Il modulo ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti le tecniche di utilizzo dei principali microfossili calcarei (foraminiferi) per usi stratigrafici. Pertanto, alla fine del corso lo studente:
Per quanto riguarda le lezioni frontali, l'insegnamento verrà impartito in aula, con l'ausilio della proiezione di slides in formato power-point. Il laboratorio sarà effettuato con l'ausilio di microscopi ottici, con ingrandimenti adeguati all'osservazione dei foraminiferi. Il laboratorio verterà anche sui metodi di preparazione dei sedimenti per l'analisi al microscopio dei foraminiferi.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
• Aver acquisito i concetti del Corso di Geologia Stratigrafica, (impartito nel II semestre del I anno del CdL triennale in Scienze Geologiche), con particolare riferimento alle Unità Stratigrafiche di base e ai concetti di Omotassia e Correlazione Bio- e Crono-Stratigrafica.
• Avere familiarità con il microscopio ottico polarizzatore.
Lezioni frontali: 2 CFU (14 ore)
Introduzione
Definizione e scopi della Stratigrafia Micropaleontologica. Principi di biostratigrafia; concetto di fossile guida e principio di omotassia; la correlazione stratigrafica. Tipi di biorizzonti e loro individuazione. Gli schemi biostratigrafici. La biostratigrafia integrata. Metodi di analisi biostratigrafiche qualitative e quantitative. Correlazione tra biostratigrafia, Scala del Tempo Geologico (GTS) e Scala delle Inversioni di Polarità Magnetiche (GPTS).
Foraminiferi
Generalità sui foraminiferi. Utilizzo dei foraminiferi in stratigrafia. Cenni di utilizzo dei foraminiferi per ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche.
Laboratorio: 1 CFU (12 ore)
Ricostruzioni stratigrafiche (log) di successioni in affioramento, pozzo e carote.
Tecniche di campionamento a fini biostratigrafici.
Preparazione di lavati per l’osservazione dei foraminiferi al microscopio ottico.
Preparazione di stub per l’osservazione di nannofossili e foraminiferi al SEM.
Riconoscimento al microscopio ottico di foraminiferi, con particolare riferimento ai taxa utilizzati per la stratigrafica dell’intervallo Neogenico-Quaternario.
Analisi di campioni e individuazione di taxa selezionati al SEM.
Redazione di un report bio-cronostratigrafico
1) BOLLI H.M. & SAUNDERS J.B. (1985) - Oligocene to Holocene low latitude planktic foraminifera. In: H.M. BOLLI, J.B. SAUNDERS, & K. PERCH-NIELSEN. (Eds.): “Plankton Stratigraphy”. Cambridge University Press, 155-262.
2) IACCARINO S. (1985) – Mediterranean Miocene and Pliocene planktic foraminifera. In: H.M. BOLLI, J.B. SAUNDERS, & K. PERCH-NIELSEN. (Eds.): “Plankton Stratigraphy”. Cambridge University Press, 283-314.
3) CITA M.B. Guida allo studio delle micropaleontologia. Milano, La Goliardica.
4) IACCARINO S. & PEMOLI SILVA I. Practical Manual of Oligocene to Middle Miocene Planktonic Foraminifera.
5) IACCARINO S. & PEMOLI SILVA I. Practical Manual of Neogene Planktonic Foraminifera.
6) MCGOWRAN B. Biostratigraphy. Microfossil and Geological Time. Cambridge University Press.
7) Appunti e slides. Pubblicazioni scientifiche.
Autore | Titolo | Editore | Anno | ISBN |
---|---|---|---|---|
Brian McGowran | Biostratigraphy - Microfossils and Geological Time | Cambridge University Press | 2008 | ISBN 978-0-521-83750-7 |
Argomenti | Riferimenti testi | |
---|---|---|
1 | Introduzione al corso, definizione e scopi della Stratigrafia Micropaleontologica | 3 |
2 | Richiami di biostratigrafia: “fossile guida”, tipi di biozone, biorizzonti e principio di omotassia | 3 |
3 | Riconoscimento dei bioeventi su base qualitativa e quantitativa (metodi di conteggio per le analisi biostratigrafiche) | 3 |
4 | Generalità sui foraminiferi. Utilizzo dei foraminiferi in stratigrafia | 3 |
5 | Cenni di utilizzo dei foraminiferi per ricostruzioni paleoambientali e paleoeclimatiche. | 7 |
6 | Criteri di riconoscimento dei foraminiferi al microscopio ottico. Principi di classificazione: struttura della parete, avvolgimento e forma del guscio, margine del guscio e ornamentazioni | 1,2,4,5 |
7 | Principali schemi biozonali basati sui foraminiferi, applicabili sia in aree oceaniche che in Mediterraneo, con particolare riferimento all’intervallo Neogenico-Quaternario | 1,2,4,5 |
8 | Utilizzo dei principali schemi biozonali basati su foraminiferi e nannofossili (biostratigrafia integrata) per la datazione delle successioni. | 1,2,4,5 |
9 | Ricostruzione di una colonna stratigrafica e campionamento a fini biostratigrafici (in affioramento, pozzo o carota) | 7 |
10 | Preparazione di lavati per l’osservazione dei foraminiferi al microscopio ottico. Preparazione di stub per l’osservazione dei foraminiferi al SEM | 7 |
11 | Riconoscimento al microscopio ottico di selezionati gruppi di foraminiferi, con particolare riferimento ai taxa utilizzati per la stratigrafia dell’intervallo Neogenico-Quaternario. | 1,2,4,5 |
12 | Osservazione al SEM dei foraminiferi: parete del guscio, principali caratteri di classificazione | 1,2,4,5 |
13 | Preparazione di un report bio-cronostratigrafico | 7 |
L’esame si articolerà in: una prova pratica (redazione di un report sulle attività di laboratorio, costruzione di un log stratigrafico, campionamento, analisi e redazione di un report bio-cronostratigrafico) ed una prova orale sui contenuti teorici.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.