Il Laboratorio di Rappresentazione e Geometria descrittiva ha come obbiettivo quello di coinvolgere ciascuno studente nella comprensione dei meccanismi di base della materia, fino a rendere naturale la pratica dell’immaginazione di oggetti tridimensionali rappresentati su supporto bidimensionale e la rappresentazione di oggetti solidi su supporto bidimensionale. Le applicazioni che si proporranno, anche con l’utilizzo mirato di software CAD hanno infatti l’obbiettivo, nel costituire un supporto teorico di base, di sviluppare negli studenti una chiara visione mentale dello spazio tridimensionale.L’esercizio costante, consapevole ed assiduo è l’unico mezzo per potere giungere a tale obbiettivo e per questo motivo si prevede una condizione di immersione totale nella pratica grafica.
Il corso si pone come ulteriore obbiettivo quello condurre gli studenti a:
Sono sufficienti le competenze acquisite nella scuola secondaria di secondo grado, la competenza nel disegno geometrico acquisita nei corsi di disegno della scuola dell'obbligo e l’eventuale superamento degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) attribuiti allo studente in base alla verifica delle conoscenze iniziali (test di ingresso), da colmare obbligatoriamente entro il primo anno di corso tramite le modalità di recupero stabilite dal Corso di Studio.
Ogni eventuale altra carenza iniziale potrà in ogni caso essere compensata con un'applicazione costante e consapevole nelle prime settimane di studio e con il sostegno del docente.
La frequenza assidua delle lezioni di Laboratorio è indispensabile.
Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento Didattico di Ateneo e del punto 3.1 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, la frequenza è obbligatoria per gli insegnamenti denominati “Laboratorio”. Gli studenti possono chiedere la dispensa totale o parziale dall'obbligo di frequenza per gravi e/o giustificati motivi. La dispensa è deliberata dal Consiglio del Corso di Studio e deve contestualmente prevedere la possibilità di partecipare agli appelli dei relativi esami. E' caldamente consigliata anche la frequenza delle attività integrative.
Il disegno rappresenta lo strumento elettivo del fare architettura e da sempre costituisce il mezzo attraverso il quale si dispiega il pensiero progettuale.
Con la certezza che la pratica dell’architettura debba fondarsi in primo luogo sulla chiara conoscenza degli strumenti tecnici e concettuali del disegno tradizionale, a scopo formativo, per i primi mesi è escluso l’uso del disegno assistito dal computer, che invece riguarderà solo la parte centrale e finale del corso. Sarà comunque fondamentale l’uso di tecniche manuali e materiali elementari: carta, cartoncino, matite, pastelli colorati, acquarelli, compasso, gomma, riga e squadre. L’acquisizione di una tecnica di base e di una manualità raffinata consentirà di apprezzare ed utilizzare al meglio, con la più piena consapevolezza gli strumenti offerti dalla moderna tecnologia.
Gli argomenti trattati sono i seguenti:
Introduzione al disegno: strumenti tecnici e teorici del disegno; le funzioni del disegno; generalità sui metodi di rappresentazione.
Costruzioni elementari e loro applicazioni: costruzioni geometriche elementari; rapporti armonici; schemi geometrici e patterns; fondamenti dell’analisi grafica.
Introduzione al disegno di architettura: scale di riduzione; convenzioni grafiche principali; piante, prospetti, sezioni; rappresentazione di un progetto di architettura in scala 1:50 e in scala 1:100.
Cenni di geometria proiettiva: proiezione e sezione; proiettività, prospettività, omologia.
Proiezioni di Monge: modello di riferimento; rappresentazione di enti geometrici, figure piane e solide; sezioni con piani proiettanti inclinati rispetto ai piani di riferimento, ribaltamenti, vera forma e grandezza.
Prospettiva: prospettiva a quadro verticale ed orizzontale: modello di riferimento e rappresentazione di enti geometrici, figure piane e solide; punti di misura.
Assonometria: modello di riferimento e rappresentazione di enti geometrici, figure piane e solide; proiezioni oblique ed ortogonali; triangolo delle tracce; terne normalizzate.
Teoria delle ombre: ombre in proiezioni di Monge, assonometria, prospettiva.
G. Taibi, Le ragioni del progetto. Un laboratorio della rappresentazione, Siracusa, 2008.
M. Docci, Manuale di disegno architettonico, Roma-Bari 1988.
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | Cenni di geometria proiettiva | M. Docci, Manuale di disegno architettonico, Roma-Bari 1988. |
2 | Prospettiva | M. Docci, Manuale di disegno architettonico, Roma-Bari 1988. |
3 | Proiezioni di Monge | M. Docci, Manuale di disegno architettonico, Roma-Bari 1988. |
4 | Assonometria | M. Docci, Manuale di disegno architettonico, Roma-Bari 1988. |
Nel corso di ogni incontro si verificherà il corretto apprendimento dei contenuti del corso attraverso lo svolgimento di esercitazioni o prove in itinere.
Alla fine del primo semestre è prevista una verifica delle prime tavole realizzate, un'interrogazione sulle 60 costruzioni elementari ed un'esercitazione grafica sulla prospettiva. Benché sia facoltativa la partecipazione a questa verifica è caldamente consigliata e consentirà di sgravare l'impegno necessario per l'esame finale.
L'esame finale prevede tre parti distinte:
- verifica delle tavole prodotte durante il corso;
- verifica delle tavole finali;
- interrogazione sulle costruzioni elementari, sui metodi di rappresentazione (proiezioni di Monge, assonometria e prospettiva), sulla teoria delle ombre.
Nella valutazione saranno prese in considerazione la qualità grafica delle tavole, la capacità di ragionamento spaziale, la costanza di applicazione allo studio.