SCIENZE UMANISTICHEMediazione linguistica e interculturaleAnno accademico 2022/2023
1002429 - LINGUA E TRADUZIONE GIAPPONESE 1 A - Z
Docente: MARIO TALAMO
Risultati di apprendimento attesi
1) Conoscenza e
comprensione
Conoscenza dei due
sillabari fonetici (hiragana e katakana) e di circa 150 ideogrammi. Conoscenza di vocaboli
e delle strutture sintattiche basilari della lingua giapponese. Elementare
capacità dialogica (ascolto, comprensione e produzione orale) su tematiche di
carattere quotidiano e rilevanza personale. Abilità di lettura, comprensione e
produzione scritta di base. Capacità di tradurre in italiano testi
relativamente brevi su argomenti della quotidianità.
2) Capacità di
applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà
in grado di applicare in modo originale le competenze acquisite per
confrontarsi con diversi contesti di vita quotidiana (richiesta o erogazione di
informazioni, descrizioni di predilezioni e abilità, descrizioni ambientali,
attività quotidiane e altro). Al termine del corso lo studente riuscirà a
decodificare senza particolari difficoltà brani di comprensione elementari.
3) Autonomia di
giudizio
Al termine del
primo anno di corso, lo studente sarà in grado di riconoscere diversi registri
linguistici della lingua giapponese (formali e informali) e di utilizzare le
forme verbali e aggettivali richieste dal contesto. Sarà altresì in grado di elaborare
dati e informazioni, sviluppare capacità di affrontare lo studio della lingua e
della cultura giapponese.
4) Abilità
comunicative
Lo studente saprà
comporre frasi ed enunciati semplici per parlare di sé, dare e richiedere
informazioni, chiedere favori, esprimere obblighi e divieti, descrivere
attività che si svolgono tutti i giorni e parlare dell’ambiente circostante.
L’acquisizione delle abilità comunicative è aiutata da simulazioni di contesti
ordinari in classe.
5) Capacità di
apprendimento
I contenuti delle
lezioni sono integrati con esercitazioni da svolgere individualmente, mirate a
consolidare la capacità di lettura, comprensione, traduzione e produzione
scritta. I docenti potranno fornire dei metodi di studio per favorire l’apprendimento
delle strutture grammaticali, del lessico e degli ideogrammi.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Lezioni frontali
durante le quali verranno illustrate le principali regole di grammatica della
lingua giapponese previste nel programma del corso.
Esercitazioni
individuali di lettura di brevi testi e di composizione di frasi che richiedono
l’applicazione delle nozioni apprese in classe.
Esercitazioni di
traduzione di semplici enunciati dal giapponese all’italiano e dall’italiano al
giapponese.
Esercitazioni e
simulazioni di conversazione in classe e con lettore madrelingua.
Esercizi di
scrittura alla lavagna.
Esercizi di comprensione di
materiale audio.
Prerequisiti richiesti
E' auspicabile che lo
studente abbia padronanza del lessico della sintassi e della morfologia della
lingua italiana. Per una attiva partecipazione alle lezioni, è altresì
auspicabile che gli studenti acquisiscano piena padronanza dei sillabari
fonetici (hiragana e katakana),
che saranno presentati durante le prime lezioni del corso di lettorato, prima dell'inizio del corso istituzionale di lingua.
Frequenza lezioni
Il giapponese è una lingua molto complessa, diversa per struttura, sintassi e morfologia dall'italiano e da tutte le altre lingue europee. La frequenza, come da regolamento del Cds in "Mediazione linguistica e interculturale", è facoltativa, tuttavia la difficoltà degli argomenti trattati rende la partecipazione costante e attiva a ogni singola lezione ed esercitazione linguistica fortemente consigliata ai fini del raggiungimento dei risultati attesi.
Contenuti del corso
Introduzione e consolidamento delle conoscenze relative ai sistemi di
scrittura (hiragana, katakana,
kanji), morfologia, sintassi e fonologia
di base della lingua giapponese. Lettura, ascolto, produzione scritta e orale
sono le attività principali basate sui manuali adottati. Il
primo corso di lingua e traduzione giapponese prevede lo studio della
morfologia di base della lingua giapponese: morfologia del sostantivo; morfologia
del verbo e dell’aggettivo. È inoltre previsto lo studio della sintassi del
periodo.
Testi di riferimento
1) Banno Eri,
Ikeda Yoko, Ōno Yutaka, Shinagawa Chikako, Tokashiki Kyoko (a cura di), Genki: An integrated course in elementary Japanese (3a
edit.), Vol. I. Tokyo: The Japan Times, 2020.
2) Banno Eri,
Ikeda Yoko, Ōno Yutaka, Shinagawa Chikako, Tokashiki Kyoko (a cura di), Genki: An integrated course in elementary Japanese - Workbook (3a
edit.), Vol. I. Tokyo: The Japan Times, 2020.
Manuale
di grammatica raccomandato
Mastrangelo
M., Ozawa N., Saito M., Grammatica giapponese.
Milano: Hoepli, 2006.
Durante
le lezioni e le esercitazioni linguistiche verranno distribuiti materiali
didattici provenienti dai seguenti testi
De
Maio S., Negri C., Oue J. (a cura di), Corso di lingua giapponese,
voll. 1-2. Milano: Hoepli, 2007.
Mastrangelo
M., Ōue J. (a cura di), Impariamo il giapponese,
Vol. I, Milano, Hoepli, 2018.
Altro
materiale complementare ai contenuti del corso potrebbe essere distribuito in
classe o sulla piattaforma Studium del corso di Lingua e traduzione giapponese
I
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.
Autore | Titolo | Editore | Anno | ISBN |
Banno E., Ikeda Y., Ōno Y., Shinagawa
C., Tokashiki K. | Genki: An integrated course
in elementary Japanese (3rd edit.), Vol. I. | The Japan Times | 2020 | 978-4789017305 |
Banno E., Ikeda Y., Ōno Y., Shinagawa
C., Tokashiki K. | Genki: An integrated course
in elementary Japanese - Workbook (3rd edit.), Vol. I | The Japan Times | 2020 | 978-4789017305 |
Programmazione del corso
| Argomenti | Riferimenti testi |
1 | Sillabari fonetici (hiragana e katakana). | Testo 1, alfabetizzazione, unità 1 e 2 |
2 | Frasi affermative e interrogative. Legare due sostantivi con la particella no. I numeri da 1 a 100 e le ore. | Testo 1, unità 1 |
3 | Pronomi e aggettivi dimostrativi e interrogativi. Locativi. La particella mo. Frasi negative. Particelle enfatiche. I numeri da 100 a seguire. | Testo 1, unità 2 |
4 | Coniugazione dei verbi. Particelle. Riferimenti temporali. Frasi interrogative-negative. Avverbi di frequenza e di quantità. | Testo 1, unità 3 |
5 | Verbi di stato ed espressioni locative. Forme passate della copula e dei verbi. Espressioni di durata temporale. Le particelle mo e to. Takusan in funzione aggettivale e avverbiale. | Testo 1, unità 4 |
6 | Aggettivi: forme presenti e passate. Funzioni aggettivali. Esprimere predilezioni e abilità (con i sostantivi). Formulare un invito. Contare oggetti. | Testo 1, unità 5 |
7 | La forma in –te. La richiesta gentile. Chiedere/dare un permesso. Esprimere un divieto. Descrivere due azioni consecutive. Offrire il proprio aiuto. Espressioni causali. La forma in -te kara per esprimere due azione consecutive. | Testo 1, unità 6 |
8 | La forma in –te iru. Espressioni descrittive. Forma in –te per unire due proposizioni. Forma in -te con valore causale. Descrivere lo scopo del movimento di qualcuno. Contare le persone. Esprimere la durata di tempo con i sostantivi e gli aggettivi. Toki con i sostantivi. La particella mo con funzione di negazione. | Testo 1, unità 7 |
9 | Forme piane. Discorso informale. Esprimere ciò che si pensa e riferire ciò che ci è stato detto. Richiesta negativa gentile. “Mi piace/non mi piace/sono bravo a/non sono bravo a fare qualcosa”. Differenze e usi delle particelle "ha" e "ga". Pronomi indefiniti. | Testo 1, unità 8 |
10 | Forme passate piane di copula, aggettivi in i e in na, e verbi. Qualificare sostantivi con verbi e aggettivi: i modificatori nominali e la frase relativa. “Non ho ancora fatto qualcosa/Ho già fatto qualcosa”. Proposizioni causali (forma del linguaggio scritto). Esprimere il tempo con i verbi (la proposizione temporale con toki). | Testo 1, unità 9 |
11 | Confronto fra due cose: il comparativo di maggioranza, di uguaglianza e di minoranza. Confronto tra tre o più cose: il superlativo relativo. Sostituire un sostantivo con il pronome no: funzione pronominale. Esprimere ciò che una persona ha in mente di fare. Il verbo naru e un cambiamento di stato. “Qualcosa/qualcuno, tutto/tutti”. La particella de: usi e funzioni. | Testo 1, unità 10 |
12 | Esprimere un desiderio: desiderare qualcosa e desiderare fare qualcosa. Elenco non esaustivo di azioni. Parlare di esperienze del passato. Elenco non esaustivo di cose e persone. Esprimere azioni che si svolgono in contemporanea (verbo+nagara) | Testo 1, unità 11 |
13 | Esplicitare una causa. Il verbo ausiliare sugiru. Dare un consiglio. Espressioni causali formali. Esprimere un obbligo. Esprimere un’ipotesi. | Testo 1, unità 12 |
14 | Ideogrammi | Testo 1, unità 3-12 |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
La
prova scritta finale avrà per oggetto l'accertamento della conoscenza dei
costrutti e delle regole grammaticali studiate durante il corso. Essa sarà
composta da: quesiti su particelle (maru-ume), lessico (domande a risposta multipla) e sintassi
(coniugazione di verbi e aggettivi alla forma giusta), analisi e comprensione
logica di un testo, esercizi di scrittura e lettura degli ideogrammi.
Sono
previste delle simulazioni delle prove finali.
La
conoscenza dei diversi sistemi di scrittura, in particolar modo degli
ideogrammi, potrebbe essere testata mediante un dettato o un "kanji quiz" organizzato durante i mesi di
aprile/maggio, che riguarderà gli ideogrammi studiati nelle prime unità del
testo.
La
prova orale finale, da sostenere solo dopo aver superato l’esame scritto,
comprende un colloquio in lingua giapponese in cui allo studente verrà chiesto
di presentarsi e di rispondere alle domande sulla vita di tutti i giorni. Lo
studente dovrà inoltre leggere uno dei brani di comprensione del libro di testo,
tradurlo e rispondere alle domande sul testo letto. La prova orale prevede
anche una o più domande in italiano sulle regole grammaticali studiate e
traduzioni di brevi enunciati dall’italiano al giapponese.
La
verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica,
qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
Per la valutazione
dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze
acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della
capacità argomentativa dimostrata dal candidato. Sufficiente 18-21
Buono 22-24
Molto buono 25-27
Ottimo 28-30
Eccellente 30 e lode
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Consultare
la piattaforma Studium durante lo svolgimento del corso.
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