MORFOLOGIA DEI TESSUTI UMANI

BIO/17 - 6 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

PAOLA CASTROGIOVANNI


Obiettivi formativi

Scopo della didattica della disciplina Morfologia dei Tessuti Umani è quello di fornire allo studente la cultura citologica e istologica di base per la comprensione dell’organizzazione generale delle cellule superiori, loro specializzazioni e interazioni per assolvere a funzioni specifiche dei tessuti, essenziale per poter riconoscere praticamente le caratteristiche morfologiche delle cellule e dei tessuti normali dell’organismo umano.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali in aula.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.


Prerequisiti richiesti

Conoscenze sulla biologia della cellula.



Frequenza lezioni

Obbligatoria come da Regolamento.



Contenuti del corso

Scopo della didattica della disciplina Morfologia dei Tessuti Umani è quello di fornire allo studente la cultura citologica e istologica di base per la comprensione dell’organizzazione generale delle cellule superiori, loro specializzazioni e interazioni per assolvere a funzioni specifiche dei tessuti, essenziale per poter riconoscere praticamente le caratteristiche morfologiche delle cellule e dei tessuti normali dell’organismo umano. Per maggiori dettagli sui contenuti, vedi PROGRAMMAZIONE.



Testi di riferimento

ISTOLOGIA:

1. ISTOLOGIA di V. Monesi 7° ediz.- Piccin


Altro materiale didattico

Eventuale materiale didattico utile per la comprensione della materia sarà pubblicato su STUDIUM



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1ISTOLOGIA: Principi generali sulle metodiche di studio dei tessuti mediante le tecniche istochimiche (fissazione, inclusione, colorazione). TESSUTI EPITELIALI: Epiteli di rivestimento: Generalità. Classificazione. Testo 1: Cap. 1, pp. 5-29 (no dettagli); Cap. 10 pp. 229-273.  
2Descrizione dei vari tipi di epitelio: epitelio pavimentoso semplice; epitelio cubico semplice; epitelio cilindrico semplice; epitelio pavimentoso pluristratificato; epitelio cilindrico pluristratificato; epitelio pseudostratificatoTesto 1: Cap. 10, pp. 229-273.  
3Epitelio cilindrico pluristratificato; epitelio pseudostratificato; epitelio di transizione. Specializzazioni della superficie laterale. Specializzazioni della superficie basale. Specializzazioni della superficie libera. Testo 1: Cap. 10, pp. 229-273.  
4Epiteli ghiandolari: Generalità. Ghiandole esocrine. Classificazione delle ghiandole esocrine in base a: Numero di cellule e posizione; Ramificazione dei dotti e forma degli adenomeri; Modalità di secrezione e natura chimica del secreto. Testo 1: Cap. 11, pp. 283-301.  
5Ghiandole endocrine: Cellula bersaglio; Legame ormone-recettore. Classificazione: Ghiandole cordonali; Ghiandole interstiziali; Ghiandola follicolare.Testo 1: Cap. 12, pp. 309-360.  
6TESSUTI TROFOCONNETTIVALI E DI SOSTEGNO. Tessuto Connettivo Propriamente Detto: Generalità. Fibre collagene. Fibre reticolari. Fibre elastiche. Sostanza fondamentale. Cellule: Fibroblasti; Macrofagi; Mastociti; Adipociti. Testo 1: Cap. 14, pp. 373-382; Cap. 15, pp. 383-424.  
7Varietà di connettivi propriamente detti: Tessuto connettivo lasso; Tessuto connettivo denso; Tessuto adiposo.Testo 1: Cap. 15, pp. 424-428; Cap. 19, pp. 527-536.  
8Tessuto Cartilagineo. Generalità. Varietà di cartilagine: Cartilagine ialina; Cartilagine elastica; Cartilagine fibrosa.Testo 1: Cap. 16, pp. 433-448.  
9Tessuto Osseo. Generalità. Struttura dell’osso: aspetto macroscopico. Struttura microscopica: organizzazione lamellare e sistemi vascolari. La matrice ossea. Le cellule dell’osso. Testo 1: Cap. 17, pp. 453-470; 474-483.  
10Osteogenesi. Rimodellamento osseo. Riparazione fratture. Istiofisiologia dell’osso.Testo 1: Cap. 17, pp. 483-502.  
11Sangue. Generalità. Plasma sanguigno. Eritrociti. Leucociti: Granulociti neutrofili; Granulociti eosinofili; Granulociti basofili; Linfociti; Monociti. Piastrine. Linfa. Emopoiesi (no dettagli). Concetti generali su Immunità (no dettagli)Testo 1: Cap. 20, pp. 547-586; Cap. 21 (NO DETTAGLI).  
12TESSUTO NERVOSO. Generalità. Neurone. Forma e dimensioni. Corpo cellulare. Citoscheletro. Prolungamenti cellulari: dendriti e assone. Trasporto assonico. Fibra nervosa. Guaina mielinica. Conduzione impulso. Sinapsi. Neuroglia.Testo 1: Cap. 24, pp. 731-796, pp.808-812.  
13TESSUTO MUSCOLARE. Tessuto muscolare striato scheletrico: Organizzazione strutturale del tessuto; Organizzazione strutturale delle miofibrille; Organizzazione molecolare delle miofibrille; Meccanismo della contrazione; Giunzione neuro-muscolare.Testo 1: Cap. 23, pp. 665-698.  
14Tessuto muscolare striato cardiaco: Struttura del miocardiocito; Organizzazione strutturale del tessuto; Dischi intercalari; Tessuto di conduzione. Testo 1: Cap. 23, pp. 708-714.  
15Tessuto muscolare liscio: Struttura delle fibrocellule muscolari lisce; Organizzazione strutturale del tessuto; Contrazione del muscolo liscio. Testo 1: Cap. 23, pp. 717-724.  


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Verifica orale.

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.


ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI

1 Quale è l’organizzazione morfologica del tessuto muscolare cardiaco?

2 Come vengono classificate le ghiandole esocrine?

3 Quali sono le funzioni dei leucociti?

4 Che forma hanno gli eritrociti e perché?




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