Conoscenza e comprensione della diversità dei Vertebrati in un contesto filogenetico; capacità di applicare la conoscenza dell'anatomia descrittiva, dell'embriologia, della funzione delle strutture alla comprensione dell'evoluzione dei Vertebrati. Sviluppare autonomia di giudizio e abilità comunicative.
Conoscenza e comprensione dello sviluppo storico del pensiero evoluzionistico, dei modelli e dei processi dell’evoluzione biologica; padronanza della problematica connessa alla definizione di specie e ai processi di speciazione; conoscenza delle principali tappe dell’evoluzione della vita.
Capacità di applicare le conoscenze sull’evoluzione in tutti i campi del sapere biologico.
Acquisizione del lessico disciplinare, funzionale alla capacità di comunicazione in lingua italiana scritta.
Conoscenza di nozioni di zoologia sistematica dei Vertebrati e biologia dello sviluppo
Non sono richiesti specifici prerequisiti, ma la conoscenza dei contenuti delle discipline degli anni precedenti è utile per la comprensione degli argomenti che saranno svolti nel modulo.
La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata; è comunque richiesta per poter partecipare alle esercitazioni e alla prova in itinere.
La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.
E' comunque necessaria per poter partecipare alle attività proposte e alle prove di fine corso.
Introduzione allo studio dell'anatomia comparata. Cenni di sistematica e filogenesi dei Vertebrati. Lineamenti fondamentali dell'embriogenesi dei Vertebrati. Unità di struttura dei Vertebrati e loro piano organizzativo. Tegumento: struttura e funzione del tegumento e dei suoi derivati. Apparato scheletrico: generalità sulla colonna vertebrale. Anatomia e sviluppo delle vertebre. Organogenesi e anatomia del neurocranio. Dermatocranio. Splancnocranio. Scheletro appendicolare. Apparato circolatorio: organogenesi, morfologia ed evoluzione del cuore. Evoluzione del sistema degli archi aortici. Circolazione semplice, circolazione doppia e incompleta e circolazione doppia e completa. Apparato urinario: organogenesi dell'apparato urinario dei vertebrati. Cenni sulla funzione renale. Struttura del rene degli anamni e degli amnioti. Sistema nervoso: Organogenesi, anatomia ed evoluzione del sistema nervoso centrale. Sistema nervoso periferico. Organi di senso: Organogenesi e anatomia dell'occhio. Organogenesi e anatomia dell'organo stato-acustico.
Teorie pre-darwiniane sull’evoluzione biologica. Teoria darwiniana dell’evoluzione. Adattamento e preadattamento. Selezione naturale. Selezione sessuale. La sintesi moderna o teoria sintetica dell’evoluzione. Origine e mantenimento della variabilità nelle popolazioni. Fattori che disturbano l’equilibrio genetico (deriva genetica, accoppiamento non casuale, migrazione, selezione naturale. Definizione di specie (principali approcci e relative problematiche). Le barriere riproduttive. La sottospecie. Meccanismi di speciazione (i principali modelli: allopatrica - peripatrica, per effetto del fondatore - simpatrica). Ibridazione. Radiazione adattativa. Gradualismo filetico ed equilibri intermittenti (o punteggiati). Coevoluzione. Microevoluzione e Macroevoluzione. Estinzione. Sviluppo embrionale ed evoluzione biologica (Evo – Devo). Biogenesi e abiogenesi. Origine della vita. Le principali tappe dell’evoluzione della vita. Evoluzione degli ominidi.
I - Stingo et al., Anatomia Comparata. Edi. Ermes
II - Liem et al., Anatomia comparata dei Vertebrati una visione funzionale ed evolutiva. EdiSES.
III - E. Giavini, E. Menegola, Manuale di Anatomia Comparata. EdiSES
IV - G.C.Kent, Anatomia comparata dei Vertebrati. Ed Piccin.
V - Materiale didattico fornito dal docente (quanto proiettato a lezione)
I - Campbell, Reece – BIOLOGIA: Meccanismi dell’evoluzione e origini della diversità – Pearson
II - Ferraguti e Castellacci – EVOLUZIONE. MODELLI E PROCESSI - Pearson
III - Materiale didattico fornito dal docente (quanto priettato a lezione e/o documenti di approfondimento su particolari argomenti)
Il materiale didatiico fornito dal docente sarà disponibile sulla piattaforma STUDIUM
Il materiale didattico sarà disponibile sulla piattaforma STUDIUM
http://studium.unict.it/dokeos/2016/
ANATOMIA COMPARATA | |||
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | * | 1. Storia evolutiva dei Vertebrati | V - I (Cap.2) |
2 | 2. Filogenesi molecolare | V - I (Cap. 17) | |
3 | * | 3. Concetti generali di Embriologia | V - I (Cap. 3) |
4 | * | 4. I primi stadi dello sviluppo dei Vertebrati | V - I (Cap. 3) |
5 | * | 5. Piano organizzativo dei Vertebrati | V - I (Cap. 1) |
6 | * | 6. Apparato tegumentario: tegumento dei Vertebrati primitivamente acquatici | V - I (Cap.4) |
7 | * | 7. Apparato tegumentario: tegumento dei Vertebrati ectotermi terrestri (Anfibi e Rettili) | V - I (Cap.4) |
8 | * | 8. Apparato tegumentario: tegumento dei Vertebrati endotermi terrestri (Uccelli e Mammiferi) | V - I (Cap.4) |
9 | * | 9. Generalità sull'apparato scheletrico | V - I (Cap.5) |
10 | * | 10. Cranio: sviluppo della scatola cranica e dello splancnocranio | V - I (Cap.5) |
11 | * | 11. Evoluzione dello splancnocranio: comparsa delle mascelle | V - I (Cap.5) |
12 | * | 12. Sospensione delle mascelle al cranio | V - I (Cap.5) |
13 | 13. Evoluzione della scatola cranica propriamente detta | V - I (Cap. 5) | |
14 | 14. Evoluzione del dermatocranio | V - I (Cap. 5) | |
15 | * | 15. Organogenesi del cuore | V - I (Cap. 7) |
16 | * | 16. Evoluzione della cavità cardiaca | V - I (Cap. 7) |
17 | 17. Evoluzione del sistema arterioso | V - I (Cap. 7) | |
18 | * | 18. Evoluzione degli archi aortici | V - I (Cap. 7) |
19 | 19. Evoluzione del sistema venoso | V - I (Cap. 7) | |
20 | 20. Evoluzione del sistema linfatico | V - I (Cap. 7) | |
21 | * | 21. Modelli di circolazione sanguigna | V - I (Cap. 7) |
22 | * | 22. Sistema respiratorio: generalità | V - I (Cap. 8) |
23 | * | 23. Sistema respiratorio dei pesci: branchie | V - I (Cap. 8) |
24 | 24. Pesci polmonati | V - I (Cap. 8) | |
25 | 25. Polmoni dei tetrapodi | V - I (Cap. 8) | |
26 | * | 26. Sistema renale: generalità | V - I (Cap. 10) |
27 | * | 27. Origine embrionale delle strutture renali | V - I (Cap. 10) |
28 | * | 28. Strutture del neurone | V - I (Cap. 10) |
29 | 29. Osmoregolazione dei pesci | V - I (Cap. 10) | |
30 | * | 30. Escrezione dei prodotti azotati | V - I (Cap. 10) |
31 | 31. Sistema genitale: generalità | V - I (Cap. 11) | |
32 | 32. Sistema digerente: generalità | V - I (Cap. 9) | |
33 | * | 33. Sistema nervoso: generalità | V - I (Cap. 14) |
34 | * | 34. Sviluppo del sistema nervoso | V - I (Cap. 14) |
35 | * | 35. Midollo spinale: generalità, nervi spinali ed evoluzione | V - I (Cap. 14) |
36 | * | 36. Suddivisione di base dell'encefalo dei Vertebrati | V - I (Cap. 15) |
37 | * | 37. Midollo allungato | V - I (Cap. 15) |
38 | * | 38. Cervelletto | V - I (Cap. 15) |
39 | * | 39. Mesencefalo | V - I (Cap. 15) |
40 | 40. Diencefalo | V - I (Cap. 15) | |
41 | * | 41.Telencefalo | V - I (Cap. 15) |
42 | * | 42. Nervi cranici | V - I (Cap. 14) |
43 | * | 43. Organi di senso: occhio | V - I (Cap. 16) |
44 | * | 44. Sviluppo embrionale dell'occhio | V - I (Cap. 16) |
45 | * | 45. Organi di senso: orecchio | V - I (Cap. 16) |
46 | * | 46. Orecchio interno, medio ed esterno | V - I (Cap. 16) |
47 | * | 47. Sviluppo embrionaledell'orecchio | V - I (Cap. 16) |
48 | N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in modo più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, il superamento dell'esame | ||
EVOLUZIONE BIOLOGICA | |||
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | Storia del pensiero evoluzionistico pre-darwiniano. Lamarck. | III - 1, I (cap....) | |
2 | * | Teoria della selezione naturale di Darwin. Prove storiche dell’evoluzione. | III - 2, I (cap...) |
3 | * | La sintesi moderna (neo-darwinismo). Origine e mantenimento della variabilità nelle popolazioni. Legge di Hardy-Weinberg. Fattori che disturbano l’equilibrio genetico (deriva genetica, accoppiamento non casuale, migrazioni, selezione naturale). | III - 3, I (cap...) |
4 | * | Definizione di specie (principali approcci e rispettivi limiti). Le barriere riproduttive. La sottospecie. | III - 4, I (cap...), II (cap. 11) |
5 | * | Meccanismi di speciazione (i principali modelli: allopatrica - peripatrica, per effetto del fondatore - simpatrica). Ibridazione. | III - 5, I (cap...), II (cap. 11) |
6 | * | Radiazione adattativa. Micro e Macroevoluzione. Estinzione.Gradualismo filetico ed equilibri intermittenti (o punteggiati). | III - 6, I, (II, cap.11) |
7 | * | Coevoluzione (definizione ed esempi). | III - 7, II (cap.13) |
8 | Sviluppo embrionale ed evoluzione biologica (Evo – Devo). | III, I (cap...) - per approfondimento: II (cap. 9) | |
9 | Biogenesi e abiogenesi. Origine della vita. | III, II (cap....) | |
10 | Le principali tappe dell’evoluzione della vita. Evoluzione degli ominidi. Origine dell’uomo. | III, II (cap...) |
L'esame orale sarà preceduto da una prova scritta preliminare, costituita da un test con quesiti a risposta multipla, due a risposta aperta e uno schema. Coloro che non supereranno il test saranno sconsigliati dal proseguire l'esame.
Descrizione: L'esame del modulo di Evoluzione Biologica prevede una prova scritta, costituita da 10 domande multi-risposta, di cui una sola corretta, e da 1 domanda a risposta aperta. L'esame è superato se si risponde correttamente a 6 domande a risposta multipla e se si ottiene almeno 18/30 nella valutazione della risposta aperta.
Criteri di assegnazione del voto: La votazione massima nel modulo è assegnata allo studente che in tutte le prove di cui si compone l’esame abbia dimostrato padronanza degli argomenti, capacità di mettere in relazione le conoscenze acquisite, capacità espositive e padronanza del lessico disciplinare. Sarà tenuto conto anche della frequenza regolare delle lezioni e della partecipazione alle attività proposte.
E' prevista una prova in itinere, composta da 20 domande a risposta multipla, 2 a risposta aperta e 1 schema, le cui modalità saranno mostrate nel dettaglio all'inizio del corso di lezioni: per poter partecipare alla prova in itinere è necessario aver raggiunto almeno il 70% della frequenza alle lezioni svolte fino a quel momento. La data di svolgimento è prevista nel periodo di sospensione delle lezioni.
Saranno proposte diverse prove di autovalutazione .
E' possibile che la prova in itinere sia trasformata in una delle prove di fine corso, sulla base di quanto verrà concordato in aula.
E’ prevista la possibiltà di svolgere una prova di fine corso, facoltativa, con le stesse modalità previste per gli appelli regolari; per poter partecipare a tale prova è necessario avere raggiunto almeno il 70% della frequenza alle lezioni. La data di svolgimento sarà concordata in aula, in base alle esigenze (programmazione di prove di esame e di studio) manifestate dagli studenti frequentanti.
Durante lo svolgimento delle lezioni, alla conclusione di ciascun argomento, saranno proposte per lo svolgimento da parte degli studenti, e successivamente discusse in aula, alcune domande, sia a risposta aperta che a risposta multipla, le quali potranno essere inserite nella prova scritta.
1. Esempio di domanda a risposta multipla:
Che cosa sono i placodi (1 risposta corretta):
a.Ispessimenti dell'endoderma localizzati nella regione del capo e del collo
b) Cellule sensoriali correlate agli organi di senso
c) Vescicole correlate agli organi di senso
d) Ispessimenti dell'ectoderma localizzati nella regione del capo e del collo
2. Esempio di domanda a risposta aperta:
Descrivere le varie tappe dell'organogenesi del metanefro.
Esempio di domanda a risposta multipla:
Quale delle seguenti osservazioni furono condivise da Darwin e Lamarck?
1. Gli organismi sono ben adattati all'ambiente in cui vivono
2. La necessità di adattrasi all'ambiente stimola la comparsa di nuovi adattamenti
3. La principale causa degli adattamenti è la selezione naturale
4. Le modificazioni somatiche acquisite durante la vita di un individuo sono ereditabili
5. L'evoluzione tende a realizzare una maggiore perfezione negli organismi
Esempio di domanda a risposta aperta:
Illustra i differenti modelli di speciazione