Coerentemente con
i descrittori di Dublino, gli/le studenti, alla fine del corso, dovranno aver acquisito:
-
conoscenze e capacità di
comprensione tali da rafforzare quelle raggiunte nel primo ciclo; capacità di
elaborare e/o applicare idee originali in un contesto di ricerca.
-
capacità di applicare le
conoscenze e capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi a
tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o
interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio;
-
capacità di integrare le
conoscenze e di formulare giudizi sulla base di informazioni non
necessariamente complete;
-
capacità di comunicare in modo
chiaro e privo di ambiguità le proprie conoscenze a interlocutori specialisti e
non specialisti;
-
capacità di prosecuzione della
ricerca in modo autonomo.
Obiettivi
specifici
Per coloro che
hanno già studiato i fondamenti della disciplina, il corso si propone di:
1) presentare
una panoramica dei problemi teorici e storici della formazione del quadro
linguistico europeo; far riflettere con consapevolezza storica sulle dinamiche
del mutamento e della conservazione delle lingue e fornire concreti strumenti e
metodi di analisi delle stesse (particolarmente nella prospettiva
dell’insegnamento dell’italiano, del latino e del greco a scuola). Attraverso
un esercizio applicativo sul mutamento linguistico, gli/le studenti saranno
stimolati ad acquisire competenze e strumenti (teorici e lessicografici) utili
a riconoscere all’interno del lessico italiano i lessemi patrimoniali, le
neoformazioni endogene (composti, derivati ecc.) o esogene (prestiti, calchi,
elementi con induzione di morfema), argomentando autonomamente ogni giudizio.
introdurre gli studenti nel
laboratorio di ricerca della docente, mostrando loro alcuni casi di studio
relativi alla storia linguistica della Sicilia (anche in rapporto con fasi
antiche, pre-elleniche e “peri-indoeuropee” della stessa) e indicando metodi e approcci della linguistica
storica, compreso l’uso di strumenti utili alla corretta divulgazione della
storia linguistica della Sicilia (anche in rapporto con le indicazioni espresse
nelle linee guida per l’attuazione della Legge regionale 9/2011 “Norme
sulla promozione, valorizzazione e insegnamento della storia, della letteratura
e del patrimonio linguistico siciliano nelle Scuole”).
Per la comprensione dei fenomeni linguistici oggetto del corso, gli
studenti dovranno:
A) riprendere i fondamenti della disciplina
(lessicologia, fonetica e fonologia, morfologia, sintassi, semantica) già
studiati alla triennale. Suggerisco di usare Giorgio Graffi, Sergio
Scalise, Le lingue e il linguaggio,
Il Mulino, 2013. Nello specifico, è richiesta la capacità di:
o
riconoscere i fonemi
dell’inventario fonologico italiano e saperli classificare per modo, punto di
articolazione e sonorità;
o
riconoscere le classi del discorso
e distinguere parole semplici da parole complesse, morfologicamente o
sintagmaticamente, individuando i confini di morfema nel caso di parole
morfologicamente complesse e i confini di parola nel caso di parole
sintagmaticamente complesse;
o
riconoscere le principali
relazioni semantiche tra le parole;
o
identificare opportunamente
costituenti frasali minimi e rapporti di coordinazione e/o di subordinazione
tra più frasi (di forma esplicita o implicita) all’interno dei testi.
B) avere chiare le strutture morfologiche
del latino, particolarmente in ordine alla flessione nominale/aggettivale e
verbale.
N.B.: Coloro
che non avessero mai studiato Linguistica generale (né altri insegnamenti di
L-LIN/01), perché studenti di altri
corsi di laurea magistrale o perché studenti con corso singolo,
dovranno farlo presente alla docente.
Facoltativa.
A.
Il mutamento linguistico (3 CFU)
Teoria:
-
Lazzeroni, R. Il mutamento linguistico, in Id. (a cura di), Linguistica storica, Roma, Carocci, 2017 [19871],
pp. 1-54.
-
R. Gusmani, Interlinguistica, in Lazzeroni, R. (a cura
di), Linguistica storica, Roma, Carocci, 2017
[19871], pp. 87-114.
-
F. Fanciullo, Introduzione alla linguistica storica,
Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 1-247.
-
Villar,
F. Gli indoeuropei e le origini dell’Europa,
Bologna, Il Mulino, 2008 (parti prima e seconda) [pp. 5-195].
- D.
Silvestri, L’Italia prima e oltre Roma. Premesse
, storia e destino di un nome, in «150 anni. L’identità linguistica
italiana». Atti del XXXVI Convegno della Società Italiana di Glottologia. Testi
raccolti a cura di R. Bombi e V. Orioles. Udine, 27-29 ottobre, Roma Il Calamo,
2012: 29-73.
-
Appunti dalle lezioni e slide disponibili su STUDIUM
B. Storia
linguistica della Sicilia (3 CFU)
-
Trovato S. C., Valenti I., Lingua e storia [in Sicilia], in G.
Ruffino (a cura di), Lingue e culture
in Sicilia, Centro
di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, Palermo, 2013, pp. 1-89.
-
Valenti I., Saggio introduttivo
sull’interferenza tra galloromanzo e siciliano, in Ead., Vocabolario storico-etimologico dei gallicismi nel
siciliano, Palermo, Centro studi filologici e linguistici siciliani,
pp. 1-173.
-
Trovato S. C., Interferenze
fonologiche arabo-siciliane dall’arabo /ḫ, ḥ, h/ al siciliano /h/, /f/, /k/,
in «Bollettino» [del] Centro di Studi filologici e linguistici siciliani, 18,
1995, pp. 279-293.
-
Trovato S. C., Parole galloitaliche
in Sicilia, Palermo, Centro di Studi filologici e linguistici
siciliani, 2018, pp. 294: gli studenti studieranno in particolare i capp. I,
II, III, IV (pp. 1-49).
Strumenti da
utilizzare per lo svolgimento di esercizi applicativi sul mutamento (modulo A):
-
G. Rohlfs, Grammatica storica della
lingua italiana e dei suoi dialetti (3 voll.: 1966 I “Fonetica”,
1968 II Morfologia”, 1969 III “Sintassi e formazione delle parole”, trad. it.,
Einaudi, Torino);
-
un buon dizionario dell’uso di recente pubblicazione (a scelta fra: Zingarelli 2020 [Z]; Devoto-Oli 2020 [D-O]). Per le loro
pregevoli specificità lessicografiche, suggerisco di consultare online anche: il Sabatini-Coletti
2012 [S-C]
(https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/);
il
dizionario della lingua italiana De Mauro
2002 [DM] (https://dizionario.internazionale.it/).
N.B.: Per lo svolgimento dell’esercizio sul
mutamento linguistico la/lo studente potrà utilizzare anche:
-
il Grande Dizionario della lingua
italiana (GDLI), UTET, Torino, 1961-2002, oggi consultabile online
alla pagina http://www.gdli.it/
-
Il Vocabolario Siciliano di
G. Piccitto, G. Tropea e S.C. Trovato, vol. I (1977) A-E, vol. II (1985) F-M, vol. III (1990)
N-P, vol. IV (1999) R-Sg; vol. V
(2002) Si.-Z, Centro di Studi filologici e linguistici siciliani, Palermo.
-
il TLIO (Tesoro della
Lingua Italiana delle Origini, Il primo dizionario storico
dell'italiano antico che nasce direttamente in rete fondato da Pietro G.
Beltrami: http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO/);
il Dizionario etimologico italiano
[DEI] di Carlo Battisti e Giovanni Alessio
e il Dizionario Etimologico della Lingua Italiana
[DELI] di M. Cortelazzo e P.
Zolli, Zanichelli 1999.
-
L'Enciclopedia dell'italiano, diretta da Raffaele Simone con la
collaborazione di Gaetano Berruto, Paolo D'Achille e Giuliana Giusti, Treccani,
2011. La/Lo studente potrà ricercare di volta in volta singoli fenomeni
relativi alla lingua italiana. Segnalo ad es.:
§ S. C. Sgroi, "Condizionale" (2010),
consultabile su Treccani.it (http://www.treccani.it/enciclopedia/condizionale_(Enciclopedia-dell'Italiano)/):
all'interno, oltre che una trattazione chiara ed esaustiva, si trova la
bibliografia adeguata agli approfondimenti del caso.
§ M. Squartini, “Modi del verbo” (2011) (http://www.treccani.it/enciclopedia/modi-del-verbo_(Enciclopedia-dell'Italiano)/).
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.