Per affrontare il secondo anno, lo studente dovrà dimostrare una completa padronanza degli elementi base della lingua giapponese previsti per il superamento del livello N5 del JLPT: sintassi, scrittura, ma anche elementare capacità dialogica, di lettura e comprensione di brani. Al termine del secondo anno, lo studente sarà in grado di padroneggiare non soltanto strutture sintattico-grammaticali complesse, ma anche conversazioni di carattere quotidiano sempre più articolate. Inoltre, potrà iniziare a sviluppare le capacità traduttive attraverso esercitazioni assistite con brani e testi di canzoni. Le competenze acquisite al termine del corso corrisponderanno a quelle previste per il superamento del livello N4 del JLPT.
Livello N5 del Japanese Language Proficiency Test (JLPT).
Facoltativa
Morfologia, sintassi e lessico della lingua giapponese. Traduzioni di brani letterari, testi di canzoni e manga.
De Maio S., Negri C., Oue J., (a cura di) Corso di lingua giapponese, vol. 2, Milano, Hoepli, 2007.
Mastrangelo Matilde, Ozawa Naoko, Saito Mariko, Grammatica giapponese, Milano, Hoepli, 2016.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | * | Formazione di verbi: sostantivo + suru | UNIT 11 |
2 | * | Forma "V+te iru" (azione in corso; azione abituale; risultato di un'azione compiuta) | UNIT 11 |
3 | * | "Avere già..." "Non avere già.." | UNIT 11 |
4 | * | Mentre ("aida") | UNIT 11 |
5 | * | Elenco non esaustivo di azioni o stati (''tari/tari'') | UNIT 12 |
6 | * | Congettura (Forse; può darsi che) - Kamoshiremasen | UNIT 12 |
7 | * | Opinioni del parlante (to omou; to omotte iru) | UNIT 12 |
8 | * | Volontà del parlante: penso di... | UNIT 12 |
9 | * | "Quando". Uso del "toki" | UNIT 12 |
10 | * | Forma potenziale ("Essere in grado di"; "Saper/Poter") | UNIT 13 |
11 | * | Coordinare proposizioni: forma in "te" dei predicati | UNIT 13 |
12 | * | Fare qualcosa che prima non si faceva (V + yoni narimashita) | UNIT 13 |
13 | * | "Nagara" - Compiere due azione contemporaneamente | UNIT 13 |
14 | * | Pronomi indefiniti | UNIT 13 |
15 | * | Indicare lo scopo per cui si va, si viene o si ritorna in un luogo | UNIT 14 |
16 | * | Comparativo e superlativo | UNIT 14 |
17 | * | Dare consigli | UNIT 14 |
18 | * | Congiunzioni | UNIT 14 |
19 | * | Dare spiegazioni. Uso del "no de" | UNIT 14 |
20 | * | "Iku" e "kuru" usati come verbi ausiliari | UNIT 15 |
21 | * | Provare a fare qualcosa (Vte+miru) | UNIT 15 |
22 | * | Esperienze fatte/non fatte (V+ta kotoga aru) | UNIT 15 |
23 | * | "Tsumori": avere intenzione di/avere intenzione di non | UNIT 15 |
24 | * | La proposizione relativa | UNIT 16 |
25 | * | Coordinazione avversativa: "keredomo" | UNIT 16 |
26 | * | Addirittura: numerale+classificatore+"mo" | UNIT 16 |
27 | * | Età; nomi che indicano legami familiari | UNIT 16 |
28 | * | Dare un permesso | UNIT 17 |
29 | * | Concedere qualcosa | UNIT 17 |
30 | * | Non permettere qualcosa | UNIT 17 |
31 | * | Esprimere un obbligo | UNIT 17 |
32 | * | Forme contratte | UNIT 17 |
33 | * | Limite temporale: "entro/madeni" | UNIT 17 |
34 | * | "Modo di..": V+kata | UNIT 18 |
35 | * | Condizionale: tara | UNIT 18 |
36 | * | Anche se (Forma in "te"+"mo") | UNIT 18 |
37 | * | Non so se, oppure no (ka doka wakaranai) | UNIT 18 |
38 | * | Dare (uso di "kureru" e "ageru") | UNIT 19 |
39 | * | Ricevere (uso di "morau/itadaku) | UNIT 19 |
40 | * | Fare qualcosa a beneficio di qualcuno (Vte+ageru/kureru) | UNIT 20 |
41 | * | Trarre beneficio dall'azione fatta da qualcuno (Vte+morau) | UNIT 20 |
Tradizionale
Prove di traduzione.
Essendo facoltative, le prove di traduzione svolte durante il corso non concorreranno alla valutazione finale: sono, però, da considerarsi come importanti strumenti per familiarizzare con le diverse tecniche di traduzione applicate ai vari testi (di natura letteraria e non).
Prova scritta
Prova orale
La votazione massima sarà assegnata allo studente che dimostrerà una piena competenza e padronanza degli argomenti trattati durante il corso. Sarà di fondamentale importanza la conoscenza del lessico e delle strutture grammaticali corrispondenti al livello 4 del Japanese Language Proficiency Test (N4).
Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.
Prova scritta
Esercizi con flessione verbale; uso delle particelle; lettura e comprensione di un brano (con domande a risposta multipla); kanji da leggere e da scrivere.
Prova orale
Correzione della prova scritta; lettura di un brano del libro con relative domande di comprensione; conversazione in giapponese su argomenti generici.