Il corso ha la finalità di fornire gli elementi di base della dinamica della filiera delle biotecnologie e delle policy destinate a supportare il potenziale delle scoperte scientifiche nelle attività dell'impresa biotecnologica
Riguardo ai descrittori di Dublino il corso si articola in modo seguente:
1) conoscenza e comprensioneIl corso è destinato a fornire ai partecipanti una conoscenza accurata sulla regolamentazione dei prodotti agricoli derivanti dall'uso delle biotecnologie nell'Unione Europea, affrontando una serie di questioni legate alla biodiversità, l'ambiente e la salute umana. Esso è inoltre si propone di fornire elementi conoscitivi delle specificità dell’impresa biotech in una prospettiva di filiera, con particolare riferimento al ruolo giocato dalle reti per innovazione
2) capacità di applicare conoscenza e comprensione
Al termine di questo corso, lo studente sarà in grado di comprendere: a) l'attuale panorama economico delle biotecnologie e della situazione normativa dei prodotti biotecnologici nell'Unione Europea; b) la storia dell'innovazione biotecnologica; c) le specificità del settore che favoriscono le traiettorie di sviluppo delle filiere biotecnologiche; d) conoscere la configurazione delle reti nell'industria biotecnologica; e) il dibattito politico sulle biotecnologie e sulla produzione di organismi transgenici in agricoltura; f) il dibattito nella letteratura scientifica internazionale riguardante le innovazioni biotecnologiche. Inoltre gli studenti acquisiranno conoscenze pratiche e teoriche riguardanti: i) la gestione di attività di gruppo, la presentazione di contenuti in forma critica, l'attivazione della riflessione un processo decisionale a partire dalla discussione di casi di studio; h) la conduzione di indagini e lo lo sviluppo di questionari per sondare le opinioni sulle innovazioni biotecnologiche
3) autonomia di giudizio
Gli studenti acquisiranno una sufficiente capacità di riflessione autonoma e critica sulle politiche pubbliche riguardanti le innovazioni biotecnologiche. Inoltre, saranno in grado di problematizzare l’analisi delle strutture delle filiere biotecnologiche
4) abilità comunicative
Gli studenti svilupperanno la capacità di utilizzare in maniera appropriata strumenti di team working, redigere relazioni su attività individuali e di gruppo relative a contesti lavorativi di riferimento, di discutere su problematiche attuali derivanti dall’uso e dalla commercializzazione di prodotti biotecnologici utilizzando un linguaggio adeguato.
5) capacità di apprendimento
Il corso contribuirà allo sviluppo di capacità di autonomia di analisi, di approfondimento della ricerca con la lettura di articoli scientifici anche in lingua inglese, di consultazione di banche dati specifiche e di altre informazioni in rete per affrontare problematiche che verranno incontrate in ambito professionale
Il corso consiste in lezioni teoriche frontali (28 ore) e in esercitazioni partecipate e cooperative (28 ore) finalizzate a far acquisire allo studente le competenze necessarie allo svolgimento di tematiche riguardanti le interrelazioni tra innovazioni biotecnologiche e tutela dell'ambiente nonche' ad analizzare i caratteri organizzativi ed economici delle imprese biotech. Sono pertanto previste anche altre attività quali elaborazioni di casi di studio, approfondimenti di gruppo e preparazione di elaborati.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel Syllabus.
La verifica dell'apprendimento potrà essere effettuata anche in via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.
E' possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento, prof.ssa Giovanna Tropea Garzia e Anna De Angelis.
Nessuno
Non obbligatoria ma fortemente consigliata
A1. Introduzione al corso. La conoscenza biotecnologica come bene complesso. Ricerca agrobiotecnologica e beni comuni. Caratteristiche dei beni comuni: escludibili vs non-escludibili, rivali vs non-rivali. Tragedie dei commons e degli anticommons, la rilevanza sociale della ricerca scientifica.
A2. Differenti forme di diritti di proprietà intellettuale (IPRs) utilizzati per proteggere le innovazioni biotecnologiche con un speciale focus sulla protezione varietale delle piante e la protezione brevettuale. Accordi internazionali che regolano le varietà vegetali e i diritti degli agricoltori (atti UPOV e accordi TRIPs). Il sistema brevettuale in Europa e le controversie sull'implementazione della direttiva riguardante le innovazioni biotecnologiche. Il dibattito sul sistema brevettuale europeo sulle biotecnologie: l'esclusione di piante e animali.
A3.L'uso di biotecnologie in agricoltura e organismi geneticamente modificati (OGM). La legislazione UE sugli OGM: autorizzazione, tracciabilità ed etichettatura. Coesistenza di colture OGM con quelle convenzionali e biologiche. Il privilegio dell'agricoltore ed il privilegio del costitutore. Differenze sulla regolamentazione tra UE e USA. Accordi commerciali multilaterali. Movimenti transfrontalieri (protocollo di Cartagena sulla biosicurezza nell'ambito della regolamentazione europea).
A4. L'impatto delle biotecnologie sull'ambiente e la sua accettazione sociale. L'evoluzione delle politiche ambientali europee, obiettivi e principi. Principio di precauzione e valutazione del rischio. Convenzioni internazionali sull'ambiente e legami con le politiche di sviluppo sostenibile. Agenzie responsabili dell'attuazione delle politiche per i prodotti agricoli derivanti dalle biotecnologie.
A5.La filiera biotecnologica. Caratteristiche delle imprese science-based. Evoluzione del comparto biotech italiano
A6. I network per l'innovazione biotecnologica. modelli. Fondamenti di teoria delle reti di imprese .Innovazione scientifica e innovazione imprenditoriale
Casi studio.
A1. Aguilar A. et al. (2012), Thirty years of European biotechnology programmes: from biomolecular engineering to the bioeconomy, New Biotechnology Volume 00, Number 00
OECD (2009), The Bioeconomy to 2030: Designing a policy agenda
Rangnekar D. (2004), Can TRIPs deter innovation? The anticommons and public goods in agricultural research, Workshop on ‘Governance of biodiversity as a global public good: bioprospection, intellectual property rights and traditional knowledge’
Ostrom E. (2008), Tragedy of the commons, The New Palgrave Dictionary of Economics, Second Edition
A2. Helfer L. R. (2004), Intellectual property rights in plant varieties, International legal regimes and policy options for national governments, FAO Legal Office
European Commission (2016) Final Report of the Expert Group on the development and implications of patent law in the field of biotechnology and genetic engineering, Ref. Ares 2258060, pp. 1-112
A3. European Commission (2006), EU policy on biotechnology, DG Environment Biotechnology
Marrapese M., Matthews K. A. (2014), The Importance of Agricultural Biotechnology in the Response to the Effects of Climate Change, Natural Resources & Environment Volume 29, Number 1
Lim Li Lin (2007), Cartagena Protocol on Biosafety, Biosafety First, chapter 26
A4. Löfstedt R. E. (2002), Precautionary Principles: General Definitions and Specific Applications to Genetically Modified Organisms, Journal of Policy Analysis and Management, Vol. 21, No. 3, 381–407
Levidow L, Carr S. (2007), EUROPEANISING ADVISORY EXPERTISE: The role of ‘independent, objective and transparent’ scientific advice in agri-biotech regulation, Environment and Planning: Government and Politics, volume 25
A5. Acemoglu D & Aghion P. & Griffith R. & Zilibotti F., 2010. "Vertical Integration and Technology: Theory and Evidence," Journal of the European Economic Association, MIT Press, vol. 8(5), pages 989-1033, 09.
A6.Oliver A.L. (2004), On the duality of competition and collaboration: network-based knowledge relations in the biotechnology industry, Scandinavian Journal of Management, Volume 20, Issues 1–2, 2004, Pages 151-171
Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|
1 | Introduzione al corso | Aguilar A. et al. (2012), Thirty years of European biotechnology programmes: from biomolecular engineering to the bioeconomy, New Biotechnology ; OECD (2009), The Bioeconomy to 2030: Designing a policy agenda |
2 | Ricerca agro-biotecnologica e beni comuni e la conoscenza biotecnologica come bene complesso | Rangnekar D. (2004), Can TRIPs deter innovation? The anticommons and public goods in agricultural research, Workshop on ‘Governance of biodiversity as a global public good: bioprospection, intellectual property rights and traditional knowledge’ |
3 | Tragedie dei commons e degli anticommons | Ostrom E. (2008), Tragedy of the commons, The New Palgrave Dictionary of Economics, Second Edition |
4 | UPOV e accordi TRIPs; Diritti di proprietà intellettuale (IPRs) utilizzati per proteggere le innovazioni biotecnologiche; Il privilegio dell'agricoltore ed il privilegio del costitutore | Helfer L. R. (2004), Intellectual property rights in plant varieties, International legal regimes and policy options for national governments, FAO Legal Office |
5 | Il sistema brevettuale europeo sulle biotecnologie | European Commission (2016) Final Report of the Expert Group on the development and implications of patent law in the field of biotechnology and genetic engineering, Ref. Ares 2258060, pp. 1-112 |
6 | La legislazione UE sugli OGM: autorizzazione, tracciabilità ed etichettatura; Coesistenza di colture OGM con quelle convenzionali e biologiche;Differenze sulla regolamentazione tra UE e USA | European Commission (2006), EU policy on biotechnology, DG Environment Biotechnology e materiale fornito a lezione |
7 | Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza nell'ambito della regolamentazione europea | Lim Li Lin (2007), Cartagena Protocol on Biosafety, Biosafety First, chapter 26 |
8 | L'impatto delle biotecnologie sull'ambiente e la sua accettazione sociale | Marrapese M., Matthews K. A. (2014), The Importance of Agricultural Biotechnology in the Response to the Effects of Climate Change, Natural Resources & Environment Volume 29, Number 1 |
9 | Principio di precauzione e valutazione del rischio | A4. Löfstedt R. E. (2002), Precautionary Principles: General Definitions and Specific Applications to Genetically Modified Organisms, Journal of Policy Analysis and Management, Vol. 21, No. 3, 381–407 |
Modalità di valutazione
Durante lo svolgimento del corso, alla fine della trattazione di ogni argomento o di gruppi di argomenti affini, sarà organizzata una discussione comune sul tema. A conclusione del corso, gruppi di 3-4 studenti analizzeranno un caso studio, concordato con il docente e ne realizzeranno una presentazione in aula della durata di 30-45 minuti. Un colloquio orale finale completerà la valutazione dei singoli studenti, consentendone la verifica del grado di apprendimento.
Come sintesi delle attività sopra riportate, la valutazione della preparazione dei singoli studenti avverrà sulla base dei seguenti criteri: capacità di apprendimento e livello di approfondimento degli argomenti trattati, proprietà di sintesi ed esposizione, capacità di ragionamento. La votazione attribuita seguirà il seguente schema:
Non idoneo
Conoscenza e comprensione argomento: Importanti carenze. Significative imprecisioni.Capacità di analisi e sintesi: Irrilevanti. Frequenti generalizzazioni. Incapacità di sintesi. Utilizzo di referenze: Completamente inappropriato.
18-20
Conoscenza e comprensione argomento: A livello soglia. Imperfezioni evidenti. Capacità di analisi e sintesi: Capacità appena sufficienti. Utilizzo di referenze: Appena appropriato.
21-23
Conoscenza e comprensione argomento: Conoscenza routinaria. Capacità di analisi e sintesi: Analisi e sintesi corrette, con capacità di argomentazione logica e coerente. Utilizzo di referenze: Utilizzo di referenze standard.
24-26
Conoscenza e comprensione argomento: Buona. Capacità di analisi e sintesi: Buone, con argomenti espressi coerentemente. Utilizzo di referenze: Utilizzo di referenze standard.
27-29
Conoscenza e comprensione argomento: Più che buona. Capacità di analisi e sintesi: Notevoli. Utilizzo di referenze: Approfondite.
30-30L
Conoscenza e comprensione argomento: Ottima. Capacità di analisi e sintesi: Notevoli. Utilizzo di referenze: Importanti approfondimenti.
La verifica dell'apprendimento potrà essere effettuata anche in via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere
In che cosa costistono i diritti di proprietà sulla materia vivente e come vengono regolati a livello nazionale ed internazionale?
La conoscenza come bene comune e quali sono le teorie economiche che supportano questo concetto?
Come vengono gestite le risorse genetiche comuni a livello internazionale e in che cosa consiste l'access benefit sharing?