SCIENZE BIOLOGICHE, GEOLOGICHE E AMBIENTALIGeologia e GeofisicaAnno accademico 2024/2025

9797162 - BASIN ANALYSIS

Docente: ROSANNA MANISCALCO

Risultati di apprendimento attesi

Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti i metodi di analisi di bacini sedimentari per l’esplorazione di geo-risorse nonché l'utilizzo dei bacini come siti di stoccaggio di CO2 e H. Inoltre, verranno trattati argomenti riguardanti le possibilità di incrementare l'utilizzo di energia rinnovabile (solare, eolico).

 

Contributo dell’insegnamento agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: GOAL 7: ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE

Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni. 

Target 7.2 Entro il 2030, aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale.

 

In particolare, e con riferimento ai cosiddetti Descrittori di Dublino, il corso si propone di fornire le seguenti conoscenze e capacità.

 

Conoscenza e capacità di comprensione 

Alla fine del corso lo studente conoscerà:

le manifestazioni dei processi geologici del passato e la loro collocazione spazio-temporale;

lo stato deformato delle rocce e le relazioni con lo stato indeformato;

i meccanismi di formazione dei bacini.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione 

Alla fine del corso lo studente sarà in grado di:

ricostruire le geometrie tridimensionali dei corpi geologici di varia natura;

analizzare i bacini sedimentari nell’ambito della tettonica globale;

 

Autonomia di giudizio 

Attraverso l'analisi di numerosi esempi, lezioni pratiche e sul campo, lo svolgimento di esercizi, lo studente sarà in grado di utilizzare adeguate tecniche di indagine di laboratorio e di terreno e di selezionare e interpretare i dati geologici nell’analisi dei bacini sedimentari (esplorazione e conservazione di georisorse,  transizione energetica).

 

Abilità comunicative

Lo studente acquisirà le necessarie abilità comunicative ed il linguaggio tecnico e scientifico.

Attraverso la presentazione dei risultati di attività/progetti, gli studenti acquisiranno la capacità di esporre oralmente, con proprietà di linguaggio e rigore terminologico, un argomento scientifico illustrandone motivazioni e risultati.

 

Capacità di apprendere 

Lo studente apprenderà le principali metodologie teoriche e pratiche da utilizzare in contesti di ricerca e professionali.

Lo studente imparerà ad aggiornare le proprie conoscenze attraverso la lettura di pubblicazioni scientifiche, in lingua inglese, nei vari campi delle discipline geologiche.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

L’insegnamento verrà svolto attraverso lezioni frontali e lezioni partecipate e cooperative, anche con l'utilizzo di piattaforme interattive (Mentimeter) e software per l’analisi dei bacino (Backstrip). Oltre le lezioni frontali sono previste esercitazioni pratiche, ricerche e progetti svolti dagli studenti in piccoli gruppi, esperienze sul campo e seminari di approfondimento. I diversi metodi di insegnamento condurranno lo studente all’acquisizione ed applicazione delle conoscenze.

Nel caso le condizioni lo dovessero richiedere, il corso potrebbe essere tenuto anche online e potrebbero essere attuate delle modifiche rispetto a quanto riportato sul syllabus.

Prerequisiti richiesti

Lo studente deve aver acquisito i concetti basilari di Geologia fisica e Tettonica delle Placche, Stratigrafia, Geologia, Geologia Strutturale.

Frequenza lezioni

La frequenza ai corsi è di norma obbligatoria e di ciò è fatta esplicita menzione nel Piano Ufficiale degli Studi. La frequenza si intende acquisita se lo studente ha frequentato almeno il 70% delle ore di didattica frontale e almeno il 70% delle ore di altre attività, previste dalla disciplina.

Contenuti del corso

La tettonica delle placche. Zonazione composizionale e reologica della Terra. Movimenti delle placche. I bacini sedimentari nel quadro della tettonica globale. Principali classificazioni dei bacini sedimentari. Meccanismi di formazione dei bacini. Margini divergenti e relativi bacini. Modelli di rifting: pure shear, simple shear. Gravità e isostasia. Flessurazione della litosfera. Margini convergenti. Complessi di subduzione. Bacini di avanarco e di retroarco. Bacini di avanfossa e avampaese. Margini trasformi. Bacini connessi a faglie trascorrenti. Controllo tettonico sulla sedimentazione nei bacini. Cenni di stratigrafia sequenziale e introduzione alla stratigrafia sismica. Variazioni del livello del mare. Variazione nello spazio e nel tempo dei fattori che controllano la sedimentazione. Concetti di interpretazione sismica. Interpretazione stratigrafico e strutturale di profili sismici. Analisi geostorica e analisi di bacino. Seppellimento, subsidenza e storia termica di un bacino. Bacini sedimentari e risorse energetiche. Bacini come serbatoi per lo stoccaggio di gas.

 

Laboratorio

Utilizzo di mappe batimetriche e Google Earth per conoscere e classificare i bacini sedimentari. Esercizi sul principio di isostasia. Stratigrafia sismica: Costruzione di diagrammi cronostratigrafici (Wheeler). Esercizi su geohistory e backstripping di bacini sedimentari. Introduzione all'interpretazione stratigrafico- strutturale di profili sismici.

Testi di riferimento

1) A.W. Bally, R. Catalano, J. Oldow, Elementi di Tettonica regionale. Pitagora Editrice Bologna

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1I bacini nell'ambito della Tettonica delle Placche1
2Il comportamento della litosfera1
3Bacini legati ad assottigliamento della litosfera1
4Bacini legati a fessurazioni della litosfera1
5Bacini connessi a faglie trascorrenti1
6Controllo sulla stratigrafia dei bacini1
7Variazioni del livello del mare e cenni di stratigrafia sequenziale1
8Concetti di interpretazione sismica 1
9Subsidenza e analisi termica 2
10Bacini sedimentari e risorse energetiche. Bacini come serbatoi per lo stoccaggio di gas.2

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame avviene in due fasi (prova in itinere e di fine corso) o in una unica prova finale. In ogni caso il colloquio orale verterà su tutti gli argomenti teorici e pratici trattati durante il corso e potrà essere effettuato anche in caso di non superamento della prova in itinere. La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.

A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.

E' possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento, prof. Giorgio De Guidi.

PROVA IN ITINERE

Il docente effettuerà una prova in itinere scritta. La prova in itinere conterrà quesiti su argomenti teorici e pratici svolti durante la prima parte del corso fino al momento dell’esame. La prova sarà strutturata in risposte aperte ed esercizi applicativi. La prova in itinere contiene generalmente cinque quesiti ed ha una durata di due ore. A ciascun quesito verrà assegnato un punteggio, specificato sul compito, in trentesimi in base alla difficoltà. Il voto della prova in itinere, se superata, concorrerà al voto finale.

PROVA DI FINE CORSO

La verifica finale consiste in un colloquio orale sui contenuti teorici e pratici del corso. L’eventuale voto della prova in itinere, se superata, concorrerà alla formulazione del voto finale. Durante il colloquio orale varranno valutati: la pertinenza delle risposte rispetto alle domande formulate, la qualità dei contenuti, la capacità di collegamento con altri temi oggetto del programma, la capacità di riportare esempi, la proprietà di linguaggio tecnico e la capacità espressiva complessiva dello studente. La prova di fine corso può anche prevedere la realizzazione di un breve progetto.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

I bacini sedimentari nell’ambito della tettonica delle placche e della tettonica globale; I meccanismi di formazione dei bacini sedimentari.

Lettura ed interpretazione di un profilo sismico e dati di logs geofisici di pozzo; Esercizi con applicazioni del principio di isostasia. Diagrammi cronostratigrafici o di Wheeler.


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