Il corso prevede delle esercitazioni progettuali attinenti alla “Composizione Architettonica e Urbana”, precedute da ricognizioni sui siti di progetto documentate attraverso annotazioni critiche in forma scritto-grafica.
Le esercitazioni, sia singole che in gruppo, tratteranno due principali temi progettuali divisi per semestri: il progetto di un piccolo padiglione in un rudere di età medievale (nel primo semestre) e il progetto di un complesso di residenze condivise in manufatti edilizi preesistenti e in stato di abbandono o in condizione di ruderizzazione (nel secondo semestre).
Il tema dell’architettura della casa singola o collettiva e, più in generale, delle forme dell’abitare contemporanee e storiche, è centrale nella formazione dell’architetto. Tale tema verrà affrontato attraverso una trattazione monografica in lezioni ex-cathedra e per mezzo dello studio di alcune case e residenze disciplinarmente rilevanti del XIX e XX secolo. Agli studenti è richiesta la comprensione dei caratteri tipologici generali che definiscono le varie declinazioni dell’abitare collettivo nella relazione tra tipo e forma urbana, per poi cogliere le corrispondenze e le analogie con le soluzioni singolari dei tessuti storici esistenti. Il confronto tra norma tipologica ed eccezione e la comprensione delle relazioni tra principi generali del tipo e condizioni particolari del sito saranno requisiti essenziali per le esercitazioni progettuali del laboratorio. A tal riguardo verranno studiate, oltre alle singole architetture residenziali, anche degli “agglomerati” che costituiscono dei piccoli borghi inseriti in un sistema urbano storico più ampio, molto diffusi nelle aree interne italiane.
La recente pandemia sembra aver accelerato, con i suoi effetti, la necessità di una previsione di nuove strategie urbane inerenti ai futuri insediamenti umani e delle comunità dei centri nei territori interni, quelli cioè più lontani dalle conurbazioni costiere. Gli insediamenti delle aree interne della Sicilia soffrono di un decadimento del tessuto socio-economico territoriale, il cui effetto più evidente è l’abbandono dei tessuti urbani storici.
Il corso pone come obiettivo principale la preparazione degli studenti del corso di laurea in architettura ai temi che trattano il progetto architettonico dell’edificio singolo o collettivo. In quest’ottica, il progetto è inteso quale strumento essenziale della costituzione della forma urbana, ma anche della rigenerazione di luoghi come il quartiere, il borgo, gli agglomerati urbani, le preesistenze in condizione di scarto.
Pertanto, alle imprescindibili prerogative della salvaguardia e della tutela, si affianca la previsione di alcuni interventi rigenerativi che implicano l'innesto del nuovo nei “brani” edificati. A tal riguardo, le esercitazioni di laboratorio riguarderanno la progettazione di un complesso di residenze in co-housing, attraverso il riuso di manufatti edilizi in abbandono o in stato di ruderizzazione nel quartiere di Castelvecchio a Palazzolo Acreide e il progetto di un padiglione di servizi e di spazi di co-working nel sito dei ruderi del castello medievale.Le lezioni, le esercitazioni e gli esami si terranno in presenza.
La prima parte del corso sarà caratterizzata dalle comunicazioni monografiche sul tema del tipo e sul suo rapporto con la forma urbana.
Temi delle lezioni saranno:
- Forme ricorrenti dell’architettura. Il tipo: definizioni e evoluzioni.
- Il patio e l’evoluzione storica dell’idea dell’abitare intorno a un vuoto.
- Il tema della casa singola. Dalla domus alla città antica nel Mediterraneo e dalla villa romana alla villa Palladiana; la villa suburbana del Moderno e del contemporaneo.
- Il rapporto tra tipo della casa e forma urbana.
- L’evoluzione storica delle forme dell’isolato; il tipo a schiera, il lotto gotico e la città compatta intra-mœnia, le ibridazioni del tipo tradizionale a schiera in alcune sperimentazioni moderne e contemporanee; il tipo a corte del palazzo e la città rinascimentale.
- Il tema della casa collettiva, dalle insulæ romane al Falansterio di Fourier, le hofe viennesi, l’”Immeuble-Villa” di Le Corbusier e gli housing contemporanei.
- Il tipo del padiglione
- I tipi della città: l’isolato, la piazza, la strada, le mura e le altre infrastrutture.
- Tipi edilizi del Moderno: il museo, il grattacielo, la stazione, il terminal.
- Rem Koolhaas, la cultura della congestione e la grande dimensione dell’architettura (Delirious New York).
- La città del Moderno e la diffusione delle dicotomie urbane (città storica/città moderna, città compatta/città diffusa, città/contado) e lo sviluppo della dispersione e della polverizzazione urbana.
Momento centrale della didattica della prima parte del corso sarà, soprattutto, un ciclo di attività in esterno programmate (RICOGNIZIONI a mano libera), alternate ad attività di laboratorio in aula di approfondimento dei temi trattati durante le attività in esterno. Nel corso delle ricognizioni e delle attività di laboratorio, verrà richiesta l’elaborazione di un CARNET DE VOYAGE, un “quaderno di bordo” che raccoglierà tutti i materiali e le riflessioni utili per le esercitazioni. Il CARNET DE VOYAGE è un taccuino da disegno, di formato assimilabile ad un A5 orizzontale, con copertina rigida, in cui lo studente dovrà raccogliere le proprie annotazioni grafiche e scritto-grafiche, oltre che delle LETTERE ALL’ARCHITETTO.
Il lavoro sui disegni e sulle lettere raccolte nel CARNET DE VOYAGE è singolo.
L’esercitazione progettuale del primo semestre consiste nel progetto di un piccolo padiglione all’interno del sito acropolico del rudere del castello medievale del quartiere di Castelvecchio a Palazzolo Acreide. Lo scopo della presenza del padiglione è quello di fornire dei servizi sia al sito (una caffetteria-bottega alimentare, un piccolo spazio polivalente, servizi igienici), inteso come un luogo aperto ad usi civici degli abitanti e dei visitatori, sia quindi al quartiere e alla città stessa.
L’esercitazione progettuale del secondo semestre prevede infine l’ipotesi di strategie insediative e di riuso di brani edilizi del tessuto urbano in abbandono per la realizzazione di complessi residenziali di co-housing urbani. La caratteristica fondamentale del progetto degli alloggi in co-housing sarà quella di sperimentare sia soluzioni particolari a partire dalla conoscenza acquisita dei caratteri tipologici essenziali e generali dei principali tipi della casa, sia la radicalizzazione degli standard abitativi caratteristici dell’abitare minimo.
Le esercitazioni proposte saranno mirate ad acquisire una capacità disciplinare e critica di interpretare la realtà e di elaborazione del progetto del nuovo in relazione alla preesistenza storica in contesti urbani e/o ai siti archeologici, con un approccio concettuale che non si basa sulla contrapposizione o sull’alterità ma che si fonda sempre sul “senso della continuità”.
Prerequisiti necessari sono: la conoscenza di base delle metodologie di progetto architettonico, la conoscenza di base delle metodologie di disegno tecnico e la conoscenza teorica e storica dell’architettura contemporanea.
Necessaria e pertanto propedeutica per sostenere l'esame è la frequenza di almeno il 70% delle ore di lezione, il totale delle esercitazioni e l'aver sostenuto l’esame di Laboratorio di Progetto del primo anno.
È richiesta la frequenza di almeno il 70% delle ore delle lezioni e la consegna di tutte le esercitazioni del modulo.
Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento Didattico di Ateneo e del punto 3.1 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, la frequenza è obbligatoria per gli insegnamenti denominati “Laboratorio”. Gli studenti possono chiedere la dispensa totale o parziale dall'obbligo di frequenza per gravi e/o giustificati motivi. La dispensa è deliberata dal Consiglio del Corso di Studio e deve contestualmente prevedere la possibilità di partecipare agli appelli dei relativi esami.
È richiesta una preliminare acquisizione di elementari conoscenze, delle esperienze e delle sperimentazioni moderne maturate in architettura. Questo aiuterà alla definizione di un progetto consapevole che articoli le relazioni tra preesistenza e nuovo, tra l'isolato, il quartiere e la città; in cui il nuovo può diventare un elemento di misura del contesto.
Lo studio analitico di alcuni “principi della composizione” dei progetti di architettura consente di comprenderne il complesso processo progettuale; tali principi sono intesi come processi da assimilare e non come atti da ripetere, dettati da consolidate prassi progettuali.
Lo studente viene così avviato allo studio di alcune architetture emblematiche, in prevalenza edifici residenziali di rilevanza disciplinare per la loro di natura storico-architettonica, morfologica, ambientale e per ordine compositivo e tecnico.
Le esperienze maturate con lo studio di architetture di riferimento trovano rispondenze e analogie nella simulazione progettuale.
Testi di riferimento
Saggi sulla teoria dell’architettura e sul rapporto tra architettura e città
Bibliografia di approfondimento
RICOGNIZIONI a mano libera. Metodi e strumenti operativi
Il docente fornirà, inoltre, il materiale documentario di alcune architetture emblematiche e di casi studio.
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | La comprensione e lo sviluppo di due temi progettuali di ridotte dimensioni (il padiglione e la residenza condivisa) affrontate nelle esercitazioni di corso secondo il tema del progetto sulle preesistenze storiche e su manufatti edilizi in abbandono. |
L’esame consiste nella presentazione, discussione e verifica degli elaborati grafici redatti durante le esercitazioni e un colloquio sugli argomenti delle lezioni e delle letture suggerite durante il modulo. Lo studente dovrà dimostrare di avere acquisito le nozioni teoriche e la metodologia del “progetto” necessari alla sua formazione. Il calendario delle lezioni e degli appelli di esame sarà reso disponile dal docente e nel sito istituzionale della S.D.S.
Le domande sono strettamente correlate al confronto, alla discussione e alla valutazione degli elaborati progettuali. Ulteriori domande potranno riguardare gli argomenti trattati nelle lezioni monografiche del corso.