Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti i metodi di analisi di bacini sedimentari per l’esplorazione di georisorse (petrolio, gas e risorse geotermiche) ed il loro utilizzo come siti di stoccaggio (CO2, H, etc.). Il corso si basa su due principali discipline: tettonica e stratigrafia. L'analisi di dati di affioramento e di sottosuolo permetterà di caratterizzare sistemi deposizionali clastici e misti nel tempo e nello spazio.
Alla fine del corso lo studente sarà in grado di:
Contestualizzare i bacini sedimentari nell’ambito della tettonica delle placche e della tettonica globale;
Comprendere i meccanismi di formazione dei bacini sedimentari;
Utilizzare dati di superficie e di sottosuolo per la ricostruzione della geometria dei depositi di bacini sedimentari e la risposta sedimentaria all’attività tettonica;
Ricostruire gli stadi di evoluzione di bacini sedimentari.
L’insegnamento verrà svolto attraverso lezioni frontali e lezioni partecipate e cooperative, anche con l'utilizzo di piattaforme interattive (Mentimeter) e software per l’analisi dei bacino (Backstrip). Oltre le lezioni frontali sono previste esercitazioni pratiche, ricerche e progetti svolti dagli studenti in piccoli gruppi, esperienze sul campo e seminari di approfondimento. I diversi metodi di insegnamento condurranno lo studente all’acquisizione ed applicazione delle conoscenze.
Nel caso le condizioni lo dovessero richiedere, il corso potrebbe essere tenuto anche online e potrebbero essere attuate delle modifiche rispetto a quanto riportato sul syllabus.
Lo studente deve aver acquisito i concetti basilari di Geologia fisica e Tettonica delle Placche, Stratigrafia, Geologia,
Geologia Strutturale.
https://www.unict.it/sites/default/files/files/regolamenti_didattici_22_23/lauree_magistrali/LM%2074_Scienze%20Geologiche.pdf
La tettonica delle placche. Zonazione composizionale e reologica della Terra. Movimenti delle placche. I bacini sedimentari nel quadro della tettonica globale. Principali classificazioni dei bacini sedimentari. Meccanismi di formazione dei bacini. Margini divergenti e relativi bacini. Modelli di rifting: pure shear, simple shear. Gravità e isostasia. Flessurazione della litosfera. Margini convergenti. Complessi di subduzione. Bacini di avanarco e di retroarco. Bacini di avanfossa e avampaese. Margini trasformi. Bacini connessi a faglie trascorrenti. Controllo tettonico sulla sedimentazione nei bacini. Cenni di stratigrafia sequenziale e introduzione alla stratigrafia sismica. Variazioni del livello del mare. Variazione nello spazio e nel tempo dei fattori che controllano la sedimentazione. Concetti di interpretazione sismica. Interpretazione stratigrafico e strutturale di profili sismici. Analisi geostorica e analisi di bacino. Seppellimento, subsidenza e storia termica di un bacino. Bacini sedimentari e risorse energetiche. Bacini come serbatoi per lo stoccaggio di gas.
Laboratorio
Utilizzo di mappe batimetriche e Google Earth per conoscere e classificare i bacini sedimentari. Esercizi sul principio di isostasia. Stratigrafia sismica: Costruzione di diagrammi cronostratigrafici (Wheeler). Esercizi su geohistory e backstripping di bacini sedimentari. Introduzione all'interpretazione stratigrafico- strutturale di profili sismici.
1. Basin Analysis: Principles and Application to Petroleum Play Assessment, 3rd Edition
Autore | Titolo | Editore | Anno | ISBN |
---|---|---|---|---|
Philip A. Allen, John R. Allen | Basin Analysis: Principles and Application to Petroleum Play Assessment, 3rd Edition | Wiley | 2013 | 978-1-118-45030-7 |
Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|
1 | 1. Zonazione composizionale e reologica della Terra. Movimenti delle placche. I bacini sedimentari nel quadro della tettonica globale. Principali classificazioni dei bacini sedimentari. Meccanismi di formazione dei bacini. | 1 |
2 | Margini divergenti e relativi bacini. Modelli di rifting: pure shear, simple shear. | 1 |
3 | Gravità e isostasia. Flessurazione della litosfera. | 1 |
4 | Margini convergenti e bacini: Bacini di avanarco e di retroarco; Bacini di avanfossa e avampaese. Inversione tettonica. | 1 |
5 | Margini trasformi. Bacini connessi a faglie trascorrenti. | 1 |
6 | Cenni di stratigrafia sequenziale e introduzione alla stratigrafia sismica. | 1 |
7 | Variazioni del livello del mare. Variazione nello spazio e nel tempo dei fattori che controllano la sedimentazione. | 1 |
8 | Concetti di interpretazione sismica. Interpretazione stratigrafico-strutturale di profili sismici. | 1 |
9 | Analisi geostorica e analisi di bacino. Seppellimento, subsidenza e storia termica di un bacino. | 1 |
10 | Bacini sedimentari e risorse energetiche. Bacini come serbatoi per lo stoccaggio di gas. | 1 |
L'esame può avvenire in due fasi (prova in itinere e di fine corso) o in una unica prova finale. In ogni caso il colloquio orale verterà su tutti gli argomenti teorici e pratici trattati durante il corso e potrà essere effettuato anche in caso di non superamento della prova in itinere. La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.
E' possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento, prof. Giorgio De Guidi.
PROVA IN ITINERE
Il docente effettuerà una prova in itinere scritta. La prova in itinere conterrà quesiti su argomenti teorici e pratici svolti durante la prima parte del corso fino al momento dell’esame. La prova sarà strutturata in risposte aperte ed esercizi applicativi. La prova in itinere contiene generalmente cinque quesiti ed ha una durata di due ore. A ciascun quesito verrà assegnato un punteggio, specificato sul compito, in trentesimi in base alla difficoltà. Il voto della prova in itinere, se superata, concorrerà al voto finale.
PROVA DI FINE CORSO
La verifica finale consiste in un colloquio orale sui contenuti teorici e pratici del corso. L’eventuale voto della prova in itinere, se superata, concorrerà alla formulazione del voto finale. Durante il colloquio orale varranno valutati: la pertinenza delle risposte rispetto alle domande formulate, la qualità dei contenuti, la capacità di collegamento con altri temi oggetto del programma, la capacità di riportare esempi, la proprietà di linguaggio tecnico e la capacità espressiva complessiva dello studente. La prova di fine corso può anche prevedere la realizzazione di un breve progetto.
I bacini sedimentari nell’ambito della tettonica delle placche e della tettonica globale; I meccanismi di formazione dei bacini sedimentari;
Lettura ed interpretazione di un profilo sismico e dati di logs geofisici di pozzo; Esercizi con applicazioni del principio di isostasia. Diagrammi cronostratigrafici o di Wheeler.