PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

ICAR/20 - 6 CFU - 1° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

LAURA SAIJA


Obiettivi formativi

Questo corso introduce lo studente alle conoscenze teoriche e abilità tecniche necessarie ai professionisti, a diverso titolo, assistono vari attori territoriali preposti alla gestione e al miglioramento del rapporto tra comunità insediate e i loro ambienti di vita. Per quanto sia di livello introduttivo, il corso combina attività di studio teorico ad esercitazioni di pratica professionale, per cui è specificatamente rivolto a studenti interessati a intraprendere una attività professionale direttamente o indirettamente connessa al campo della pianificazione territoriale.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

La classe combina attività di studio teorico e seminariale con attività di esercitazione pratica. Il presupposto è che lo studente apprenda con più facilità nuovi contenuti teorici e tecnici quando viene, immediatamente, chiamato ad applicarli e valutarli criticamente nella pratica. Una buona parte del percorso di apprendimento di questo corso si basa sulla possibilità per ciascuno/a studente/ssa di riflettere criticamente sul proprio lavoro, sulla base dei materiali studiati e di feedback forniti dalla docente e dai colleghi. Per questo sono ALTAMENTE CONSIGLIATI sia la frequenza ai corsi - sia in presenza o, laddove non fosse possibile, via web attraverso la piattaforma Teams -, sia lo svolgimento TEMPESTIVO e PUNTUALE delle esercitazioni settimanali. In particolare:


Prerequisiti richiesti

Sebbene non siano richieste, conoscenze di base di cartografia e disegno, software di gestione delle immagini digitali e di una piattaforma GIS sono molto utili.



Frequenza lezioni

La pianificazione, come tutte le discipline tecniche, richiede un "saper fare" che non è possibile apprendere in solitudine, studiando da libri e appunti. Per questo motivo la frequenza delle lezioni (da intendersi non solo come presenza in aula ma anche come partecipazione alle lezioni via web, attraverso la piattaforma Teams, sebbene non obbligatoria, è FORTEMENTE consigliata. Ogni studente è chiamato ad indicare al docente, all'inizio del corso, se intende sostenere l'esame come studente frequentante o non frequentante.

Nel caso degli studenti frequentanti, è richiesta non solo la presenza in aula o la partecipazione alla lezione via web, ma anche la piena e vigile partecipazione alle attività in corso. Ciascuno studente può compiere assenze giustificate per ragioni mediche e serie ragioni familiari e nono più di una assenza non giustificata, per un totale di assenze che non superi il 25% del totale di numero di ore di lezione frontale previste. Un numero di assenze superiore inciderà nella valutazione del suo rendimento ai fini dell’esame.

Nel caso di studenti non frequentanti, l'accesso delle lezioni è libero, ma il programma da paresentare agli esami include un aspetto esercitativo diverso da quello degli studenti frequentanti, i cui dettagli saranno accuratamente forniti dal docente sotto richiesta dello studente.



Contenuti del corso

  1. Cosa è la pianificazione territoriale, tra tecnica e politica - Definizione di città – che cosa la “caratterizza” e come si è evoluta nel tempo / Che cosa è una mappa catastale e che cosa rappresenta / La crisi urbana, fasi evolutive / Definizione di territorio e natura del rapporto tra città e territorio / Cosa è la pianificazione? / Scuole di “pensiero” da cui nasce la pianificazione secondo Ludovico Quaroni.
  2. I caratteri della pianificazione delle origini - Il processo di produzione urbana e i soggetti coinvolti / Responsabilità e competenze di governo e pianificazione in Italia e in Sicilia / Contenuti della LN1150/42 e della LRS 71/78 / Struttura di una istituzione pubblica; quali organi hanno compiti e responsabilità pianificatorie? Quali sono tali compiti e responsabilità? / I tipi di piano istituiti dal quadro normativo urbanistico siciliano alle diverse scale geografiche (piani territoriali, piani regolatori generali comunali, piani attuativi): riferimenti normativi, obiettivi e caratteristiche.
  3. Gli standard urbanistici - Le trasformazioni del territorio italiano negli anni del secondo dopoguerra / i meccanismi della ricostruzione e della speculazione edilizia (le mani sulla città) / La mancata riforma urbanistica del Ministro Sullo: presupposti culturali e normativi / La legge ponte e il DM 1444/68 /Tipi e caratteristiche delle Zone Territoriali Omogenee / Calcolo dei principali indici urbanistici (indici di densità/fabbricabilità fondiaria Vs. indici di densità/fabbricabilità territoriale) / Cosa sono gli standard urbanistici e come si calcolano / In quale modo si pensava gli standard contribuissero a contrastare la speculazione edilizia?I
  4. l tema del recupero in pianificazione - L’insorgere del movimento per la salvaguardia dei centri storici e La Carta di Gubbio / esempi di applicazione della Carta di Gubbio / Rifermenti normativi (LN 457/78 e LRS 13/15) / Definizione di tessuto urbano ai fini della pianificazione per il recupero urbano / Strumenti normativi per recupero (comparto, piano di recupero, perimetrazione centri storici, etc.) / gli strumenti dell’analisi e del progetto per il recupero urbano (analisi tipologica Vs. Analisi morfologica dei tessuti) / il tema del recupero a scala territoriale.
  5. La “rivoluzione” ambientale in pianificazione - L’insorgere della questione ambientale nel dibattito pubblico e impatto sulla disciplina della pianificazione / Dalla pianificazione ambientale alla pianificazione ‘ecologica’ / definizione di Impronta ecologica urbana e rilevanza per la pianificazione / la scuola territorialista.
  6. La "rivoluzione” processuale (pianificazione strategica, negoziata, partecipata) - Dal piano a processo di pianificazione: origini della crisi della pianificazione e possibili risposte / Differenze e similitudini tra pianificazione negoziata, strategica e partecipata / i temi della pianificazione “circolare”.


Testi di riferimento

  1. Salzano E. (2005) Fondamenti di urbanistica. Bari: Laterza
  2. Quaroni L. (1954) Pianificazione senza urbanisti in Casabella continuità n° 202, pp. 33-37
  3. Campos Venuti G. (1993) ‘Cinquant’anni: tre generazioni urbanistiche’. In Campos Venuti G. e Oliva F. (a cura di) Cinquant’anni di urbanistica in Italia 1942-1992. Bari: Laterza
  4. LN 1150/42 (testo coordinato e aggiornato); LRS 71/78 (testo coordinato e aggiornato); Legge Ponte e DM 1444/68
  5. Bettini V. (2004) Paradigmi e Teorie. In in Bettini V. (2004) Ecologia Urbana. L’uomo e la città. Torino: UTET; pp. 55-80
  6. Rees W. E. (1997) Urban Ecosystems: the human dimesion. - trad. it in Bettini V. (2004) Ecologia Urbana. L’uomo e la città. Torino: UTET; pp. 89-100.
  7. Giusti M. & Magnaghi A. (1994) L’approccio territorialista allo sviluppo sostenibile. In Archivio Studi Urbani e Regionali, n°52, pp. 45-74
  8. Bobbio L. (a cura di, 2004) A più voci. Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi, Edizione scientifiche italiane, pp. 1, 2, e 9-53 (disponibile on-line all’indirizzo: http://partecipazione.formez.it/sites/all/files/A%20più%20voci.pdf
  9. pp. 6-10 del Piano Strategico della Città Metropolitana di Genova (https://pianostrategico.cittametropolitana.genova.it/sites/default/files/psm2017/All.1_PSM%20aprile%202017.pdf )per comprendere cosa è la pianificazione strategica e capire il suo rapporto con la pianificazione territoriale tradizionale.

Altro materiale didattico

Durante il corso verrà resa disponibile su https://studium.unict.it/ le dispense contenenti tutti i materiali didattici non soggetti a copyright.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
11. cosa è la pianificazione territoriale1, 2, 3 
22. La pianificazione delle origini1, 3, 4 
33. Gli standards urbanistici1, 3, 4 
44. Il tema del recupero in pianificazione1, 3, e 4 
55. La rivoluzione ambientale in pianificazione1, 3, 5, 6, 7 
66 La rivoluzione processuale in pianificazione7, 8, 9 


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

La verifica e conseguente valutazione del rendimento di ciascuno studente varia nel caso degli studenti che scelgono di frequentare il corso e quelli che invece decidono di sostenere l'esame finale da non frequentanti, sulla base dei seguenti criteri.

STUDENTI FREQUENTANTI

Sintesi della Scheda di valutazione per studenti frequentanti:

 

STUDENTI NON FREQUENTANTI:

La qualità e la completezza della suddetta relazione contano per il 40% (12/30) nella valutazione finale del rendimento didattico.

Sintesi della Scheda di valutazione per studenti NON frequentanti:

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.


ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI



Apri in formato Pdf English version