GIURISPRUDENZAGiurisprudenzaAnno accademico 2024/2025
9796337 - Carattere performativo del linguaggio: discorsi d’odio e di discriminazione. Il ruolo del diritto penale
Docente: VALERIA SCALIA
Risultati di apprendimento attesi
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Didattica frontale (seminari).
Prerequisiti richiesti
Gli studenti dovranno essere in possesso delle conoscenze di base della parte generale del diritto penale (principi generali e principali istituti del diritto penale).
Frequenza lezioni
Obbligatoria.
Contenuti del corso
L'attività proposta consterà di:
- un inquadramento di natura maggiormente
teorica, concernente le questioni relative al rapporto tra libertà di espressione e diritto penale;
- un'analisi delle caratteristiche empirico-criminologiche dei fenomeni criminali di hate crime e hate speech e della lora evoluzione nel tempo, con particolare riguardo al crescente uso delle tecnologie digitali e alla progressiva trasnazionalizzazione di essi;
- un esame dedicato alle fattispecie incriminatrici previste nell'ambito dei delitti contro l'eguaglianza (artt. 604-bis e 604-ter
c.p.), alle relative
applicazioni giurisprudenziali da parte delle corti nazionali, nel quadro degli obblighi previsti dagli strumenti normativi europei e internazionali, nonchè discendenti dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo;
- una discussione sui più recenti progetti di riforma concernenti, in particolare, l'estensione delle ragioni di discriminazione (sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere, disabilità, età) previsti attualmente dalla predetta disciplina, sia sul piano
nazionale sia su quello sovrannazionale;
- una riflessione sul ruolo e sulle responsabilità delle piattaforme digitali nel contrasto di hate crime, hate speech, e disinformazione, alla luce dei più recenti strumenti di regolazione euro-unitari;
- un'attività teorico-pratica, volta a verificare la capacità dei
partecipanti di applicare le conoscenze acquisite durante il corso nella
risoluzione di un caso concreto (fittizio, ma basato su casi risolti
dalla giurisprudenza), mediante la redazione di uno schema di parere
ragionato, che rappresenterà altresì la prova finale, ai fini
dell'acquisizione dell'idoneità.
Gli
scopi e i contenuti del corso contribuiscono significativamente al
raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile elaborati nell'Agenda
2030 dell'ONU, ed in particolare degli obiettivi nn. 10 (riduzione delle
disuguaglianze: 10.3. attraverso l’eliminazione di leggi, politiche e pratiche
discriminatorie e la promozione di leggi adeguate, politiche e azioni in questo
senso) e 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide:
16.1.
attraverso la significativa riduzione di tutte le forme di violenza in ogni
dove e i tassi di mortalità connessi;
16.3.
la promozione dello Stato di diritto a livello nazionale e internazionale e la
garanzia della parità di accesso alla giustizia per tutti;
16.b.
promozione e rispetto di leggi e politiche non discriminatorie per lo sviluppo
sostenibile).
Testi di riferimento
Materiale didattico fornito dalla docente dell'attività formativa.
Programmazione del corso
| Argomenti | Riferimenti testi |
1 | II semestre | |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova
scritta.
Ai fini
della valutazione degli elaborati si terrà conto dei seguenti criteri:
- organizzazione e struttura
logico-argomentativa dell'elaborato;
- qualità e comprensione dei
contenuti;
- coerenza e approfondimento
delle argomentazioni sviluppate;
- capacità di sussumere casi concreti nelle fattispecie incriminatrici esaminate;
- correttezza formale ed
espositiva;
- appropriatezza dell'uso del
linguaggio tecnico-giuridico.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Discussione casi concreti e redazione componimenti scritti di stampo professionalizzante.
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