Essere consapevoli del nesso tra società, idee e pratiche filosofiche nel medioevo attraverso l’approfondimento delle strutture concettuali che caratterizzano la crescente capacità di rispondere in modo adeguato alla domanda di razionalità; acquisire a tal fine un metodo di lettura critica e di interpretazione dei testi filosofici medievali. In dettaglio raggiungere i seguenti obiettivi:
1) Conoscenza e comprensione delle idee e delle pratiche f ilosofiche formulate nel Medioevo;
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione al nesso intercorrente tra società e filosofie;
3) Autonomia di giudizio nel riconoscere la domanda di razionalità;
4) Abilità comunicative nell’acquisizione di un metodo di lettura critica dei testi medievali;
5) Capacità di apprendimento delle strutture concettuali caratterizzanti la crescita dei saperi.
Il metodo dell’insegnamento si basa sullo svolgimento dei principali temi della storia del pensiero e della filosofìa del medioevo nel corso di lezioni frontali, che tengano conto delle esigenze e delle carenze degli studenti, palesi nell’interazione in cui consiste il rapporto formativo.
I principali “filoni” storiografici relativi alla filosofia medievale; scelta di edizioni integrali e studi specialistici dedicati a testi e autori della tradizione logico-linguistica e filosofico-naturalistica latino-medievale e al suo “arricchimento” in virtù dell’influenza e degli apporti delle aree culturali di lingua greca e araba.
Status e universali nel XII secolo (4 CFU, 516 pp.)
Testi:
- Alain de Libera, Il problema degli universali da Platone alla fine del Medioevo, La Nuova Italia, Firenze 1999, pp. 127-180.
- Concetto Martello, Le due vite di Pietro Abelardo. Appunti per una biografia intellettuale. Vol. I: Peripateticus Palatinus, Officina di Studi Medievali, Palermo 2022, pp. ix-xxx, 1-215.
- Petrus Abaelardus, Glossae super Porphyrium, Aschendorff, Münster i. W. 1919 (Beiträge zur Geschichte der Philosophie des Mittelalter, XXI, 1), pp. 7-32 (La traduzione italiana dell’edizione del testo latino verrà fornita all’inizio delle lezioni.
- Concetto Martello, L’essere delle cose. La nozione di status nel dibattito sugli universali del XII secolo, Bonanno Editore, Acireale-Roma 2015, pp. 9-112.
- Francesco Romano, Una soluzione originale della questione degli universali nel XII secolo. Gualtiero di Mortagne, Sullo stato di Genere e di specie delle cose universali, Aracne, Roma 2007, pp. 11-79, 115-146.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.
Prova orale
L’esame consiste in una prova orale in cui i candidati devono dimostrare consapevolezza dello sviluppo storico dei temi e la piena comprensione dei concetti fondamentali proposti, cioè di possedere gli elementi storici e teorici della disciplina.
Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.
- Abelardo e la logica vetus.
- Il problema degli universali.
- Sette e scuole di dialettica nel XII secolo
- Logica come semantica.
- La nozione di status.