Alla fine del corso gli studenti dovranno aver conseguito le seguenti abilità, conoscenze e competenze: lo studente deve acquisire, in via preliminare, la piena conoscenza del processo di integrazione europea a partire dagli anni ’50 ad oggi, con particolare riguardo alle modifiche apportate ai Trattati istituivi dell’Unione europea. Lo studente, inoltre, deve conoscere il funzionamento delle Istituzioni e degli atti normativi europei. Deve, dunque, conoscere e comprendere la differenza fra la normativa interna (per esempio la legge), la normativa europea (per esempio le direttive e i regolamenti) e internazionale (per esempio i Trattati e le Convenzioni internazionali) e deve conoscere il funzionamento delle Istituzioni europee ivi comprese le differenze e le similitudini con gli organi di governo di tipo interno (italiano). Lo studente deve anche acquisire la capacità di fare ricerca nell’ambito del corso di studi scelto sotto il profilo dottrinario e sotto il profilo giurisprudenziale.
Autore | Titolo | Editore | Anno | ISBN |
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Anna Lucia Valvo | Istituzioni di diritto dell'Unione europea | Giappichelli | 2021 | 9 788892 139435 |
La prova orale consta di una pluralità di domande relative agli istituti di Diritto dell’Unione europea e alla giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte EDU, finalizzate a valutare il livello di preparazione, le capacità di ragionamento, di analisi giuridica e comprensione critica delle competenze acquisite dallo studente oltre che le capacità di sintesi e di espressione.
Nel corso dello svolgimento delle lezioni sono previste esercitazioni scritte riguardanti la redazione di commenti a sentenze o a brevi articoli tratti da Riviste del settore. Le esercitazioni scritte, che non costituiscono “prova in itinere”, si rendono assolutamente necessarie ai fini della acquisizione, da parte dello studente, della tecnica di scrittura e di redazione degli atti giuridici.
La valutazione delle competenze attinge anche la proprietà della lingua italiana e del linguaggio giuridico che devono imprescindibilmente essere posseduti dallo studente.
La frequenza delle lezioni, pur non obbligatoria, è consigliata ai fini di una migliore e approfondita conoscenza dei contenuti del corso.
La mancata frequenza delle lezioni non costituisce, tuttavia, motivo di discriminazione o di differente trattamento fra studenti frequentanti e studenti non frequentanti; la valutazione e l’accertamento delle competenze avviene con la massima imparzialità da parte della Commissione esaminatrice.............