SCIENZE UMANISTICHEStoria dell'arte e beni culturaliAnno accademico 2024/2025
9796760 - PROCESSI PER IL RECUPERO DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
Docente: ANDREA TARTAGLIA
Risultati di apprendimento attesi
In applicazione dei descrittori di Dublino:
1) dimostrare conoscenze e capacità di comprensione
attraverso: la
lettura di casi studio scelti nel panorama dei progetti di recupero edilizio e
urbano esemplari, impostata su una metodologia che permetta di associare conservazione/innovazione
tecnologica/aumento di valore;
2) rafforzare le capacità di
traferire metodologie ad altri manufatti architettonici, in contesti analoghi;
3) essere capaci di applicare le
conoscenze, e abilità: nel risolvere problemi non familiari, inseriti in
contesti interdisciplinari connessi al proprio settore di studio; nel
continuare a studiare ed affrontare in modo autonomo nuovi scenari che si
presenteranno nel corso della vita professionale;
4) acquisire la capacità di
integrare le conoscenze e gestire la complessità dei casi studio, di valutare
le soluzioni tecnologiche e spaziali e le compatibilità al riuso;
5) saper comunicare in modo chiaro,
sintetico e privo di ambiguità le conclusioni e le valutazioni, nonché le
conoscenze, le ipotesi e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti
e non specialisti.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Il ciclo di lezioni teoriche e seminari di esperti si
alterneranno ad un lavoro d’anno consistente in:
-
una esercitazione in due parti: la prima è la presentazione
critica e motivata di un manufatto architettonico o di uno spazio pubblico da
recuperare ai fini di una fruizione e valorizzazione coerente con i temi
dell’arte e della cultura; la seconda è la presentazione del programma di
recupero e riuso per la sua valorizzazione del caso identificato. Gli elaborati saranno presentati
in aula (per gli studenti frequentanti) ovvero in sede d’esame (per gli
studenti non frequentanti).
-
una seconda esercitazione in cui, a partire dalla lettura
del testo in bibliografia «Antonio Leonardi e Claudia Cantale (a cura di), La
gentilezza e la rabbia. 105 lettere di Giancarlo De Carlo sul recupero del
Monastero di San Nicolò l’Arena a Catania, Editoriale Agorà, Catania, 2017», ogni
studente presenterà 5 slide in cui avrà collegato alcuni testi del libro a
immagini scattate negli spazi del monastero che userà come base per sviluppare
un ragionamento critico e personale rispetto al tema dei processi e dei modelli
del recupero architettonico. Gli elaborati saranno presentati in aula (per gli
studenti frequentanti) ovvero in sede d’esame (per gli studenti non
frequentanti).
Prerequisiti richiesti
Conoscenza del concetto di bene culturale applicato all’architettura, e
implicazioni teorico-normative.
Frequenza lezioni
Facoltativa
Contenuti del corso
Il Recupero Architettonico è una tematica centrale
nell’ambito delle discipline della Tecnologia dell’Architettura, che ha
delineato un corpus teoretico, metodologico e normativo che costituisce oggi un
bagaglio culturale necessario per affrontare progetti delicati sul patrimonio
architettonico esistente, che oscillano tra interventi a valenza ora
conservativa, ora trasformativa se non di rigenerazione. Si tratta di un processo che riguarda l’elaborazione di un
progetto che, superando l’apparente aporia concettuale tra conservazione e trasformazione, è finalizzato al recupero della memoria,
alla manutenzione dell’identità storica e alla costruzione del patrimonio
culturale che sarà lasciato in eredità alle future generazioni.
Significativo è il passaggio storico dal concetto di restauro a quello di recupero: mentre il restauro muove da un
atteggiamento rivolto ai soli valori culturali, nell’ottica di una
conservazione assoluta, nel recupero lo sguardo è rivolto verso l’esistente -il
tessuto minuto- e la sua conservazione, ma con un’attenzione maggiore alle sue
vocazioni trasformative utili per contrastare i fenomeni dell’”obsolescenza” e
del “degrado”, alle esigenze dell’utenza, al valore di mercato.
Il recupero richiede una visione transcalare,
edificio/città/territorio, dove il contesto urbano impone riflessioni sulle
scelte strategiche e sulle soluzioni tecniche e progettuali. Il progetto di
recupero impone di riferire le azioni non solo a parametri relativi
all’‘unicità’ del bene, ma anche di integrare i nuovi scenari evolutivi al
preesistente, attraverso: il controllo delle prestazioni, la potenziale
integrabilità, la compatibilità al riuso, la durata nel tempo. Nel processo
progettuale le scelte ruotano intorno ad una fase propedeutica di conoscenza
dell’edificio, che è paragonabile ad una matrice informativa derivante
dall’accostamento di informazioni storiche, tecniche, economiche, normative,
sociali, politiche e culturali.
Nel corso verranno trattati
i modelli, le tecniche e le strategie del recupero dal dopoguerra ad oggi, i
rapporti del patrimonio architettonico con il fattore “tempo” e con
l’”innovazione”; i concetti di: “risorsa” e valore”, di “bene materiale e
immateriale”.
Testi di riferimento
A. Teorie e storia del
Recupero Edilizio.(3 CFU)
Valerio Di Battista, Ambiente
Costruito. Un secondo paradigma, Alinea, Firenze, 2006, pp.240.
B. Metodi e strategie per l’intervento
sul patrimonio esistente. (2 CFU)
Paolo Gasparoli, Cinzia Talamo, Manutenzione e Recupero. Criteri, metodi e strategie per l’intervento
sul costruito, Alinea, Firenze, 2006.(pp. 19-38 ; 65-71 ;
75-82 ; 103-125 ; 129-140 ; 153-178 ; 183-190 ;
211-212 ; 237-248) .
C. Saggio monografico.(1
CFU)
Antonio Leonardi e Claudia Cantale (a cura di), La gentilezza e la rabbia. 105 lettere di Giancarlo
De Carlo sul recupero del Monastero di San Nicolò l’Arena a Catania,
Editoriale Agorà, Catania, 2017.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova orale (all’esame finale)
Prova pratica (in itinere)
Per la valutazione delle
prove pratiche e dell’esame orale si terrà conto della padronanza dei contenuti
e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà
lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
- Differenze concettuali e
applicative tra restauro e
recupero.
- Tradizioni e paradossi del
moderno.
- Il progetto
dell’esistente: excursus
storico
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