FILOLOGIA CLASSICA

L-FIL-LET/05 - 9 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

ANTONINO MILAZZO


Obiettivi formativi

Insegnamento di un metodo di analisi dei testi greco-latini da Omero al VI sec. d.C., studiati attraverso i problemi testuali, che conduca alla ricostruzione dei sistemi con i quali il patrimonio antico è stato trasmesso fino alle editiones principes.


Prerequisiti richiesti

Approfondita conoscenza linguistica delle forme grammaticali e sintattiche greche e latine, nonché delle principali figure retoriche. Conoscenza delle principali forme metriche: esametro, trimetro, distico elegiaco.



Frequenza lezioni

Facoltativa



Contenuti del corso

Studio di testi greco-latini di età antica e tardo-antica dal punto di vista stilistico- retorico, linguistico e filologico. Un particolare spazio viene riservato alla critica del testo e alla paleografia.



Testi di riferimento

A) ASPETTI METODOLOGICI E FONDAMENTI DELLA DISCIPLINA (5 CFU)

a) Storia della Filologia classica dalle origini all’età ellenistica.

b) Stilistica e retorica Greca e Latina.

c) Trasmissione dei testi e critica testuale.

d) Paleografia Greco-Latina.

Testi consigliati (almeno uno a scelta per ciascun punto):

a) R. Pfeiffer, Storia della filologia classica, Napoli, Macchiaroli 1973 = Oxford 1968 (tre capitoli a scelta).

b) H. Lausberg, Elementi di retorica, Bologna, Il Mulino 1969 (le principali figure retoriche); oppure B. Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Milano, Bompiani 1988 (un capitolo a scelta); oppure O. Reboul, Introduzione alla retorica, Bologna, Il Mulino, 1996, pp. 63-84.

c) - P. Maas, Critica del testo, Firenze, Le Monnier 1975 = Oxford 1964, pp. 1-68.

- H. Fränkel, Testo critico e critica del testo, Verona, Mondadori 1964, pp. 5-79.

- G. Pasquali, Storia della tradizione e critica del testo, Verona, Mondadori 1978 = Firenze 1952 (tre capitoli a scelta): ristampato da Le Lettere di Firenze nel 1988 e poi nel 2003.

- M.L. West, Critica del testo e tecnica dell’edizione, Palermo, L’epos 1991 = Stuttgart 1973 (tre capitoli a scelta).

d) Appunti dalle lezioni.

 

B) APPROFONDIMENTI (3 CFU)

Retorica e tecnica epidittica in età atticistica: Dione di Prusa e il Sublime.

Testi:

- Dione di Prusa, or.10, Sulla schiavitù (fotocopie dalle lezioni).

- Anonimo del Sublime (capp. 1-10): ed. a c. di D.A. Russell, Oxonii 1968 (= pp. 100).

Dei suddetti classici sono richiesti la traduzione, la lettura degli apparati critici, la conoscenza delle clausole prosodiche e delle figure retoriche, l’esegesi storico letteraria.

Gli studenti che non provengono dal liceo classico potranno sostituire la lettura del secondo classico con il libro decimo dell’Institutio oratoria di Quintiliano: si consiglia l’edizione con commento a cura di A. Milazzo, Gallimard-Einaudi, Paris – Torino 200l, ‘Biblioteca della Pléiade’, vol. II.

C) LETTURE CRITICHE (1 CFU)

Gli studenti saranno tenuti a conoscere uno a scelta dei seguenti testi:

- L.D. Reynolds - N.G. Wilson, Copisti e filologi. La tradizione dei classici dall’antichità ai tempi moderni, Padova 1977 (= Oxford 1968), pp. 215-245.

- S. Timpanaro, La genesi del metodo del Lachmann, Padova, Antenore, 1981 (ripubblicata nel 2004 presso la UTET di Torino con una presentazione ed una postilla di Elio Montanari) (due capitoli a scelta).

- A. Stussi, Fondamenti di critica testuale, Bologna, Il Mulino, 2006, pp. 61-84; 131-166.

- Fritz Bornmann (a cura di), Giorgio Pasquali e la filologia classica del Novecento, Firenze, Olschki, 1988, due capitoli a scelta.



Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per la valutazione dell'esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell'accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.


PROVE IN ITINERE

Se richieste dagli studenti


PROVE DI FINE CORSO

Prova orale

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.




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