Evidenziare l’interdipendenza tra storia linguistica, socio-politica e letteraria, con particolare attenzione al caso italiano; stimolare la coscienza e la riflessione metalinguistica rispetto al passato e al presente; sviluppare competenze culturali e tecniche basilari per la lettura linguistica dei testi; elaborare competenze di scrittura testuale e di comprensione del testo.
Conoscenze di base di storia culturale letteraria e politica italiana
Competenza attiva e passiva delle strutture grammaticali, lessicali e sintattiche della lingua italiana e conoscenza riflessa dei suoi usi comunicativi
Facoltativa
Storia esterna della lingua: evoluzione dal latino parlato al volgare toscano e alla lingua italiana in tutti i livelli strutturali e in tutte le varietà d’uso, seguendo le dinamiche di italianizzazione negli usi comunicativi scritti e orali (letteratura, Chiesa, politica, burocrazia, mass media).
Storia interna della lingua: osservazione dei principali cambiamenti fonetici, morfosintattici, lessicali e semantici nel passaggio dal latino all’italiano.
Grammatica: relazioni tra i vari livelli del sistema linguistico e analisi (grammaticale, logica, del periodo) e parafrasi di diversi tipi di testi, letterari e non.
A. Storia interna ed esterna della lingua italiana (3 CFU)
Testi:
- R. Cella, Storia dell’italiano, Bologna, Il Mulino, 2015 (pp. 162) Capp. I-IV, pp. 13-124; Quadri: 2.1. Lingua e dialetto, pp. 55-62; 5.1. I dialetti italiani, p. 126; 3.1. La regola e la norma, pp. 63-82; 6.1. Come si trasforma e muore una lingua, pp. 160-162;
- M. Palermo, Linguistica italiana, Bologna, Il Mulino, 2015 (pp. 325) Cap. II. 1. L’italiano nel tempo, pp. 157-183 (compresi i “quadri” di approfondimento).
B. Storia e linguistica dell’italiano contemporaneo (3 CFU).
Testi:
- R. Cella, Storia dell’italiano, Bologna, Il Mulino, 2015. Capp. V-VI, pp. 125-162; Quadri: 1.1, La variazione linguistica, pp. 14-16; 4.1. Le lingue speciali, p. 96; 4.2. I neologismi, pp. 101-102; 5.2 Il Proemio all’«Archivio glottologico italiano», pp. 130-132;
- M. Palermo, Linguistica italiana, Bologna, Il Mulino, 2015 (pp. 325) Capp. I.1; I. 2; I. 3; I. 4, pp. 17-156; II. 1, pp. 184-194; II. 2, II, 3; III, 1, III, 2, pp. 195-325.
C. L’italiano nei testi: grammatica e stilistica. Analisi guidata di testi di varia tipologia. (3 CFU)
Testi:
- R. Cella, Storia dell’italiano, Bologna, Il Mulino, 2015. Quadri: 1.2. Scritto e parlato, pp. 18-19; 1.3. Una lettera mercantile, pp. 26-29; 3.2. Il dizionario oggi, pp. 83-85; 4.3. La filologia, p. 114;
- M. Palermo, Linguistica italiana, Bologna, Il Mulino, 2015. Quadri: 1.3.3, p. 109; 1.3.4, p. 114; 1.4.1, p. 120; II.1.2, p. 168; III.1.1, p. 276.
Testi da analizzare:
a) per studenti frequentanti:
analisi grammaticale, logica, semantico-stilistica e sintattica su un testo in prosa e un testo poetico da assegnare a lezione.
b) per studenti non frequentanti:
analisi linguistica (grammaticale, logica, sintattica), testuale (parafrasi e coerenza, coesione, deissi, gerarchie informative) e semantico-stilistica (tipi e registri di lessemi) a partire dai testi in prosa e dai testi poetici inclusi in:
- G. Alfieri, Antologia di testi (dispensa scaricabile dal sito “STUDIUM” e depositata presso la copisteria “Puntocopia” di P. Dante, 32).
vedere STUDIUM
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | * | Storia interna ed esterna della lingua italiana: periodizzazione e dinamiche evolutive | 1) Cap. I, pp. 9-10; 2) Parte seconda, cap. II.1, pp. 157-160 |
2 | * | Dal latino al volgare: cenni di grammatica storica | 1) Cap. I, pp.13-21; 2) Parte seconda, cap. II.1, pp.160-1631 |
3 | * | I cambiamenti del sistema e gli usi comunicativi | 1) 3.1. La regola e la norma, pp. 63-82 ; 6.1. Come si trasforma e muore una lingua, pp. 160-162 |
4 | * | Evoluzione diacronica dell'italiano: I primi documenti in volgare | 1) Cap. I, pp. 21- 24; 2) Parte seconda, Cap. II.1.4, pp. 163-166 II. 1. (compresi i “quadri” di approfondimento). |
5 | * | Volgare, lingua e dialetto: norma preletteraria | 1) Cap.I, pp.24-31; Quadro 1.3: Una lettera mercantile; Quadro 2.1. Lingua e dialetto, pp. 55-57 |
6 | * | Verso la norma letteraria: generi di prosa e poesia nel Due-Trecento | 1) Cap. I, pp. 31-35; 2) Parte seconda, Cap. II.1.5, pp. 166-169 |
7 | * | L'affermazione del fiorentino: Dante | 1) Cap. I, pp. 35-38; 2) Parte seconda, Cap. II.1.6, pp.169-171; quadro II.1.3. Il De Vulgari eloquentia, p. 177 |
8 | * | La formazione del canone: Petrarca e Boccaccio | 1) Cap. I, pp. 39-42 compresa l'analisi dei testi |
9 | * | La crisi del volgare nell'Umanesimo: ricerca della norma e sperimentazione; la prima grammatica volgare | 1) Cap. II, pp.43-55; 2) Quadro II.1.4, p.181 |
10 | * | L'età della norma: Bembo e la questione della lingua (fiorentino, italiano o lingua cortigianaa | 1) Cap. III, pp. 61-74 (compresi il quadro 3.1. e i testi da analizzare); 2) Parte seconda, cap. II.1.7, pp. 171-178 |
11 | * | La norma implicita e la divulgazione del bembismo | 1) Cap. III, pp. 74-76; 2) Parte seconda, cap.II.1.8.1, pp. 178-180; |
12 | * | Letteratura in dialetto e scritture di semicolti | 1) Cap. III, pp. 76-81; 2) Parte seconda, Cap. II.1.8.2, pp.181-182 |
13 | * | L'Accademia della Crusca: l'invenzione del vocabolario moderno su un canone arcaizzante | 1) Cap. III, pp 81-85 |
14 | * | Il Seicento: lingua letteraria, lingua scientifica | 1) Cap. IV, pp. 95-100 (compresi i testi da analizzare) |
15 | * | Il rinnovamento settecentesco: una lingua per la società; l'italiano e l'Europa | 1) Cap. IV, pp. 100-110 (compresi i testi da analizzare e il quadro 4.2 I neologismi); 2) Parte seconda, cap. II.1.9, pp. 183-184 |
16 | * | Primo Ottocento: purismo, classicismo e neotoscanismo | 1) Cap. IV, pp. 110-117 (compresi i testi da analizzare). |
17 | * | La svolta manzoniana: il tosco-italiano dei Promessi sposi diventa lingua nazionale | 1) Cap. IV, pp. 117-122 (comprrso il testo da analizzare); 2) Parte seconda, Cap. II.1.10, pp. 184-188 |
18 | * | Fare gli Italiani e gli italofoni: fattori e modalità di unificazione linguistica; la polemica Manzoni-Ascoli | 1) Cap. V, pp. 125-133 (compresi itesti da analizzare e il quadro 5.2); 2) Parte seconda, Cap. II.1.11, pp. 188-192 (compreso il quadro II.1.5) |
19 | * | Modelli e usi dell'italiano postunitario: politica; opera e operetta; prosa letteraria; lingua poetica | 1) Cap. V, pp. 133-144 (compresi i testi da analizzare) |
20 | * | L'italiano contemporaneo: formazione storica e dinamiche attuali; bilinguisimo e diglossia, competenza plurilingue | 1) Cap. VI, pp. 145-147; 2) Parte seconda, Cap. II.2, pp. 195-196 |
21 | * | Fattori extralinguistici: variazione diatopica, diastratica, diafasica, diamesica; dialetti, italiani regionali e minoranze linguistiche; ridimensionamento della lingua letteraria; lingue speciali; il ruolo dell'inglese | 1) Cap. VI, pp. 151-156 (compresi i testi da analizzare); 2) Parte seconda, Cap. II.2, pp. 197-200; II.2.7-1, pp. 211-218 (compreso il quadro II. 2.1 I gerghi e il linguaggio giovanile); II.2.9, pp. 227-228; II.2.10, pp. 228-229; II.3, pp. 233-258 |
22 | * | L'italiano in movimento: tendenze in atto; scritto e parlato; standard, neostandard e substandard; sistema pronominale, verbale e sintassi | 2) Parte seconda, Cap. II.2.3-2.6.3, pp. 200-210 |
23 | * | L'italiano dei vechi e nuovi media: radio, televisione, cinema, web | 1) Cap. VI, pp. 147-151; 2) Parte seconda, Cap: II.2.8 (compresi i quadri II.2.2 e II. 2.3), pp. 218-226 |
24 | * | L'italiano nel mondo: prima e dopo l'Unità | 2) Parte Terza, Cap. III.1, pp. 263-296 |
25 | * | Il neoplurilinguismo: l'italiano degli immigrati | 2) Parte Terza, Cap. III.2, pp. 301-323 |
26 | * | Le strutture dell'italiano di oggi: fonetica e fonologia, grafia e pronuncia, accento, sillaba. inotnazione | 2) Parte prima, Cap. I.1, pp. 17-38 (compreso il quadro I.1.2) |
27 | * | Le strutture dell'italiano di oggi: morfologia (unità e livelli di analisi; nome, verbo, derivazione; alterazione; composizione) | 2) Parte prima, Cap. I.2, pp. 41-66 (compresi i quadri I.2.1, 2, 3, 4) |
28 | * | Testualità dell'italiano di oggi | 2) Parte prima, Cap. I.3, pp. 69-79 |
29 | * | Aspetti della sintassi italiana: sintagma e costituenti; frase semplice e sua articolazione (soggetto, verbo, costruzioni marcate | 2) Parte prima, Cap. I.3, pp. 79-99 (compreso il quadro I.3.1) |
30 | * | Aspetti della sintassi italiana: frase complessa e sue relazioni interne (coordinazione, subordinazione, incisi, costruzioni assolute, connettivi) | 2) Parte prima, Cap. I.3, pp. 99-110 (compresi i quadri I.3.2,3) |
31 | * | Il ruolo della punteggiatura | 2) Parte prima, Cap. I.3.2.11, pp. 110-115 (compreso il quadro I.3.4) |
32 | * | Il lessico italiano: unità e livelli di analisi, prestito, stratigrafia | 2) Parte prima, Cap. I.4, pp. 119-131 (compresi i quadr I.4.1 e 2) |
33 | * | Il lessico italiano contemporaneo: lessico di base e lessico comune, regioanlismi e dialettismi, tecnicismi, arcaismi, forestierismi, neologismi, classi di parole | 2) Parte prima, Cap. I.4.4 e I.4.5, pp. 131-148 (compreso il quadro I.4.3) quadro I.1.2) |
34 | * | Relazioni semantiche: rapporti paradigmatici e sintagmatici; polisemia, omonimia, sinonimia, antonimia | 2) Parte prima, Cap. I.4.6, pp. 148-150 |
35 | * | Tra lessico e sintassi: collocazioni, polirematiche, idiomatismi | 2) Parte prima, Cap. I.4.7, pp. 150-152 |
Per la valutazione dell'esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell'accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.
Regole:
Sono previste 2 prove scritte in itinere nel semestre: la prima da sostenere entro le vacanze di Natale, la seconda a fine semestre.
Modalità:
studenti frequentanti:
la prova si articolerà in domande a risposta “chiusa” e domande aperte (definizioni di concetti o fenomeni e/o esercizi di analisi)
per studenti non frequentanti:
unica prova scritta durante gli appelli ufficiali della disciplina
Criteri di valutazione
padronanza dei contenuti e degli strumenti concettuali;
capacità di elaborazione dei dati acquisiti;
dominio delle competenze linguistiche
capacità di riflessione metalinguistica;
capacità argomentativa.
Prova scritta: la prova si articolerà in domande a risposta “chiusa” e domande aperte (definizioni di concetti o fenomeni e/o esercizi di analisi).
Prova orale: Analisi di testi, secondo le modalità indicate al modulo C
- riferimenti alle coordinate storico-linguistiche dei testi antologizzati
Per la valutazione dell’esame si terrà conto dei seguenti parametri:
padronanza dei contenuti e degli strumenti concettuali;
dominio delle competenze linguistiche;
capacità di riflessione metalinguistica;
accuratezza linguistica (in particolare, proprietà lessicale e morfosintattica);
capacità argomentativa.
1) Definire in non più di quattro righe l’assimilazione consonantica:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2) Parafrasare il seguente brano della traduzione del De vulgari eloquentia:
E dopo setacciamo via gli abitanti di Aquileia e gli Istriani, che dicono Ces-fas-tu?, con duro accento. Assieme a tutti costoro, buttiamo via tutte le parlate montanine e campagnole, che sempre danno prova di risuonare in maniera radicalmente diversa dal linguaggio di coloro che abitano nel centro delle città, come gli abitanti del casentino e di Fratta.
3) Descrivere in non più di quattro righe (sul retro del foglio) le principali differenze di pronuncia delle consonanti e delle vocali tra parlanti del Nord e parlanti del Sud (indicare almeno 3 fenomeni).
4) La proposizione principale è detta così perché:
A) si trova sempre al principio del periodo;
B) è la più importante semanticamente all'interno del periodo;
C) è una proposizione autonoma sul piano della sintassi e del significato.
5) Tra le seguenti frasi riconoscere la soggettiva:
A) Preferirei non uscire;
B) correre al mattino fa bene alla salute;
C) Ti raccomando di non uscire troppo tardi.