Gli obiettivi del corso e i risultati di apprendimento attesi sono descritti secondo i Descrittori di Dublino.
I Descrittori di Dublino sono 5 criteri internazionali. Essi spiegano che cosa gli studenti:
devono saper fare
devono dimostrare di aver imparato.
Conoscere le principali teorie e modelli dell’educazione degli adulti.
Usare il linguaggio base della disciplina.
Sapere quali sono i temi principali di ricerca.
Conoscere gli orientamenti internazionali dell’educazione degli adulti.
Riconoscere le caratteristiche dei diversi contesti educativi per adulti.
Collegare i contenuti teorici e pratici per leggere eventi e processi del passato, presente e futuro.
Riconoscere compiti e organizzazione dei servizi educativi e formativi per adulti.
Vedere le connessioni tra teorie educative, politiche e contesti di crescita.
Confrontare e sintetizzare diversi approcci teorici sull’educazione degli adulti.
Comunicare il senso delle proprie azioni.
Attivare processi di condivisione con altri.
Riconoscere i propri bisogni formativi.
Definire un piano personale di sviluppo e monitorare le proprie azioni.
Fare autovalutazione del proprio apprendimento per migliorare come professionista.
Circa il 50% delle ore sarà dedicato a lezioni frontali. In queste lezioni saranno presentati i principali temi del corso.
Il restante 50% delle ore sarà dedicato ad attività pratiche per favorire l'apprendimento:
rielaborare i contenuti delle lezioni,
lavorare in piccoli gruppi,
presentare elaborati prodotti in aula o a casa,
analizzare casi di studio.
All’interno del corso ci sarà un seminario dedicato all’apprendimento trasformativo di J. Mezirow.
Il seminario fa parte del corso e non sono previste lezioni aggiuntive.
Potranno essere organizzate visite a enti e associazioni che lavorano con l’educazione degli adulti.
Lo scopo è unire la formazione in aula con esperienze di osservazione diretta.
Durante il corso gli studenti saranno introdotti all’uso consapevole dell’Intelligenza Artificiale (AI).
L’AI non sarà oggetto di lezioni specifiche, ma verrà usata come:
supporto allo studio,
aiuto per elaborare i contenuti,
strumento per sviluppare un approccio critico alle tecnologie educative.
Se il corso sarà svolto in modalità a distanza o mista, l’organizzazione potrà cambiare.
Gli obiettivi e i contenuti del syllabus resteranno gli stessi.
Per seguire meglio il corso gli studenti dovrebbero/devono avere conoscenze di base di:
Gli studenti dovrebbero/devono saper usare i motori di ricerca online. Questo serve per trovare informazioni e materiali utili allo studio.
Gli studenti dovrebbero/devono conoscere un po’ di inglese. La conoscenza dell’inglese deve essere sufficiente per leggere e capire testi accademici brevi.
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria, ma è fortemente consigliata.
Partecipare alle lezioni aiuta a:
capire meglio i contenuti,
confrontarsi con compagni e docente su temi e problemi,
controllare i propri progressi nello studio.
Durante le attività in aula gli studenti potranno:
lavorare in modo attivo sui contenuti del corso,
partecipare a lavori di gruppo e individuali,
svolgere momenti di studio guidato,
presentare elaborati preparati in aula o a casa.
Gli studenti lavoratori e non frequentanti possono contattare la docente per chiarimenti.
Gli studenti Erasmus possono concordare il programma d’esame tramite colloquio preliminare.
Questo insegnamento è collegato agli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
L’Agenda 2030 è un piano delle Nazioni Unite (ONU), approvato nel 2015. L'Agenda individua 17 obiettivi per migliorare la vita delle persone e proteggere il pianeta.
In particolare, questo insegnamento contribuisce all’Obiettivo 4: Istruzione di qualità.
Target 4.1: Tutti gli studenti devono avere una scuola secondaria gratuita, equa e di qualità, che porti a buoni risultati di apprendimento.
Target 4.5: Eliminare le differenze tra uomini e donne nell’istruzione e garantire pari accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione, soprattutto per le persone più vulnerabili.
Target 4.7: Tutti gli studenti devono acquisire conoscenze e competenze utili per promuovere lo sviluppo sostenibile, come:
educazione allo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili,
diritti umani,
parità tra uomini e donne,
cultura di pace e non violenza,
cittadinanza globale,
rispetto della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile.
Contenuti del corso | Obiettivi di apprendimento attesi | Attività di insegnamento/apprendimento |
Origine dell’Educazione degli adulti in Europa | DD1, DD2, DD3, DD4, DD5 |
|
Dalla lotta all'analfabetismo ai Centri per l'Istruzione degli Adulti in Italia (CPIA) | DD1, DD2, DD3, DD4, DD5 |
|
Educazione permanente | DD1, DD2, DD3, DD4, DD5 |
|
Lifelong learning | DD1, DD2, DD3, DD5 |
|
Apprendere in età adulta | DD1, DD2, DD3, DD4, DD5 |
|
Alcune teorie dell'apprendimento in età adulta (apprendimento trasformativo, experiential learning, approccio andragogico) | DD1, DD2, DD3, DD4, DD5 |
|
Alfabetizzazione e literacy: PIIAC (OECD) e GRALE (UNESCO) | DD1, DD2, DD3, DD4, DD5 |
|
Età adulta e adultità | DD1, DD2, DD3, DD4, DD5 |
|
Il lavoro con gli adulti: i contesti di Educazione degli adulti | DD1, DD2, DD3, DD4, DD5 |
|
Parte Generale
Alberici, A. (2002). Imparare sempre nella società della conoscenza. Milano: Mondadori. pp. 28–33; 36–42; 63–120; 147–156.
Lorenzetto, A. (1970). Lineamenti storici e teorici dell'educazione permanente. Roma: Edizioni Studium. pp. 3–10; 348–371 (materiale disponibile su TEAMS).
Piazza, R. (2009). Lifelong learning ed educazione democratica. Milano: Guerini. pp. 17–49 (materiale disponibile su TEAMS).
E. Marescotti (2022), Educazione permanente e degli adulti: storia di un’idea, UTET.
In particolare, lo studente/la studentessa dovrà studiare i seguenti capitoli:
Mezirow, J. (2003). Apprendimento e trasformazione. Milano: Cortina Editore. pp. 165–218 (materiale disponibile su TEAMS)
Knowles, M. (2008). Quando l'adulto impara. Andragogia e sviluppo della persona. Milano: Franco Angeli. pp. 121–143 (materiale disponibile su TEAMS)
Jarvis, P. (2006). Towards a Comprehensive Theory of Human Learning, Routledge (materiale disponibile su TEAMS).
Corso monografico
Cerrocchi, L., & Dozza, L. (a cura di) (2018). Contesti educativi per il sociale. Progettualità, professioni e setting per il benessere individuale e di comunità. Milano: Franco Angeli. In particolare, lo studente/la studentessa dovrà studiare i seguenti capitoli:
| Argomenti | Riferimenti testi | |
|---|---|---|
| 1 | Prima Sezione: Storia e identità dell'educazione degli adulti | |
| 2 | Origine dell'Educazione degli adulti in Europa | A. Lorenzetto, Lineamenti storici e teorici dell'educazione permanente, Edizioni Studium, Roma, 1970, pp. 3-10 (materiale su TEAMS) |
| 3 | Dalla lotta all'analfabetismo ai Centri per l'istruzione degli adulti | A. Lorenzetto, Lineamenti storici e teorici dell'educazione permanente, Edizioni Studium, Roma, 1970, pp. 348-362 (materiale su TEAMS); La riforma dell'istruzione degli adulti in Italia: dai CTP ai CPIA, https://ec.europa.eu/epale/it/content/la-riforma |
| 4 | Educazione degli adulti in Italia nel secondo dopoguerra: Adriano Olivetti | Adriano Olivetti (1901-1960): l’umanizzazione nel lavoro e l’ideale comunitario, pp. 83-98 in E. Marescotti (2022), Educazione permanente e degli adulti: storia di un’idea, UTET |
| 5 | Educazione degli adulti in Italia nel secondo dopoguerra: Alberto Manzi | Alberto Manzi (1924-1997): la storia di un maestro, dal carcere alla televisione, pp. 187-204 in E. Marescotti (2022), Educazione permanente e degli adulti: storia di un’idea, UTET |
| 6 | Educazione permanente | R. Piazza, Lifelong learning ed educazione democratica. Guerini, Milano, 2009, pp. 17-34 (materiale su TEAMS); A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 28-33 |
| 7 | Lifelong learning | R. Piazza, Lifelong learning ed educazione democratica. Guerini, Milano, 2009, pp. 34-49 (materiale su TEAMS) |
| 8 | I preliminari dell'educazione degli adulti | A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 36-42 |
| 9 | Seconda sezione: Apprendimento in età adulta | |
| 10 | Apprendere in età adulta: insegnamento e apprendimento | A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 86-97 |
| 11 | Alcune teorie dell'apprendimento in età adulta | A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 98-120 |
| 12 | L'educazione consapevolizzante di P. Freire | Paulo Freire (1921-1997): l’educatore degli ultimi, l’educatore del mondo, pp. 143-156 in E. Marescotti, Educazione permanente e degli adulti: storia di un’idea, UTET, 2022 |
| 13 | Experiential learning di P. Jarvis | A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 99-106. Jarvis, P. (2006). Towards a Comprehensive Theory of Human Learning, Routledge (materiale disponibile su TEAMS). |
| 14 | L'andragogia di M. Knowles | A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 107-113; M. Knowles, Quando l'adulto impara. Andragogia e sviluppo della persona, Franco Angeli, Milano, 2008, pp. 121-143 |
| 15 | L'apprendimento trasformativo di J. Mezirow (seminario) | J. Mezirow, Apprendimento e trasformazione, Cortina Editore, Milano, 2003, pp. 165-218 (materiale su TEAMS) |
| 16 | Alfabetizzazione e literacy | A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 147-156. Voce: Alfabetizzazione su TRECCANI (materiale su TEAMS) |
| 17 | Terza sezione: Chi è l'adulto | |
| 18 | Età adulta e adultità | A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 63-74 |
| 19 | Identità adulta al femminile: teorie e modelli | A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 75-85 |
| 20 | Quarta sezione: Contesti e metodologie di lavoro con gli adulti | |
| 21 | Il lavoro educativo in carcere | E. Zizioli, Il carcere-cantiere: percorsi di responsabilizzazione per donne recluse, pp. 204-213 |
| 22 | L'educatore nelle comunità terapeutiche | I. Ricchi, Il SerDP e la Comunità terapeutica per tossicodipendenti, pp. 230-237 |
| 23 | L'educatore con gli adulti disabili | B. Bocchi, Il posto giusto per la persona: esperienze di inserimento lavorativo mirato, pp 297-308 |
| 24 | Il lavoro educativo con gli anziani | L. Cerrocchi, I servizi residenziali per anziani, pp. 377-392 |
La valutazione si basa su due prove obbligatorie:
| Prova | Descrizione | Peso sul voto finale | Obiettivi di apprendimento |
|---|---|---|---|
| A | Prova scritta individuale (domande aperte e chiuse) su Storia e identità dell’educazione degli adulti e J. Mezirow | 40% | DD1, DD2, DD3, DD4 |
| B | Prova orale individuale su Apprendimento adulto, Chi è l’adulto, Contesti e metodologie di lavoro con gli adulti | 60% | DD1, DD2, DD3, DD4, DD5 |
Si svolge entro dicembre
La data sarà comunicata a lezione e su TEAMS
Tutti devono partecipare (frequentanti e non frequentanti)
Il voto è in trentesimi (massimo 30/30)
Si svolge al momento dell’appello
È possibile sostenerla solo dopo aver superato la Prova A.
Il voto è in trentesimi (massimo 30/30).
Gli studenti lavoratori e non frequentanti possono contattare la docente per chiarimenti.
Gli studenti Erasmus possono concordare il programma tramite colloquio preliminare.
Criteri: Teorie e concetti – Analisi e discussione – Struttura e chiarezza
28–30/30: piena comprensione; analisi critica; confronto tra prospettive; linguaggio preciso; testo ben organizzato.
24–27/30: buona comprensione; analisi adeguata; confronto presente; linguaggio corretto; struttura ordinata.
21–23/30: comprensione parziale; difficoltà a confrontare prospettive; riflessione limitata; linguaggio non sempre preciso; struttura debole.
18–20/30: comprensione frammentaria; riflessione ridotta; argomentazione debole; linguaggio semplice; struttura poco chiara.
<18/30: comprensione inadeguata; riflessione assente; esposizione confusa; linguaggio improprio; struttura non adeguata.
Criteri: Teorie e concetti – Analisi e discussione – Comunicazione
28–30/30: piena comprensione; analisi critica; esposizione chiara e fluida; linguaggio preciso.
24–27/30: buona comprensione; analisi adeguata; esposizione ordinata; linguaggio corretto.
21–23/30: comprensione parziale; riflessione limitata; esposizione discreta ma non sempre coerente; linguaggio adeguato ma non sempre preciso.
18–20/30: comprensione frammentaria; riflessione scarsa; esposizione poco chiara; linguaggio semplice e impreciso.
<18/30: comprensione inadeguata; mancanza di riflessione; esposizione confusa; linguaggio non appropriato.
Per ogni argomento studiato a lezione, gli studenti riceveranno domande-stimolo.
Le domande servono per:
organizzare lo studio,
guidare la comprensione,
prepararsi alle verifiche.
Tutte le domande saranno disponibili sulla piattaforma Microsoft Teams, nella cartella dell’insegnamento chiamata “Prove di verifica”.
Quali sono i rapporti tra insegnamento e apprendimento in Jarvis e in Knowles?
Perché entrambi pensano che l’insegnamento sia importante?
Qual è il legame tra educazione degli adulti e diritti di cittadinanza?
Che cosa intende Alberici con l’espressione “preliminari dell’educazione degli adulti”?
Perché sono importanti?
Che cosa significa alfabetizzazione degli adulti?
Quali sono le caratteristiche dell’educazione degli adulti (EDA) quando nasce?