Approfondire la conoscenza della storia dell’arte, leggere i manufatti nel loro linguaggio specifico e in relazione alla storia del loro autore, ai luoghi a cui sono destinati, alle attese della committenza, ai condizionamenti della tecnica e delle tradizioni iconografiche e, a partire dallo studio delle fonti, del pensiero storiografico e dei documenti d’archivio, ai significati rappresentati. Dunque l’opera d’arte studiata nel suo linguaggio specifico, al centro di un preciso contesto storico e culturale e al tempo stesso strumento per capire questo contesto.
Si presuppone la conoscenza delle linee fondamentali della storia dell’arte dal Rinascimento al Barocco: 1450-1750 (si consiglia la consultazione del seguente manuale: P. De Vecchi - E. Cerchiari, Arte nel tempo, Milano, Bompiani, 1992 [e ristampe successive], vol. II).
Facoltativa
La pittura del Cinquecento in Sicilia e la Maniera moderna.
F. Susinno, [V] Vita di Girolamo Alibrando, pittore e cittadino messinese, in F. Susinno, Le vite de’ pittori messinesi (1724), a cura di V. Martinelli, Firenze, Felice Le Monnier, 1960, pp. 35-45;
Andrea da Salerno nel Rinascimento meridionale, catalogo della mostra a cura di Giovanni Previtali, (Padula, Certosa di San Lorenzo, 21 giugno - 31 ottobre 1986), Firenze, Centro Di, 1986; solo: G. Previtali, Introduzione, pp. 9-25; Cronologia, pp. 27-32; F. Abbate, Andrea Sabatini, pp. 210-215; F. Sricchia Santoro, Cesare da Sesto, pp. 224-228; R. Naldi, Pseudo Bramantino (Pedro Fernández), pp. 236-240; N. Dacos, Pedro Machuca, pp. 248-249; F. Abbate, Polidoro da Caravaggio, pp. 253-255; R. Naldi, Cristoforo Scacco, pp. 256-260;
Paola Giusti e Pierluigi Leone de Castris, Pittura del Cinquecento a Napoli. 1510-1540, forastieri e regnicoli, II ed., Napoli, Electa Napoli, 1988 (ca. 300 pp.);
T. Pugliatti, Pittura del Cinquecento in Sicilia. La Sicilia orientale, Napoli, Electa Napoli, 1993 (ca. 340 pp.);
Palazzo Ciampoli tra arte e storia: testimonianze della cultura figurativa messinese dal 15. al 16. Secolo, a cura di Grazia Musolino, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2016, pp. 123-491;
M. Calì, La Sicilia, in M. Calì, La pittura del Cinquecento, Torino 2000, pp. 636-657;
V. Pinto, Un milanese in Sicilia. A proposito degli incontri fra il lombardo Cesare da Sesto e il messinese Girolamo Alibrandi, in Studia humanitatis. Saggi in onore di Roberto Osculati, a cura di A. Rotondo, Roma, Viella, 2011, pp. 297-309;
V. Pinto, “In traccia della maniera moderna”. La vita di Girolamo Alibrando di Francesco Susinno, in Itinerari d’arte in Sicilia, a cura di G. Barbera e M.C. Di Natale, Napoli, Edizioni Graphen, 2012, pp. 179-184.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | Antonello da Messina | Manuale triennio; appunti lezioni; Taormina 2016 |
2 | I ''congiunti'' di Antonello | Pugliatti 1993; Taormina 2016 |
3 | Problemi di leonardismo nell'Italia meridionale | Padula 1986; Giusti-Leone de Castris 1988; Pinto 2011 |
4 | Problemi di leonardismo in Sicilia | Pugliatti 1993; Giusti-Leone de Castris 1988; Calì 2000; Pinto 2011 |
5 | Raffaello e l'Italia meridionale | Padula 1986; Giusti-Leone de Castris 1988 |
6 | Raffaello e la Sicilia | Pugliatti 1993; Giusti-Leone de Castris 1988; Calì 2000; Pinto 2011 |
7 | Girolamo Alibrandi | Susinno 1724; Pugliatti 1993; Giusti-Leone de Castris 1988; Calì 2000; Pinto 2011; Pinto 2012; Taormina 2016 |
8 | La maniera moderna in Sicilia | Pugliatti 1993; Calì 2000 |
Tradizionale
Gli studenti frequentanti potranno accedere ad una prova in itinere. La prova consisterà nella redazione in aula di un breve testo di analisi formale e stilistica di un’opera fra quelle più significative proposte a lezione. Lo studente sarà invitato, sulla base di quanto detto in aula e di quanto riscontrato nel testo di Teresa Pugliatti, a riconoscere l’opera sottoposta ad esame e a far emergere le eventuali diverse opinioni attributive e le relative motivazioni, per proporne se il caso una propria originale lettura critica.
Nella valutazione della prova si terrà conto dell’accuratezza dell’elaborato; della capacità di rielaborare con spirito critico gli argomenti trattati a lezione; del rigore dell’analisi.
Prova orale
Superata una preliminare prova di riconoscimento, lo studente sarà invitato a toccare i principali nodi problematici del programma d’esame. Di questi dovrà illustrare, con chiarezza d’esposizione e competenza lessicale, almeno lo stato degli studi, la chiara identificazione degli oggetti, l’attuale prevalente riferimento cronologico e attributivo.
Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.