Modulo A
Enrico Crispolti, L’informale: storia e poetica:
abstract-expressionism, abstracion-lyrique, action-painting, art autre, art
brut, automatismo, gesto, informel, new-dada, nuclearismo, spazialismo, tachisme, Carucci, Roma 1971
(ristampa: De Luca editori, Roma 2018)
Vol. 1, Cap. 2 i seguenti saggi: pp. 73-76; pp. 76-85; pp. 90-97; pp.119-124; pp.
166-168; pp. 171-174; pp. 206-211; p. 242.
Pittura degli anni ’50 in Italia,
catalogo della mostra, Torino 2003, pp. 13-50.
Burri: lo spazio di
materia tra Europa e Usa, catalogo della mostra, a cura di Bruno Corà, Città di Castello 2016, pp.
18-25; pp.
50-57; pp.
72-85.
Giorgio De Marchis, Sandra Pinto, Due decenni di eventi artistici in Italia:
1950-70, Centro Di Edizioni, Firenze 1970, (50 pagine circa).
Modulo B
Hal Foster, Rosalind Krauss, Yve-Alain Bois, Benjamin
H. Buchloh, David Joselit, edizione Italiana a cura di E. Grazioli, Arte
dal 1900. Modernismo, antimodernismo, postmodernismo,
Zanichelli, Bologna 2017, i seguenti capitoli: pp. 348-357; pp. 375-384; pp.
393-398; pp. 399-403; pp. 404-410; pp. 411-415; pp. 424-429; pp. 430-434; pp.
447-452; pp. 460-465; pp. 466-472; pp. 473-476; pp. 504-508; pp. 509-514; pp.
515-519; pp. 520-526; pp. 545-550.
Clement Greenberg, La pittura di tipo americano, in Clement
Greenberg. L’avventura del modernismo. Antologia critica, a cura di Giuseppe Di Salvatore e
Luigi Fassi, Milano 2011, pp. 201-216.
Mark Rothko, catalogo della mostra, a cura di
Oliver Wick, Skira, Milano
2007, pp. 5-25; pp. 33-39; pp. 57-69.
Mattia
Patti, «Ogni artista è “sulla” terra per
creare un mito»: Roberto Sebastian Matta, in Predella, n. 49, 2021, pp. 155-165.
Claudia Salaris, Tutte le strade
portano a Roma, in Matta,
Un surrealista a Roma, Firenze
2012, pp. 9-33.
Adachiara Zevi, Peripezie del
dopoguerra nell’arte italiana, Einaudi, Torino 2006, pp. 226-279.
Flavio Fergonzi, Una nuova
superficie. Jasper Johns e gli artisti italiani 1958-1966, Electa,
Milano 2019, pp. 100-165.
Elisa Francesconi, Tano Festa, La porta rossa (1962): oggetto o
iconografia della superficie?, in “L'UOMO NERO”, n. 12, Mimesis
edizioni, Sesto San Giovanni, 2016, pp. 113-129.
Elisa Francesconi, Tano Festa e Michelangelo: un episodio di fortuna visiva a Roma negli
anni Sessanta, in “Studi di Memofonte”, 9/2012, pp. 91-120.
Francesconi Elisa, Due
volte la stessa mostra: “5 Pittori-Roma 60”. Bilancio e sviluppi di un
decennio. Roma, Galleria La Salita, 1960, Torino, Galleria Christian Stein,
1969, in “PREDELLA”, n. 11, Pisa, 2015, pp. 63-77.
Giorgia Gastaldon, Fonti
di arte americana a Roma, 1958-1961: alcuni casi emblematici, in
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia,
serie 5, Vol. 8, No. 2 (2016), pp. 547-566, 874-876.
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca o
saranno resi disponibili su Studium.
Prova scritta (in itinere - facoltativa)
Prova orale (esame finale)
Gli
studenti potranno accedere a una prova in
itinere facoltativa, relativa ad una prima parte del programma
d’esame.
La prova
scritta prevede cinque domande a risposta aperta e una di queste riguarderà
l’analisi di un’opera che sarà proiettata in aula durante la prova.
Gli
studenti dovranno dare dimostrazione della capacità autonoma di rielaborare gli
argomenti trattati a lezione. Nella valutazione degli elaborati si terrà conto
delle capacità di riconoscimento e di datazione; della capacità di far
emergere, con approccio critico, la bibliografia di riferimento; del rigore
dell’analisi e dell’uso di una corretta metodologia.
La
votazione ottenuta nella prova in itinere (espressa in trentesimi) sarà presa
in considerazione nella definizione del voto finale.
La prova in
itinere, fortemente consigliata, ha validità nelle due sessioni ordinarie
d’esame successive allo svolgimento del corso; pertanto, si consiglia di
affrontare la prova orale finale nelle sessioni d’esame immediatamente
successive la prova in itinere.
In caso di valutazione positiva, in sede di esame finale orale si discuterà brevemente
con il docente dell’elaborato scritto; lo studente sarà esonerato da ulteriori
domande sulle parti di programma previste per la prova in itinere e sarà
invitato a discutere le ulteriori parti del programma (anche attraverso la somministrazione
di altre immagini).
Per gli
studenti che non sosterranno la prova in itinere, la verifica finale orale
verterà sull’intero programma e la relativa bibliografia.
L’attribuzione
del voto finale sarà basata su questi criteri:
da 28 a 30
e lode, lo studente mostrerà ottime conoscenze generali e ottima capacità di
espressione, dimostrando in particolare: capacità di riconoscimento e di
datazione e capacità di lettura delle opere all’interno di una corretta
contestualizzazione nell’ambito di produzione;
da 25 a 27,
lo studente mostrerà una buona conoscenza generale, una adeguata metodologia di
analisi e l’uso corretto del linguaggio storico-artistico;
da 22 a 24,
lo studente mostrerà una conoscenza generale sufficiente, un livello
superficiale di analisi e di capacità di inquadrare le opere e gli artisti nel
contesto di appartenenza; un uso del linguaggio specifico non sempre
appropriato;
da 18 a 21,
lo studente mostrerà una conoscenza generale superficiale e lacunosa; una
limitata capacità di collocare nel tempo e nello spazio le opere e gli autori
in programma; limitate proprietà del linguaggio storico-artistico.
Carenze evidenti delle conoscenze generali, l’uso di un vocabolario
troppo elementare o inappropriato, la mancanza dei principali riferimenti
cronologici e geografici comporteranno una valutazione insufficiente.