L’insegnamento offre un sistema di conoscenze finalizzato alla comprensione delle dinamiche paesaggistiche in termini co-evolutivi ed ecologico-relazionali, consentendo di acquisire la padronanza di strumenti per la costruzione e gestione di processi di pianificazione del paesaggio multi-attoriali e multi-scalari. Nello specifico, il percorso di apprendimento è finalizzato a raggiungere i seguenti risultati.
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-->Per studenti/studentesse frequentanti, l’approccio formativo prevede:
Il corso è organizzato in modo da consentire la maturazione del quadro teorico e lo svolgimento dell’esercitazione il più possibile durante le ore di lezione, in modo da poter dedicare i tempi dello studio individuale agli approfondimenti sui temi del corso.
Per studenti/studentesse non frequentanti, l’approccio formativo prevede:
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere
introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza.
Informazioni per studenti con disabilità e/o DSA:
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.
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È possibile rivolgersi anche alla docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, prof.ssa Anna De Angelis.
Padronanza delle conoscenze acquisite nell’ambito degli insegnamenti precedenti, in particolare nell’ambito di Disegno tecnico, Analisi del territorio e degli insediamenti, Rilievo e trattamento informatizzato dei dati territoriali, Storia del territorio e pianificazione territoriale. Comprensione della lingua inglese.
La frequenza è fortemente consigliata e consente di usufruire di una serie di vantaggi, tra cui accesso alle prove in itinere, esercitazione di gruppo, etc.
Nel caso di studenti e studentesse lavoratori e lavoratrici o atleti/e, si chiede gentilmente di far presente la propria condizione per valutare le migliori modalità di frequenza in base alle diverse situazioni individuali.
Ricevimento: su appuntamento, concordato in aula o via email: giusy.pappalardo@unict.it
Il corso intende offrire agli studenti gli strumenti per analizzare e pianificare i sistemi paesaggistici, con particolare riguardo a quelli relativi all’ambiente rurale, usando le metodologie e le tecniche più attuali e consolidate in materia, con l’obiettivo di formarli alla comprensione del valore delle risorse presenti, a sostegno delle azioni di pianificazione degli Enti territoriali.
Sebbene il corso sia strutturato in due macro-blocchi (quadro teorico di riferimento ed esercitazione pratica), essi sono da considerarsi in stretta relazione tra loro. Gli argomenti trattati nella teoria sono pensati per essere contestualmente compresi e maturati attraverso l’esercitazione pratica.
Quadro teorico di riferimento
Esercitazione pratica
Testi da approfondire
L1. Watson, V. (2014). Co-production and collaboration in planning–The difference. Planning Theory & Practice, 15(1), 62-76.
L2. Lanzani, A. S., Goldstein, M. B., & Zanfi, F. (2015). Della grande trasformazione del paesaggio. In L’Italia e le sue regioni vol. 2 Territori (pp. 291-312). Istituto dell’Enciclopedia Italiana.
L3. Magnaghi, A. 2019. La bioregione urbana nell’approccio territorialista. Contesti. Città, Territori, Progetti (1), 26-51.
L4. Spirn, A. W. (2016). The nature of mill creek: Landscape literacy and design for ecological democracy, Pragmatic sustainability, Routledge, 172-189
L5a. Settis S., 2013. Il paesaggio come bene comune. La scuola di Pitagora, Napoli
L5b. Iovino S., 2022. Paesaggio civile. Storie di Ambiente, Cultura e Resistenza. Il Saggiatore, Milano, pp- 9-16
L6. Armiero, M., & Pellow, D. N. (2023). Multispecies Alliances Against the Wasteocene: Counter-Narratives and Commoning Practices. Topoi (Rio de Janeiro), 24(54), 685-702.
Selezione di testi e materiali con focus sull’area di studio
Dispense sotto forma di presentazioni proiettate in aula.
Saggi, normative ed estratti di manuali in appendice alle dispense.
File necessari all’esercitazione.
Tale materiale verrà pubblicato sui canali digitali del corso, indicati a lezione
Di seguito si riporta la bibliografia di base degli argomenti discussi in aula (presentati in sintesi nelle dispense). La bibliografia potrà essere integrata con altri testi adottati in funzione del dibattito svolto in aula e delle questioni emerse nel corso dell’esercitazione.
Bibliografia di base
Albrechts, L. (2013). Reframing strategic spatial planning by using a coproduction perspective. Planning theory, 12(1), 46-63.
Albrechts L., Barbanente A., Monno V. 2020. Practicing transformative planning: the territory-landscape plan a a catalyst for change. City, Territory and Architecture, 7(1).
Armiero, M. (2021). L'era degli scarti: Cronache dal Wasteocene. Giulio Einaudi.
Armiero, M., & Pellow, D. N. (2023). Multispecies Alliances Against the Wasteocene: Counter-Narratives and Commoning Practices. Topoi (Rio de Janeiro), 24(54), 685-702.
Borrelli N., Davis P., & Dal Santo R. (2023). Ecomuseums and Climate Change. Ledizioni, Milano.
Canciullo G., 2002. Terra e potere. Gli usi civici nella Sicilia dell'Ottocento. Maimone, Catania.
Forester, J. (2009). Dealing with differences: Dramas of mediating public disputes. Oxford University Press.
de Varine H., 2017. L’ecomuseo singolare e plurale. Utopie concrete, Udine.
Gambino R., 1997. Conservare Innovare. Paesaggio, ambiente, territorio. UTET, Torino.
Geddes P, 1917. Cities in evolution. An introduction to the town planning movement and to the study of civics, Williams & Norgate, London.
Iovino S., 2022. Paesaggio civile. Storie di Ambiente, Cultura e Resistenza. Il Saggiatore, Milano.
Lanzani, A. S., Goldstein, M. B., & Zanfi, F. (2015). Della grande trasformazione del paesaggio. In L’Italia e le sue regioni vol. 2 Territori (pp. 291-312). Istituto dell’Enciclopedia Italiana.
Magnaghi A., a cura di, 2016. La pianificazione paesaggistica in Italia. Firenze University Press.
Magnaghi, A. 2019. La bioregione urbana nell’approccio territorialista. Contesti. Città, Territori, Progetti (1), 26-51.
Magnaghi A., 2020. Il principio territoriale. Bollati Boringhieri, Torino.
McHarg I., 1967. Design with Nature. John Wiley & Sons, New York, 25th-anniversary edition, 1992.
Mumford L., 1963. La città nella storia. Edizioni di comunità, Milano.
Pappalardo G., 2021. Paesaggi tenaci. FrancoAngeli, Milano.
Pizziolo G., Micarelli R., 2003. Dai margini del caos. L’ecologia del progettare. Alinea, Firenze.
Sanfilippo E.D., 1983. Le ragioni del recupero dei centri minori meridionali. Tre casi a confronto in Sicilia: Augusta, Lentini e Caltagirone. Officina Edizioni, Roma.
Sereni E., 1982. Storia del paesaggio agrario italiano. Laterza, Bari, XX Ristampa, 2018.
Settis S., 2013. Il paesaggio come bene comune. La scuola di Pitagora, Napoli.
Settis S., 2017. Architettura e democrazia. Paesaggio, città, diritti civili, Einaudi, Torino.
Scott, M., Lennon, M., Tubridy, F., Marchman, P., Siders, A. R., Main, K. L., ... & Johnson, C. (2020). Climate disruption and planning: resistance or retreat?. Planning Theory & Practice, 21(1), 125-154.
Spirn, A. W. (2014). The nature of mill creek: Landscape literacy and design for ecological democracy, Pragmatic sustainability, Routledge, 172-189
Steiner F., 2004. Costruire il paesaggio. Un approccio ecologico alla pianificazione del territorio. McGraw-Hill, Milano, II edizione.
Watson, V. (2014). Co-production and collaboration in planning–The difference. Planning Theory & Practice, 15(1), 62-76.
| Argomenti | Riferimenti testi | |
|---|---|---|
| 1 | Introduzione e cenni sull'approccio co-produttivo | L1 e altro materiale didattico |
| 2 | Evoluzione dei paradigmi e del dibattito sulla pianificazione del paesaggio | L2 e altro materiale didattico |
| 3 | Richiami di legislazione vigente, strumenti di pianificazione del paesaggio e casi esemplari | L3 e altro materiale didattico |
| 4 | Elementi di ecologia del paesaggio | L4 e altro materiale didattico |
| 5 | Usi civici e pianificazione del paesaggio come processo multi-attore | L5a, L5b e altro materiale didattico |
| 6 | Pianificazione e progetto integrato di paesaggio alla prova del cambiamento climatico | L6 e altro materiale didattico |
L’esame consiste innanzitutto in una prova scritta strutturata per verificare le conoscenze maturate rispetto al quadro teorico.
Se si aderisce alle prove in itinere (consigliate per studenti/studentesse frequentanti), la prova scritta sarà svolta in due fasi: 5 domande a risposta aperta nell’ambito della prima prova, svolta a metà novembre, e altre 5 domande a risposta aperta nell’ambito della seconda prova, svolta a fine gennaio.
Se non si aderisce alle prove in itinere (per studenti/studentesse non frequentanti), l’esame scritto potrà essere condotto in un’unica prova (10 domande a risposta aperta), svolta nell’ambito delle sessioni d’esami.
A ogni domanda è assegnato un punteggio da 0 a 3. La somma dei punteggi determina il voto di partenza individuale (da 0 a 30). Il punteggio è assegnato in funzione della completezza, correttezza, chiarezza e senso critico delle rispose.
Per gli studenti frequentanti, l’esame consiste inoltre in una prova orale relativa all’esposizione e discussione di un’esercitazione pratica di gruppo, cui verrà attribuito un giudizio: insufficiente (non consente il superamento dell’esame), sufficiente (18-23), buono (24-26), distinto (27-29), ottimo (30).
Per gli studenti non frequentati, la prova orale consiste nella discussione di un elaborato individuale, cui verrà attribuito un giudizio: insufficiente (non consente il superamento dell’esame), sufficiente (18-23), buono (24-26), distinto (27-29), ottimo (30).
L’esercitazione è valutata in funzione della completezza, correttezza, leggibilità e originalità degli elaborati esposti. L’esposizione è valutata in funzione della capacità di collegamento con il quadro teorico.
Sia per l’esame scritto, che nell’ambito dell’esposizione orale dell’esercitazione, verranno considerate positivamente la qualità dei contenuti, la capacità di collegamento critico tra i contenuti del corso, la capacità di riportare esempi, la proprietà di linguaggio e la capacità espressiva di studenti e studentesse.
Per gli studenti frequentanti, la valutazione terrà conto altresì della partecipazione proattiva in aula, del contributo offerto al gruppo classe e al gruppo di apprendimento ampio, comprendente gli attori territoriali con cui il corso entrerà in relazione. La partecipazione proattiva sarà censita regolarmente e discussa periodicamente. A conclusione del corso, ciascuno/a riceverà una breve nota qualitativa di commento su questo aspetto.
Il voto finale sarà calcolato attraverso la media aritmetica tra esame scritto ed esercitazione pratica.
Il voto potrà essere corretto positivamente in funzione della partecipazione proattiva in aula e del contributo offerto al gruppo classe.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni dovessero richiedere il distanziamento interpersonale e secondo indicazioni fornite dall’Ateneo.