Il corso mira a fornire:
1) una conoscenza
di questioni e problemi avanzati della disciplina sul piano storico,
storiografico e metodologico.
2) gli strumenti
necessari per applicare metodologie proprie dell’ambito disciplinare, per
argomentare con competenza sui temi e i problemi trattati.
3) stimoli
adeguati a costruire un’autonomia di giudizio, capacità di analisi critica,
sintesi di idee nuove, da usare come possibili chiavi di lettura per affrontare
casi di studio su fenomeni del cristianesimo antico.
4) un metodo per
interpretare i dati acquisti, esercitare la capacità di elaborare eventuali
tesi e comunicare con linguaggio tecnico e con competenza i contenuti della
disciplina.
5) indicazioni per
acquisire in autonomia conoscenze specialistiche, usando gli strumenti di
ricerca e di lavoro forniti durante il corso.
Modulo
A (3 CFU): BARCELLONA
·
G.
Filoramo, M. Giorda, N. Spineto (a cura), Scienze
e storia della religione, Morcelliana, Brescia 2019, 304 pp.
·
M. Giorda, La Storia delle religioni: una via italiana
dell’educazione alla cittadinanza, in «Ricerche di Pedagogia e
Didattica» 4/2, 2009, pp. 1-16.
·
R. Mazzola,
L'organizzazione non confessionale del
‘sapere’ religioso in Italia, in «Quaderni di diritto e politica
ecclesiastica», 2001, pp. 141-152.
Modulo
B (3 CFU): ROTONDO
·
A. Bernardo,
A. Saggioro, i Princìpi di Toledo e le
religioni a scuola, Aracne, Roma 2015, 284 pp.
La sezione
monografica della rivista «Religione e Società» 25/68, 2010, i seguenti
contributi (100 pp. ca):
·
M. Giorda, La Storia delle religioni: una via italiana
dell’educazione alla cittadinanza, pp. 1-16.
·
P. Naso, I Religious Studies nella società multiculturale, pp.15-17.
·
M. Sachot, Lo studio e l’insegnamento del fatto religioso: il
trabocchetto dell’etnocentrismo, pp. 18-21.
·
M. Giorda, Per una didattica della storia delle religioni,
pp. 22-33.
·
F. Pajer, Scuola pubblica, diversità religiosa, cittadinanza
democratica: un paradigma europeo, pp. 34-51.
·
M. Giorda, S. Stilla, Insegnare le religioni all’Università, pp.
52-83.
·
Saggioro, Il ruolo dell’università nella questione ‘Ora di religione/Ora delle
religioni’: una sfida aperta, pp. 84-92.
·
M. Giorda, L’insegnamento della religione cattolica nella scuola
italiana, pp. 93-100.
·
Castilla Vasquez, Il fenomeno religioso in un mondo globalizzato,
pp. 101-105.
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.
Prova in itinere
sul modulo A (aperta a frequentanti e non, dell’anno in corso):
questionario scritto o, sulla base del numero degli studenti, attività
seminariale sui temi inerenti. La correzione sarà sottoposta a discussione e
gli esiti saranno resi noti durante l’orario delle lezioni o del ricevimento.
Il voto sarà espresso in trentesimi e resterà valido per un anno solare. La
prova in itinere è uno strumento di verifica del grado di apprendimento
raggiunto ma soprattutto dell’efficacia del metodo di studio adottato. Per
questo le prove in itinere saranno considerate nella definizione del voto
finale a discrezione degli studenti.
Prova finale orale
sul modulo B: (sui
moduli A e B per chi non abbia svolto la prova in itinere).
Per il giudizio
finale sull’esame si terrà conto della prova in itinere (in accordo con lo
studente) in modo proporzionale, ma non rigorosamente matematico. Nella
valutazione della prova orale saranno prese in considerazione, oltre la
conoscenza dei contenuti fondamentali, anche la padronanza delle questioni
storiografiche, la proprietà lessicale e la capacità critica e argomentativa.