LETTERATURA ITALIANA

L-FIL-LET/10 - 9 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

ROSARIO CASTELLI


Obiettivi formativi

Acquisire la conoscenza dello svolgimento della letteratura italiana dalle origini ai primi del Novecento attraverso la lettura diretta, il commento e l’interpretazione di testi della nostra tradizione letteraria. Consolidare le competenze espositive e la capacità di giudizio critico. Ampliare il lessico e la terminologia settoriale. Acquisire più approfondite nozioni di metrica e retorica. Promuovere l’autonomia della ricerca letteraria e più in generale di quella critica.


Prerequisiti richiesti

Competenza linguistica (correttezza morfosintattica e ortografica; padronanza lessicale); nozioni fondamentali di retorica; capacità espressive, di analisi e sintesi; capacità mnemonica; metodo di studio.



Frequenza lezioni

Facoltativa



Contenuti del corso

Privilegiando la centralità dei testi e una prospettiva di tipo storicistico, saranno analizzati autori e opere nel contesto dei sistemi culturali e delle realtà geografiche di appartenenza. All’interno della storia letteraria italiana e delle sue opere, saranno individuati alcuni percorsi tematici quali: la donna; Dio; la Patria e l’italianità; lo sviluppo delle forme letterarie e dei generi; la lingua; l’idea di giustizia.

Autori e testi:

SAN FRANCESCO D’ASSISI: Cantico delle creature.

JACOPONE DA TODI: O Segnor, per cortesia.

CECCO ANGIOLIERI: S’i fossi foco; Tre cose solamente.

GUIDO GUINIZZELLI: Io voglio del ver.

GUIDO CAVALCANTI: Chi è questa che ven; Tu mai si piena; Perch’i non spero.

DANTE ALIGHIERI: dalla Vita nuova: Tanto gentile e tanto onesta pare; Capitolo I; Capitolo II; Capitolo XLII; dalle Rime, Guido i vorrei che tu Lapo ed io; dalla Divina Commedia: Inf. V, X, XXVI; Purg. XI; Par. III, XXXIII.

FRANCESCO PETRARCA: dal Canzoniere, I, III, XXXV, XC, CXXIV, CCLXXIV, CCCX; tre liriche a scelta dello studente; dall’Epistolario: L’ascensione al monte ventoso.

GIOVANNI BOCCACCIO: dal Decameron: Proemio (‘Umana cosa è aver compassione degli afflitti…’); Nastagio degli Onesti (V,8); Lisabetta da Messina (IV,5); Tancredi e Ghismunda (IV,1); Caterina e l’usignuolo (V,4); Griselda (X,10); tre novelle a scelta dello studente.

MATTEO MARIA BOIARDO: dall’Orlando innamorato: canto I, (ottave 1-3).

LUDOVICO ARIOSTO: dall’Orlando furioso: Canto I (ottave 1-23); XII (ottave 4-22); XXIII (ottave 100-136); XXXIV(ottave 70-87).

TORQUATO TASSO: dalle Rime: Qual rugiada o qual pianto; dalla Gerusalemme liberata: canti: I (ottave 1-5); XII (ottave 52-70); XVI (ottave 9-19).

GIOVAN BATTISTA MARINO: Adone, canto III (ottave 156-161).

NICCOLÒ MACHIAVELLI: dal Principe: capp. I; XVII; XVIII; XXVI.

GALILEO GALILEI: dal Saggiatore: La favola dei suoni.

CARLO GOLDONI: La locandiera (lettura integrale).

GIUSEPPE PARINI: dal Giorno: Il Mezzogiorno, vv. 517-556.

UGO FOSCOLO: dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis: lettera dell’11 ottobre 1797; lettera del 12 maggio 1798; lettera del 14 maggio (a sera) 1798; lettera del 19-20 febbraio 1799; dai Sonetti: Alla sera; A Zacinto; In morte del fratello Giovanni; da I Sepolcri, vv. 1-50.

GIACOMO LEOPARDI: dallo Zibaldone dei pensieri: la Teoria del piacere; dai Canti: A se stesso; Il sabato del villaggio; La ginestra (vv. 1-58, 297-317); tre liriche a scelta; dalle Operette morali: Storia del genere umano; due operette a scelta dello studente.

ALESSANDRO MANZONI: dalle Odi: Il Cinque Maggio; Storia della colonna infame (lettura integrale); da I Promessi Sposi: capp. IX e X.

GIOVANNI VERGA: dalle Novelle: Nedda; L’amante di Gramigna; La lupa; Rosso Malpelo, La roba; Cavalleria rusticana; da I Malavoglia: cap. I; cap. II (“Maruzza udendo suonare un’ora di notte…”); da Mastro don Gesualdo: La morte di Mastro don Gesualdo (parte IV, cap.V, “Parve a don Gesualdo d’entrare in un altro mondo...”).

Federico De Roberto: Il rosario; Il paradiso perduto.

GIOVANNI PASCOLI: da Myricae: X Agosto, Lavandare; dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno; da Poemetti: Digitale purpurea; tre liriche a scelta.

GABRIELE D’ANNUNZIO: da Alcyone: La pioggia nel pineto; La sera fiesolana; da Canto Novo: Rimani, Stringiti a me; O falce di luna calante; da Poema paradisiaco: Voglio un amore doloroso.

LUIGI PIRANDELLO: da Novelle per un anno: Una giornata; Male di luna; Ciàula scopre la luna, L’amica delle mogli; (dalla sez. Amori senza amore) L’onda, Maestro amore; da Maschere nude: Così è, se vi pare (lettura integrale).

ITALO SVEVO: da La coscienza di Zeno: capp. IV; V; da Racconti: La madre.



Testi di riferimento

Un manuale a scelta tra i seguenti:

- R. Luperini, P. Cataldi e L. Marchiani, Il nuovo La scrittura e l’interpretazione, Palumbo.

 

Per le nozioni di metrica e retorica, si consiglia:

B. Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Bompiani.

Altri materiali per lo studio e l’approfondimento dei contenuti trattati durante il corso saranno forniti attraverso la piattaforma Studium.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.


Altro materiale didattico

http://studium.unict.it/dokeos/2018/courses/10091/



Programmazione del corso

 *ArgomentiRiferimenti testi
1*Commento e interpretazione di testiManuali di storia della letteratura italiana 
2*Conoscenze metriche e retoricheManuali di metrica e retorica 
* Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell'esame.

N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Tradizionale


PROVE IN ITINERE

La prova in itinere sarà svolta in forma scritta, nella modalità della somministrazione di un questionario a risposta aperta. Indicatori di valutazione saranno considerati: la completezza informativa; la capacità di sintesi e di elaborazione personale; la correttezza morfo-sintattica.


PROVE DI FINE CORSO

Prova orale

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.


ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI

La lirica trecentesca e le tre "corone"

Confronto tra poemi epici

La letteratura dell'Età dei Lumi




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