I composti organici rappresentano i costituenti fondamentali sia del mondo animale che di quello vegetale. Il corso di Chimica Organica sarà caratterizzato da un approccio descrittivo-fenomenologico. L’obiettivo formativo principale del corso è fornire agli studenti una conoscenza di base della chimica organica per la comprensione delle relazioni fra la struttura e le proprietà fisiche e chimiche dei composti organici. Lo studente dovrà acquisire le conoscenze relative alla nomenclatura dei composti organici e alla loro classificazione (teoria dei gruppi funzionali), con una particolare attenzione all’associazione tra famiglia di molecole organiche, proprietà chimico- fisiche e reattività.
Obiettivi formativi specifici del corso sono quelli utili a fornire allo studente gli strumenti conoscitivi per poter: 1) rappresentare le molecole organiche utilizzando le strutture di Lewis, le formule condensate, le formule tridimensionali e le formule schematiche; 2) illustrare le caratteristiche strutturali delle molecole organiche; 3) prevedere le caratteristiche chimico-fisiche delle molecole organiche; 4) ricavare la struttura dal nome IUPAC e viceversa; 5) conoscere il significato di chiralità; 6) classificare le molecole organiche in base al gruppo funzionale ed in base a questo prevederne la reattività; 7) sapere discutere in base alla struttura dei reagenti e alle condizioni di reazione il/un possibile cammino di reazione 8) conoscere ed illustrare le principali reazioni che permettono l’interconversione dei gruppi funzionali; 8) capacità di esporre, una serie di dati relativi a una famiglia di composti organici e ricondurli ai principi base della disciplina; 9) capacità d’apprendimento.
In riferimento ai cosiddetti Descrittori di Dublino, i risultati di apprendimento del corso sono:
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione - Lo studente dovrà mostrare il possesso della padronanza delle conoscenze di base relative alla chimica organica. Lo studente dovrà razionalizzare le correlazioni proprietà-struttura; in particolare dovrà saper riconoscere i gruppi funzionali delle molecole organiche, le principali loro proprietà fisiche e comprendere il loro comportamento chimico
D2 - Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Lo studente dovrà essere capace di applicare in modo appropriato e flessibile le conoscenze acquisite al fine di elaborare, adottando la simbologia chimica, le reazioni di sintesi di molecole organiche relativamente complesse
D3 - Autonomia di giudizio - Lo studente dovrà dimostrare capacità di ragionamento critico e, attraverso le conoscenze acquisite durante il corso, dovrà in modo schematico ed appropriato individuare le soluzioni più adeguate per la sintesi di molecole organiche
D4 - Abilità comunicative- Lo studente dovrà essere in grado di comunicare chiaramente e con un linguaggio chimico adeguato e rigoroso le nozioni acquisite durante il corso.
D5 - Capacità di apprendimento- Lo studente dovrà dimostrare di aver sviluppato buone capacità di apprendimento ed approfondimento dei temi del corso per affrontare agevolmente i successivi percorsi di studio.
Queste abilità, per quanto possibile, verranno stimolate dal docente proponendo approfondimenti e svolgendo esercizi in aula durante il corso.
Informazioni per studenti con disabilità e/o DSA.
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze. possibile rivolgersi anche ai docenti referenti CInAP (Centro perl’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA)
Didattica frontale. L'insegnamento prevede 5 CFU (35 ore) di lezioni frontali e 1 CFU (15 ore) di esercitazioni per le quali il docente si avvale di gesso e lavagna, modellini molecolari.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
Introduzione alla chimica del carbonio. Richiami sugli orbitali atomici. Configurazione elettronica degli atomi. Rappresentazioni di Lewis. La regola dell’ottetto. Il legame chimico. Legami covalenti e la scala di elettronegatività di Pauling. Teoria della risonanza. Il legame chimico secondo la meccanica quantistica: legami σ e π. Orbitali ibridi sp , sp , sp. Interazioni intermolecolari. Classificazione dei composti organici e gruppi funzionali. Principi generali della nomenclatura IUPAC per i composti organici. Rappresentazione delle molecole sul piano e nello spazio. I modellini molecolari.
Le reazioni in chimica organica. Rottura dei legami chimici e simbolismo delle frecce. Classificazione degli atomi di carbonio e di idrogeno. Carbocationi, carbanioni e radicali alchilici: geometria e stabilità. Cenni sui meccanismi di reazione e diagrammi energetici. Richiami sul concetto di acido e base. Reazioni acido-base e reazioni redox di composti organici. Elettrofili e nucleofili. Classificazione delle reazioni: reazioni di sostituzione, eliminazione e di addizione. Cenni sulle reazioni regio selettive, stereo selettive e stereospecifiche.
Alcani e cicloalcani. Nomenclatura IUPAC. Fonti degli alcani e proprietà fisiche. Isomeria costituzionale e isomeria conformazionale negli alcani. Cicloalcani. Tensione di anello e isomeria geometrica dei cicloalcani. Reattività: la sostituzione radicalica e la reazione di combustione.
Isomeria e Stereoisomeria. Isomeria costituzionale. La stereoisomeria: isomeria conformazionale e configurazionale. La chiralità. Carbonio asimmetrico. Stereocentri. Enantiomeria. Attività ottica. Polarimetro. Configurazione relativa e configurazione assoluta. Gli stereodescrittori R ed S: regole di priorità di Cahn, Ingold e Prelog. Metodi di rappresentazione tridimensionale delle molecole: proiezioni di Fisher. Stereoisomeri con due o più atomi C asimmetrici. Diasteroisomeri e composti meso. Importanza biologica della chiralità. Cosa significa la risoluzione di una miscela racemica. Isomeria geometrica: l’isomeria cis-trans.
Alcheni. Struttura e nomenclatura. Isomeria geometrica negli alcheni: nomenclatura cis-trans ed E-Z. Proprietà fisiche. Gli Alcheni in natura. Cenni su dieni, trieni e polieni. Addizione 1,2 e 1,4 ad un diene coniugato. Metodi di preparazione degli alcheni. Reattività del doppio legame carbonio- carbonio: la reazione di addizione elettrofila negli alcheni. Il meccanismo di reazione. L’addizione di acidi alogenidrici e regioselettività. La regola di Markovnikov. L’addizione di acqua. Trasposizione dei carbocationi. L’addizione di alogeni. Cenni sulla formazione di aloidrine. Cenni sulla ossidazione degli alcheni. Riduzione degli alcheni: l’idrogenazione catalitica. Alcheni ciclici.
Alchini. Nomenclatura. Struttura del triplo legame. Reattività. Acidità degli alchini terminali: gli acetiluri. La reazione di addizione negli alchini. Addizione di acidi alogenidrici e di alogeni. Riduzione ad alcheni (con catalizzatore di Lindlar) e ad alcani.
Composti aromatici. Struttura e proprietà del benzene. Energia di risonanza e concetto di aromaticità. Regola di Hückel. Nomenclatura dei derivati del benzene mono-, di- e poli-sostituiti. Reattività dell’anello benzenico: la reazione di sostituzione elettrofila aromatica (S.E.A.). Il meccanismo della S.E.A. Alogenazione; nitrazione; solfonazione; alchilazione, acilazione di Friedel & Crafts. Gruppi attivanti e disattivanti. Reattività ed orientamento. Sostituzione elettrofila aromatica.
Alogenuri alchilici e arilici. Struttura e nomenclatura. Metodi di preparazione. Reazioni degli alogenuri alchilici. La sostituzione nucleofila alifatica: i meccanismi SN1 e SN2. Fattori che influenzano il meccanismo di reazione: substrato, gruppo uscente, solvente e nucleofilo. La reazione di eliminazione (β-eliminazione): i meccanismi E1 ed E2. Fattori che influenzano i meccanismi E1 ed E2. Stereochimica delle reazioni di sostituzione ed eliminazione. Competizione tra le reazioni di sostituzione ed eliminazione. Reazione con magnesio o litio: formazione dei composti organometallici. I reattivi di Grignard.
Alcoli. Struttura e nomenclatura. Caratteristiche fisiche: il legame ad idrogeno. Metodi di preparazione. Cenni su dioli e glicoli. Reattività del gruppo alcolico. Formazione di sali; acidità e basicità. Reazione con metalli. Formazione di alogenuri alchilici: reazioni con acidi alogenidrici (SN2 e SN1). Reazione con SOCl2 e PBr3. Formazione di alcheni: disidratazione acido-catalizzata (E1 ed E2). Regioselettività e stereoselettività. Ossidazione degli alcoli primari e secondari. Formazione di semiacetali e acetali. Formazione di esteri. Cenni su: Eteri, epossidi, tioli e solfuri.
Fenoli. Acidità dei fenoli. Carbossilazione di Kolbe dei fenoli. Carbonio benzilico: cenni sulle reazioni del carbonio benzilico. Ossidazione delle catene alchiliche legate al benzene.
Aldeidi e chetoni. Struttura. Nomenclatura. Metodi di preparazione. Caratteristiche chimico- fisiche del gruppo carbonilico. Reattività. Reazioni di addizione nucleofila: addizione di alcoli, di acqua, di reattivi di Grignard, di HCN. Addizione di ammine primarie: formazione di basi di Schiff. Ossidazione. Riduzione dei composti carbonilici. Tautomeria cheto-enolica.
Acidi carbossilici. Struttura e nomenclatura. Proprietà fisiche. Metodi di preparazione. Acidità. Effetto dei sostituenti sull’acidità in acidi alifatici; formazione di sali; saponi. Reazioni degli acidi carbossilici. Riduzione con LiAlH4: formazione di alcoli primari. Decarbossilazione.
Esterificazione di Fischer. Reazione con diazometano: formazione di esteri metilici. Reazione con cloruro di tionile: formazione di cloruri acilici.
Derivati funzionali degli acidi carbossilici. Alogenuri acilici, esteri, anidridi, ammidi, nitrili: struttura e nomenclatura. Reattività. Reazione di sostituzione nucleofila acilica. Addizione di reattivi di Grignard agli esteri. Reazioni di idrolisi dei derivati degli acidi carbossilici. Reazioni di riduzione.
Ammine. Struttura e nomenclatura. Proprietà fisiche. Basicità. Metodi di preparazione. Reattività. Reazioni delle ammine con acido nitroso. Reazioni dei sali di diazonio. Diazocopulazione. Coloranti azoici. Eliminazione di Hofmann. Eliminazione di Cope.
1) W.H. Brown – B.L. Iverson – E.V. Anslyn – C.S. Foote - “Chimica Organica”, con modelli molecolari - V Edizione EdiSES
2) P. Bruice - "Chimica Organica - con modelli molecolari - III Edizione EdiSES
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | Il legame chimico nei composti del carbonio. Formule. Isomeria di struttura. Orbitali ibridi. | Introduction chapters textbooks |
2 | Alcani: nomenclatura, sintesi e reazioni | Capitolo: Alcani |
3 | Stereochimica: enantiomeri e diastereomeri; nomenclatura R,S. Attività ottica | Capitolo : Stereochimica |
4 | Reazioni di sostituzione nucleofila: SN2 e SN1. Meccanismo, stereochimica, confronto. | Capitolo: Alogenuri alchilici |
5 | Reazioni di sostituzione nucleofila: E2 e E1. Meccanismo, stereochimica, confronto tra SN2 ed E2 ed SN1 ed E1 | Capitolo: Alogenuri alchilici |
6 | Alcheni: Nomenclatura, sintesi e reazioni. Addizione elettrofile: Acidi alogenidrici, acqua, alogeni. Regola di Markovnikov. Ossidazione e riduzione | Capitoli: Alcheni |
7 | Alchini: Nomenclatura, sintesi e reazioni | Capitolo: Alchini |
8 | Benzene: Aromaticità e risonanza. Reazioni di sostituzione elettrofila aromatica | Capitolo: Benzene |
9 | Alcoli e fenoli: Nomenclatura, concetto di ossidazione e riduzione*. Reazioni di preparazione. Reazioni con PBr3, SOCl2 | Capitolo: Alcoli |
10 | Eteri ed Epossidi: Nomenclatura, preparazioni e reazioni con acqua e acidi alogenidrici | Capitolo: Eteri |
11 | Aldeidi e Chetoni: Nomenclatura; Sintesi; Reazioni di addizione nucleofila. Addizione di acido cianidrico, di acqua, di alcooli, dei reattivi di Grignard. | Capitolo: Aldeidi e Chetoni |
12 | Acidi carbossilici e derivati. Nomenclatura; Sintesi e reazioni di sostituzione nucleofila acilica. Esterificazione di Fisher. Saponificazione | Capitolo: Acidi carbossilici e derivati |
Prova orale. L'esame, della durata di non meno di 20 minuti, inizierà domandando al candidato di scrivere un composto di cui verrà dato il nome IUPAC, a partire da tale composto si chiederà al candidato di indicarne il chimismo ed eventuali aspetti stereochimicamente rilevanti.
L'esame sarà valutato 30 o 30 e lode se il candidato mostrerà un'ottima conoscenza degli argomenti, ottima proprietà di linguaggio, buona capacità analitica e sarà in grado di applicare le conoscenze per risolvere i problemi proposti.
L'esame sarà valutato molto buono (26-29) se il candidato mostrerà buona padronanza degli argomenti, piena proprietà di linguaggio e se sarà in grado di applicare le conoscenze per risolvere i problemi proposti.
L'esame sarà valutato come buono (24-25) se il candidato mostrerà di conoscere i principali argomenti di base, discreta proprietà linguaggio, limitata capacità di applicare autonomamente le conoscenze alla soluzione dei problemi.
L'esame sarà ritenuto soddisfacente (21-23) se il candidato pur non avendo piena padronanza degli argomenti di base ne possiede le conoscenze, mostra soddisfacente proprietà di linguaggio, scarsa capacità di applicare autonomamente le conoscenze alla soluzione dei problemi.
L'esame sarà ritenuto sufficiente (18-20) se il candidato mostrerà una minima conoscenza dei principali argomenti del corso e del linguaggio scientifico, una scarsa capacità di applicare autonomamente le conoscenze alla soluzione dei problemi.
L'esame sarà ritenuto insufficiente se il candidato non mostrerà una conoscenza accettabile della disciplina.