1) Conoscenza e
comprensione Il corso, attraverso lezioni frontali in aula ed
esercitazioni pratiche, dà le cognizioni e le metodologie per il riconoscimento
dei materiali edili e della loro acquisizione o fabbricazione, con
approfondimenti sull'interpretazione dei processi costruttivi e dei sistemi
ingegneristici dell'antichità, sull'evoluzione e le caratteristiche
architettoniche di specifiche classi di monumenti, nonché per la documentazione
dei monumenti stessi e dello scavo archeologico, anche in ambiente sommerso.
2) Capacità di
applicare conoscenza e comprensione. L’applicazione delle
competenze generali suelencate si attua concretamente nel rilievo diretto dei
monumenti. A questo fine, i candidati, sotto la guida del docente, svolgono un’esercitazione
di rilievo archeologico diretto. La capacità di documentare è propedeutica e
inscindibile dalla competenza nell’analisi tecnica del monumento. Durante il
corso, allo studente sono impartite cognizioni metodologiche avanzate sul
processo comparativo tra i resti
archeologici monumentali e le testimonianze delle fonti, specialmente il
trattato di Vitruvio.
3) Autonomia di
giudizio. Questa formazione conferisce allo studente gli
strumenti per l’osservazione autonoma del monumento. La conoscenza di un
accurato metodo di approccio evita i condizionamenti della letteratura
prodotta, che lo studente, reso indipendente, apprende come valutare in maniera
critica.
4) Abilità
comunicative. L’esame comparato di letteratura specialistica ed
evidenze archeologiche sostanzia anche un corpus di exempla di comunicazione;
l’enunciazione da parte del docente dei relativi criteri procedurali e
deontologici pone anche le basi per la capacità di confezionare scritti
professionali, sia scientifici che di altra finalità, e delle relative
specifiche competenze espositive necessarie: linguaggio appropriato, chiarezza
dei contenuti, modalità della comunicazione nelle sue diverse forme.
5) Capacità di apprendimento. La concezione del programma prevede manualistica
e letteratura specialistica, miscelati in un equilibrio bilanciato che sviluppa
negli studenti sia le necessarie competenze generali, sia d’altra parte la
confidenza con i criteri dello scritto archeologico di soggetto monumentale.
L’apprendimento ne viene stimolato con l’esercizio della contestualizzazione dei
casi studio nel panorama metodologico della disciplina.
Facoltativa.
F.
Coarelli, L'inizio dell'opus testaceum a Roma e nell'Italia romana, in P. Boucheron, H. Broise, Y.
Thébert (Eds.), (acte du coll.) La brique antique et médiévale.
Production et commercialisation d'un matériau, (Saint-Cloud 1995)
Rome 2000, pp. 87-95 (9).
F.
Coarelli, Opus mixtum, in (a cura di) F. M. Cifarelli, (atti del conv.) Tecniche costruttive del tardo ellenismo nel Lazio e in Campania,
(Segni 2011) Roma 2013, pp. 65-70 (6).
E. Felici, in F. P.
Arata, E. Felici, Porticus Aemilia, navalia o horrea ? Ancora
sui frammenti 23 e 24 b-d della Forma Urbis, in
Archeologia Classica 62, n.s. 1, 2011:
pp. 137-148 (12).
E. Felici, Il porto di
Claudio e Vitruvio, in Atlante Tematico di
Topografia Antica 23, 2013, pp. 111-137 (27).
E.
Felici, Dalla latomia al cantiere. Il trasporto
nautico della pietra, in (a cura di) G. Buscemi Felici, E. Felici,
L. Lanteri, Produzioni
antiche sulla costa sud orientale della Sicilia. Saggi di topografia antica
litoranea, Bari 2020 (ISBN 978-88-7228-927-3), pp. 147-174 (28).
E. Felici, Lithoi logades. Appunti
sulle fortificazioni in pietra grezza (e sulla natura dell’emplecton),
in (a cura di) L. M. Caliò, G. M. Georgiannis, M. Kopsacheili, atti del conv. Fortificazioni e società nel
Mediterraneo occidentale. Italia e Grecia settentrionale, (Catania – Siracusa 2019), Cronache Convegni,
Roma 2020, pp. 519-539 (25).
E. Felici, Antium. Archeologia subacquea e Vitruvio nel porto di Nerone, Bari
2021, pp. 98-103, 130-189 (66).
E. Felici, Fixis refixisque
ingentibus stilis. Il legno nella costruzione antica, litoranea e sommersa, in L’archeologo subacqueo 73-74, 2021-2022, pp. 7-46 (40).
E. Felici, Sidonio Apollinare e la pozzolana a Costantinopoli. Temi di ingegneria
portuale romana, in Rivista di Topografia
Antica XXX, 2020, pp. 57-80 (24).
C.F. Giuliani, L’edilizia
nell’antichità, Roma 2006, pp. 11-235 (225).
C.F. Giuliani, Rilievo e
analisi tecnica dei monumenti e definizione cronologica delle strutture murarie,
in atti del I Congresso di Topografia antica Metodologie
nella ricerca topografica (Roma 1993), in Rivista di
topografia antica IV, 1994, pp. 85-90 (6).
C.F.
Giuliani, L'opus caementicium nell'edilizia
romana, in (a cura di) C.F. Giuliani, A. Samuelli Ferretti, (atti del sem.) Opus caementicium. Il
materiale e la tecnica costruttiva, Roma (1997) 1998, pp. 49-61 (13).
C.F. Giuliani, Archeologia oggi. La fantasia al potere, in Quaderni di archeologia e di cultura classica 2, Tivoli
2012, pp. 5-48 (44).
C.F. Giuliani, Descrivere, fantasticare o conoscere?, in (a cura di) E.
Cicalò, M. Solci, Rinnovare la tutela. Modelli matematici e
grafici per una ridefinizione delle prospettive, Roma 2017, pp.
47-61 (15).
P. Gros, L’architettura romana. I monumenti pubblici, trad. it.
Milano 2001, pp. 434-467.
G. Gullini, L'architettura e l'urbanistica, in Princeps
urbium. Cultura e vita sociale dell'Italia romana, Milano 19932,
pp. 419-714 (296).
P. G. Guzzo, P. Liverani,
La Virtual Archaeology e le istituzioni per la
tutela e la fruizione, in (a cura di) A. Coralini, D. Scagliarini
Corlàita, Atti della giornata di studi “Ut
natura ars”. Virtual Reality e
archeologia,
(Bologna 2002) Bologna-Imola 2007, pp. 11-15 (5).
P. Liverani, 3D Reconstructions: A
Critical Reflection Starting from the Roman Forum, in K. Göransson (Ed.), Classical Archaeology in
the Digital Age – The AIAC Presidential Panel, Panel 12.1, Archaeology and Economy in the Ancient World 51, Heidelberg
2021, pp. 7–17 (11).
M.
Medri, Manuale di rilievo archeologico,
Roma-Bari 2003, pp. 26-50 (25).
Vitruvio, De architectura, ed. a cura di P. Gros, Torino 1997 (passi scelti).
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento sono
consultabili in Biblioteca. Alcuni materiali sono inoltre reperibili nelle
piattaforme web specializzate e comunque, nel rispetto delle norme vigenti,
verranno resi disponibili dal docente sulla piattaforma digitale STUDIUM.