STRUTTURA DIDATTICA SPECIALE DI ARCHITETTURA, SEDE DECENTRATA DI SIRACUSAArchitetturaAnno accademico 2024/2025

1016446 - LABORATORIO DI RESTAURO A - L

Docente: MARIA VITALE

Risultati di apprendimento attesi

Il Laboratorio si propone di fornire gli strumenti per l’elaborazione del progetto di restauro di un manufatto architettonico che presenti problemi di conservazione. Obiettivo principale è quindi l’acquisizione di una metodologia di progetto che si sviluppa in tre fasi (conoscenza, interpretazione, definizione dell’intervento) proposta mediante lezioni frontali e messa in pratica mediante attività di esercitazione.

Il corso muove dall’integrazione delle conoscenze storiche, tecnologiche e strutturali acquisite dagli allievi negli anni precedenti del corso di studi, utilizzandole opportunamente in attività di studio e di applicazione pratica rivolte alla conservazione del patrimonio architettonico.

I passi del percorso progettuale sono illustrati mediante lezioni frontali che forniscono le conoscenze per la comprensione del manufatto architettonico (consistenza geometrica e materica, interpretazione dei meccanismi di deterioramento e delle trasformazioni intervenute nel tempo) e per la definizione dei criteri di intervento appropriati per la sua conservazione.

 

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Gli incontri sono articolati in:

1) Lezioni frontali su questioni teoriche e metodo.

2) Attività laboratoriale.

Prerequisiti richiesti

Propedeuticità:

•          Laboratorio di Progetto 3

•          Teoria e Storia del Restauro

conoscenze di base: storia dell’architettura, tecnologie costruttive storiche, comportamento statico degli edifici.

Frequenza lezioni

La frequenza è obbligatoria nella misura del 70% del monte ore complessivo del laboratorio. Per gli aventi diritto ai sensi dell’art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo la percentuale di frequenza obbligatoria è del 50 %.

Contenuti del corso

Conoscenza degli edifici storici: il percorso metodologico del restauro (conoscenza, interpretazione e progetto). La fase di conoscenza: il rilievo e la ricerca storico bibliografica; le principali fonti documentarie e il loro rapporto col manufatto; il rilievo della tecnica costruttiva (elementi e assemblaggi).

Analisi e interpretazione dello stato di conservazione: lettura delle evidenze sulla fabbrica, delle stratificazioni e delle trasformazioni intervenute. Identificazione dello stato di degrado e di deterioramento. Identificazione dei danni in atto e dei danni prevedibili (quadri fessurativi, meccanismi di collasso, scenari di danno).

Il progetto di restauro: metodologie d’intervento, principi informatori (reversibilità, compatibilità e minimo intervento) e soluzioni operative. Riorganizzazione dello spazio architettonico, riuso compatibile del patrimonio costruito, interventi locali e globali sulla costruzione muraria; tecniche di intervento conservativo: rafforzamento e miglioramento sismico. La scala urbana del restauro: riqualificazione dello spazio pubblico nei contesti consolidati.

Testi di riferimento

1. VARAGNOLI, C., La materia degli antichi edifici, in Trattato di restauro architettonico, diretto da G. Carbonara, Torino, Utet, 1996, vol. I (pp. 303-470)

2. FIORANI, D., Rilievo del degrado e diagnostica, in Trattato di restauro architettonico, diretto da G. Carbonara, Torino, Utet, 1996, vol. II (pp. 523-580).

3. GIUFFRÈ, A. Guida al progetto di restauro antisismico, in Giuffrè, A. (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Laterza, Bari, 1993, (pp. 151 -180).

4. DOGLIONI, F. Ruolo e salvaguardia delle evidenze stratigrafiche nel progetto e nel cantiere di restauro, Atti del Seminario Internacional de Arqueologìa de la Arquitectura- Vitoria-Gasteiz, 18-21 febbraio 2002, in “Arqueologìa de la Arquitectura”, n. 1, Università dei Paesi Baschi, Vitoria-Gasteiz, 2002, (pp.113-130).

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Conoscenza degli edifici storici: il percorso metodologico del restauro e la fase di conoscenzaVaragnoli 1996; Fiorani 1996
2Analisi e interpretazione dello stato di conservazioneFiorani 1996; Giuffrè 1993
3Il progetto di restauroGiuffrè 1993; Doglioni 2002

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Il completo svolgimento dell’esercitazione e la partecipazione attiva alle attività didattiche del corso sono condizioni necessarie per l’ammissione all’esame.

L’attività di esercitazione prevede la produzione di elaborati grafici atti a dimostrare la capacità di applicare le conoscenze teorico-pratiche acquisite attraverso lo studio e le lezioni proposte dalla docenza.

La prova d’esame, il cui carattere è prettamente individuale, contemplerà una discussione sui temi affrontati nel corso delle lezioni, la verifica dei contenuti della bibliografia riportata nel Syllabus e di quella eventualmente fornita durante il corso nonché l’illustrazione critica degli elaborati dell’esercitazione.

 

La valutazione complessiva del lavoro svolto nel laboratorio da ciascuno studente sarà determinata dalle seguenti prove:

1. Un colloquio finale (ovvero una prova scritta finale) per la valutazione sugli argomenti proposti nelle lezioni frontali e sui contenuti della bibliografia.

2. L’illustrazione critica dell’esercitazione progettuale svolta durante il corso.

La media delle valutazioni di 1 e 2 costituirà il voto d’esame finale.

Per la valutazione della prova orale (o) o scritta (s) il docente terrà conto dei seguenti elementi: la qualità delle risposte rispetto alle domande formulate, la capacità di collegamento con altri temi affrontati durante il corso, la capacità di riportare esempi, la proprietà di linguaggio tecnico e la capacità espressiva complessiva dello studente.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Esempi di domande d'esame: attività della fase di conoscenza nel progetto di restauro; definizione dei criteri del progetto di restauro; effetti del terremoto sugli edifici murari: i meccanismi di danno; valutazione della qualità meccanica di una muratura; definizione dei criteri del progetto di restauro.


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