Acquisire la conoscenza dello svolgimento della letteratura italiana dalle origini ai primi del Novecento attraverso la lettura diretta, il commento e l’interpretazione di testi della nostra tradizione letteraria. Consolidare le competenze espositive e la capacità di giudizio critico. Ampliare il lessico e la terminologia settoriale. Acquisire più approfondite nozioni di metrica e retorica. Promuovere l’autonomia della ricerca letteraria e più in generale di quella critica.
Competenza linguistica (correttezza morfosintattica e ortografica; padronanza lessicale); nozioni fondamentali di retorica; capacità espressive, di analisi e sintesi; capacità mnemonica; metodo di studio.
Facoltativa
Privilegiando la centralità dei testi e una prospettiva di tipo storicistico, saranno analizzati autori e opere nel contesto dei sistemi culturali e delle realtà geografiche di appartenenza. All’interno della storia letteraria italiana e delle sue opere, saranno individuati alcuni percorsi tematici quali: la donna; Dio; la Patria e l’italianità; lo sviluppo delle forme letterarie e dei generi; la lingua; l’idea di giustizia.
Autori e testi:
SAN FRANCESCO D’ASSISI: Cantico delle creature.
JACOPONE DA TODI: O Segnor, per cortesia.
CECCO ANGIOLIERI: S’i fossi foco; Tre cose solamente.
GUIDO GUINIZZELLI: Io voglio del ver.
GUIDO CAVALCANTI: Chi è questa che ven; Tu mai si piena; Perch’i non spero.
DANTE ALIGHIERI: dalla Vita nuova: Tanto gentile e tanto onesta pare; Capitolo I; Capitolo II; Capitolo XLII; dalle Rime, Guido i vorrei che tu Lapo ed io; dalla Divina Commedia: Inf. V, X, XXVI; Purg. XI; Par. III, XXXIII.
FRANCESCO PETRARCA: dal Canzoniere, I, III, XXXV, XC, CXXIV, CCLXXIV, CCCX; tre liriche a scelta dello studente; dall’Epistolario: L’ascensione al monte ventoso.
GIOVANNI BOCCACCIO: dal Decameron: Proemio (‘Umana cosa è aver compassione degli afflitti…’); Nastagio degli Onesti (V,8); Lisabetta da Messina (IV,5); Tancredi e Ghismunda (IV,1); Caterina e l’usignuolo (V,4); Griselda (X,10); tre novelle a scelta dello studente.
MATTEO MARIA BOIARDO: dall’Orlando innamorato: canto I, (ottave 1-3).
LUDOVICO ARIOSTO: dall’Orlando furioso: Canto I (ottave 1-23); XII (ottave 4-22); XXIII (ottave 100-136); XXXIV(ottave 70-87).
TORQUATO TASSO: dalle Rime: Qual rugiada o qual pianto; dalla Gerusalemme liberata: canti: I (ottave 1-5); XII (ottave 52-70); XVI (ottave 9-19).
GIOVAN BATTISTA MARINO: Adone, canto III (ottave 156-161).
NICCOLÒ MACHIAVELLI: dal Principe: capp. I; XVII; XVIII; XXVI.
GALILEO GALILEI: dal Saggiatore: La favola dei suoni.
CARLO GOLDONI: La locandiera (lettura integrale).
GIUSEPPE PARINI: dal Giorno: Il Mezzogiorno, vv. 517-556.
UGO FOSCOLO: dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis: lettera dell’11 ottobre 1797; lettera del 12 maggio 1798; lettera del 14 maggio (a sera) 1798; lettera del 19-20 febbraio 1799; dai Sonetti: Alla sera; A Zacinto; In morte del fratello Giovanni; da I Sepolcri, vv. 1-50.
GIACOMO LEOPARDI: dallo Zibaldone dei pensieri: la Teoria del piacere; dai Canti: A se stesso; Il sabato del villaggio; La ginestra (vv. 1-58, 297-317); tre liriche a scelta; dalle Operette morali: Storia del genere umano; due operette a scelta dello studente.
ALESSANDRO MANZONI: dalle Odi: Il Cinque Maggio; Storia della colonna infame (lettura integrale); da I Promessi Sposi: capp. IX e X.
GIOVANNI VERGA: dalle Novelle: Nedda; L’amante di Gramigna; La lupa; Rosso Malpelo, La roba; Cavalleria rusticana; da I Malavoglia: cap. I; cap. II (“Maruzza udendo suonare un’ora di notte…”); da Mastro don Gesualdo: La morte di Mastro don Gesualdo (parte IV, cap.V, “Parve a don Gesualdo d’entrare in un altro mondo...”).
Federico De Roberto: Il rosario; Il paradiso perduto.
GIOVANNI PASCOLI: da Myricae: X Agosto, Lavandare; dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno; da Poemetti: Digitale purpurea; tre liriche a scelta.
GABRIELE D’ANNUNZIO: da Alcyone: La pioggia nel pineto; La sera fiesolana; da Canto Novo: Rimani, Stringiti a me; O falce di luna calante; da Poema paradisiaco: Voglio un amore doloroso.
LUIGI PIRANDELLO: da Novelle per un anno: Una giornata; Male di luna; Ciàula scopre la luna, L’amica delle mogli; (dalla sez. Amori senza amore) L’onda, Maestro amore; da Maschere nude: Così è, se vi pare (lettura integrale).
ITALO SVEVO: da La coscienza di Zeno: capp. IV; V; da Racconti: La madre.
Un manuale a scelta tra i seguenti:
- R. Luperini, P. Cataldi e L. Marchiani, Il nuovo La scrittura e l’interpretazione, Palumbo.
Per le nozioni di metrica e retorica, si consiglia:
B. Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Bompiani.
Altri materiali per lo studio e l’approfondimento dei contenuti trattati durante il corso saranno forniti attraverso la piattaforma Studium.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
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I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.
http://studium.unict.it/dokeos/2018/courses/10091/
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | * | Commento e interpretazione di testi | Manuali di storia della letteratura italiana |
2 | * | Conoscenze metriche e retoriche | Manuali di metrica e retorica |
Tradizionale
La prova in itinere sarà svolta in forma scritta, nella modalità della somministrazione di un questionario a risposta aperta. Indicatori di valutazione saranno considerati: la completezza informativa; la capacità di sintesi e di elaborazione personale; la correttezza morfo-sintattica.
Prova orale
Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.
La lirica trecentesca e le tre "corone"
Confronto tra poemi epici
La letteratura dell'Età dei Lumi