GIURISPRUDENZAGiurisprudenzaAnno accademico 2025/2026

9799655 - La criminalizzazione della parola nel diritto penale di uno Stato di diritto nell’era digitale: possibilità e limiti in prospettiva nazionale e sovrannazionale

Docente: VALERIA SCALIA

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali e seminari.

Prerequisiti richiesti

Nessuna. E’ vivamente consigliata la frequenza a studentesse e studenti che abbiano acquisito le conoscenze di base della parte generale del diritto penale (principi generali e teoria generale del reato).

Frequenza lezioni

Obbligatoria

Contenuti del corso

Il corso sarà articolato in quattro moduli.
Il primo modulo (4 ore) si propone di esplorare le questioni problematiche relative al contrasto della diffamazione alla luce delle pronunce della Corte costituzionale e della giurisprudenza della Corte EDU, esaminando le prospettive di riforma della disciplina nazionale in materia.
Il secondo modulo (5 ore) intende esaminare i profili concernenti le possibilità e i limiti di criminalizzazione del c.d. discorso d’odio (hate speech), analizzando le fattispecie incriminatrici previste nell’ambito dell’ordinamento italiano, alla luce degli obblighi sovrannazionali in materia promananti dalla normativa europea, e le prospettive di riforma in questo settore, caratterizzato da un uso crescente e pervasivo degli strumenti informatici e telematici.
Il terzo modulo (4 ore) mira a inquadrare in chiave penalistica le controverse questioni relative al contrasto di forme organizzate e strutturate di disinformazione diffuse mediante strumenti informatici e telematici, tali da determinare un concreto perturbamento dei processi di formazione del consenso a fini elettorali, propri dei sistemi democratici di Stati di diritto. Il corso sarà volto ad esaminare in prospettiva critica le possibilità di sottoporre a sanzioni penali tali comportamenti e le proposte relative a possibili scelte di criminalizzazione da parte del legislatore italiano.
Il quarto modulo (5 ore) è inteso ad analizzare le possibili responsabilità sul piano penalistico nelle quali possano incorrere singoli individui ed enti (in particolare, internet service providers, motori di ricerca e piattaforme di grandi dimensioni) con riguardo a comportamenti omissivi di mancata rimozione di contenuti illegali, alla luce della normativa europea in materia e della giurisprudenza della Corte EDU.

Testi di riferimento

Materiali didattici saranno forniti dalla docente attraverso la piattaforma Studium, consistenti in ca. 150 pagine. Essi saranno rappresentati da strumenti normativi, giurisprudenza e commenti dottrinali sugli argomenti oggetto dei singoli moduli del corso.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Il primo modulo (4 ore) si propone di esplorare le questioni problematiche relative al contrasto della diffamazione alla luce delle pronunce della Corte costituzionale e della giurisprudenza della Corte EDU, esaminando le prospettive di riforma della disciplina nazionale in materia.
2Il secondo modulo (5 ore) intende esaminare i profili concernenti le possibilità e i limiti di criminalizzazione del c.d. discorso d’odio (hate speech), analizzando le fattispecie incriminatrici previste nell’ambito dell’ordinamento italiano, alla luce degli obblighi sovrannazionali in materia promananti dalla normativa europea, e le prospettive di riforma in questo settore, caratterizzato da un uso crescente e pervasivo degli strumenti informatici e telematici.
3Il terzo modulo (4 ore) mira a inquadrare in chiave penalistica le controverse questioni relative al contrasto di forme organizzate e strutturate di disinformazione diffuse mediante strumenti informatici e telematici, tali da determinare un concreto perturbamento dei processi di formazione del consenso a fini elettorali, propri dei sistemi democratici di Stati di diritto. Il corso sarà volto ad esaminare in prospettiva critica le possibilità di sottoporre a sanzioni penali tali comportamenti e le proposte relative a possibili scelte di criminalizzazione da parte del legislatore italiano.
4Il quarto modulo (5 ore) è inteso ad analizzare le possibili responsabilità sul piano penalistico nelle quali possano incorrere singoli individui ed enti (in particolare, internet service providers, motori di ricerca e piattaforme di grandi dimensioni) con riguardo a comportamenti omissivi di mancata rimozione di contenuti illegali, alla luce della normativa europea in materia e della giurisprudenza della Corte EDU.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Questionari somministrati alle studentesse e agli studenti alla fine di ciascun modulo.
Brevi presentazioni orali su questioni esaminate durante il corso a cura di singoli studenti e studentesse o di piccoli gruppi.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Le domande dei questionari saranno formulate in relazione alle questioni effettivamente discusse e trattate durante gli incontri.

Ai partecipanti all'attività verrà lasciato un certo margine di scelta rispetto alle questioni da presentare e approfondire.


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