L’insegnamento offre un sistema di conoscenze e strumenti utili alla lettura delle dinamiche urbane attraverso l'applicazione di metodi qualitativi e quanti-qualitativi finalizzati a indagare le pratiche degli attori che operano in una prospettiva di innovazione sociale, la natura delle politiche pubbliche finalizzate allo sviluppo locale, e le istituzioni preposte al governo del territorio. Gli studenti e le studentesse saranno chiamati a confrontarsi con gli strumenti propri dell'antropologia e della sociologia applicati alla pianificazione urbana e territoriale e con metodi di analisi che consentano di elaborare una mappatura delle forme di relazione tra i diversi soggetti responsabili delle trasformazioni socio-spaziali della città.
Per studenti/studentesse frequentanti, l’approccio formativo prevede:
Il corso è organizzato in modo da consentire la maturazione delle conoscenze e lo svolgimento dell’esercitazione il più possibile durante le ore di lezione, in modo da poter dedicare i tempi dello studio individuale agli approfondimenti sui temi del corso.
Per studenti/studentesse non frequentanti, l’approccio formativo prevede:
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza.
Informazioni per studenti con disabilità e/o DSA:
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.
È possibile rivolgersi anche alla docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, prof.ssa Anna De Angelis.
Si consiglia di aver acquisito le conoscenze relative ai seguenti insegnamenti:
La frequenza è fortemente consigliata e consente di usufruire di una serie di vantaggi, tra cui accesso alle prove in itinere, esercitazione di gruppo, etc.
Nel caso di studenti e studentesse lavoratori e lavoratrici o atleti/e, si chiede gentilmente di far presente la propria condizione per valutare le migliori modalità di frequenza in base alle diverse situazioni individuali.
Ricevimento: su appuntamento, concordato in aula o via email: giusy.pappalardo@unict.it
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | Introduzione al corso: i metodi qualitativi e quanti-qualitativi per il planning | Attili (2008), pp. 67-87 |
2 | Mappatura degli attori territoriali e delle loro relazioni nel framework teorico della social/public innovation | Ostanel (2017), pp. 17-45 |
3 | Analisi e restituzione dei dati | Geertz (2008). |
4 | Ricerca etnografica, auto-etnografica, etnografia digitale | Sandercock & Attili (2010) |
5 | Lettura e analisi delle "tracce" delle trasformazioni territoriali | Zeisel (1984) |
6 | Shadowing, metodi visuali e metodi ibridi | Scavarda (2017) |
7 | Antropologia urbana | Fava (2013) |
8 | Metodi di museologia sociale applicati alla pianificazione urbana | Dispense |
L’esame consiste innanzitutto in una prova scritta strutturata per verificare le conoscenze maturate.
Se si aderisce alle prove in itinere (consigliate per studenti/studentesse frequentanti), la prova scritta sarà svolta in due fasi: 5 domande a risposta aperta nell’ambito della prima prova e altre 5 domande a risposta aperta nell’ambito della seconda prova, svolta a conclusione del corso.
Se non si aderisce alle prove in itinere (per studenti/studentesse non frequentanti), l’esame scritto potrà essere condotto in un’unica prova (10 domande a risposta aperta), svolta nell’ambito delle sessioni d’esami.
A ogni domanda è assegnato un punteggio da 0 a 3. La somma dei punteggi determina il voto di partenza individuale (da 0 a 30). Il punteggio è assegnato in funzione della completezza, correttezza, chiarezza e senso critico delle rispose.
Per gli studenti frequentanti, l’esame consiste inoltre in una prova orale relativa all’esposizione e discussione di un’esercitazione pratica, cui verrà attribuito un giudizio: insufficiente (non consente il superamento dell’esame), sufficiente (18-23), buono (24-26), distinto (27-29), ottimo (30).
Per gli studenti non frequentati, la prova orale consiste nella discussione di un elaborato individuale, cui verrà attribuito un giudizio: insufficiente (non consente il superamento dell’esame), sufficiente (18-23), buono (24-26), distinto (27-29), ottimo (30).
L’esercitazione è valutata in funzione della completezza, correttezza, leggibilità e originalità degli elaborati esposti. L’esposizione è valutata in funzione della capacità di collegamento con il quadro teorico.
Sia per l’esame scritto, che nell’ambito dell’esposizione orale dell’esercitazione, verranno considerate positivamente la qualità dei contenuti, la capacità di collegamento critico tra i contenuti del corso, la capacità di riportare esempi, la proprietà di linguaggio e la capacità espressiva di studenti e studentesse.
Per gli studenti frequentanti, la valutazione terrà conto altresì della partecipazione proattiva in aula, del contributo offerto al gruppo classe e al gruppo di apprendimento ampio. La partecipazione proattiva sarà censita regolarmente e discussa periodicamente.
Il voto finale sarà calcolato attraverso la media aritmetica tra esame scritto ed esercitazione pratica.
Il voto potrà essere corretto positivamente in funzione della partecipazione proattiva in aula e del contributo offerto al gruppo classe.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni dovessero richiedere il distanziamento interpersonale e secondo indicazioni fornite dall’Ateneo.
Le ragioni che sottendono l'uso dei metodi qualitativi
Perché parliamo di metodi quanti-qualitativi per lo studio della città e del territorio?
Come si struttura l'analisi qualitativa?
Come si analizzano e sistematizzano i dati?
Principali fonti dell'analisi qualitativa
Cosa sono i metodi ibridi e perché si utilizzano?