavelli,
Guicciardini, Ariosto, Tasso.
3.
N. Machiavelli, Il Principe (edizione
consigliata a cura di R. Ruggiero, Milano, BUR, 2008): la dedica; i capitoli: I,
VI;
VII, IX, XV; XVI; XVIII; XXV; XXVI; Idem, lettera a Francesco Vettori
del 10 dicembre 1513; Idem, dai Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio: libro
I, cap. XII (la religione e la Chiesa); Libro III, cap. 1 (il ridursi
ai princìpi);
4.
N. Machiavelli, Mandragola,
a cura di P. Stoppelli, Milano, Oscar Mondadori (lettura integrale: circa
100 pp.).
5.
L. Ariosto, Orlando furioso
(edizioni consigliate: Bigi, Milano, Bur, 2012; Segre, Milano, Mondadori, 2006;
Caretti, Torino, Einaudi, 1992): i canti:
I; XII (Il palazzo di Atlante); XVIII (Cloridano e Medoro); XIX
(Angelica e Medoro); XXIII- XXIV (La pazzia di Orlando); XXXIV (Astolfo sulla
luna); LXIII (Rinaldo e il nappo d’oro)
(complessivamente circa 80 pp.)
6.
T. Tasso, dall’
Aminta: atto I, coro: O bella età de l’oro; Gerusalemme liberata
(a cura di L. Caretti, Torino, Einaudi, oppure a cura di F. Tomasi, Milano,
BUR-Rizzoli): canti I, IV (Concilio dei infernali; Armida nel campo cristiano);
(Argante e Tancredi); VII (Erminia tra i pastori); XII (Clorinda e Tancredi) XVI (Il giardino di
Armida); XX.
7.
A. Manganaro, Verità effettuale e ferinità umana: la Mandragola di Machiavelli e La caccia al lupo di Verga, in
«Settentrione. Nuova serie», Turku (FIN), Società finlandese di lingua e
cultura italiana, vol. 30, anno 2018, pp. 161-168.
8.
O. Branchina, «Sia Marganorre essempio di chi regna». Catastrofe,
tirannia e misoginia nel XXXVII canto dell’«Orlando furioso», in «Griseldaonline»
20, 1 | 2021, pp. 1-16
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.