Conoscenza degli aspetti formali e materiali e della tradizione manoscritta della poesia del Trecento, con particolare attenzione all’opera di Petrarca.
Approfondimento dei problemi testuali della narrativa italiana dell’Ottocento.
Conoscenza dei fondamenti della lessicografia letteraria e dei problemi teorici e pratici legati alla realizzazione di concordanze di testi poetici e di banche dati della poesia italiana dell’Otto/Novecento.
Conoscenza della genesi e delle principali metodologie della filologia d’autore.
I problemi e i testi trattati si pongono in continuità metodologica con l’insegnamento di Filologia romanza.
Conoscenza dei principali autori e testi della letteratura italiana medievale, moderna e contemporanea.
Conoscenza dei principali lineamenti di storia della lingua letteraria italiana e degli elementi basilari della linguistica del testo.
Facoltativa
A Il codice Vat. Lat. 3196: storia e descrizione, postille, rapporti testuali con l’originale dei Rerum vulgarium fragmenta (Vat. Lat. 3195). (2 CFU)
B Trasformazioni di un testo novellistico: Jeli il pastore e Pane nero di G. Verga (2 CFU).
C Lessicografia letteraria, concordanze e banche dati. Applicazioni alla poesia del Novecento. (1 CFU)
D Le varianti d’autore: discussioni teoriche e applicazioni testuali (1 CFU).
A
- F. Petrarca, Canzoniere (un’edizione commentata a scelta; lo studente dovrà leggere almeno 20 componimenti);
- le riproduzioni digitali dei manoscritti di RVF 145, 191, 211, 297, 319 (disponibili su http://studium.unict.it);
- G. Savoca, Il Canzoniere di Petrarca tra codicologia ed ecdotica, Firenze, Olschki, 2008, capp. 1-5, pp. 1-177, e cap. 6, pp. 201-227;
- A. Romanò, Il codice degli abbozzi (Vat. Lat. 3196) di Francesco Petrarca, Roma, Bardi, 1955; F. Petrarca, Il codice degli abbozzi. Edizione e storia del manoscritto Vat. Lat. 3196, a cura di L. Paolino, Milano-Napoli, Ricciardi, 2000 (fotocopie);
- R. Antonelli, Rerum vulgarium fragmenta di Francesco Petrarca, in Letteratura italiana. Le opere. I. Dalle origini al Cinquecento, Torino, Einaudi, 1992, pp. 379-412 (fotocopie).
B
- G. Verga, Vita dei campi. Edizione critica a cura di C. Riccardi, Firenze, Banco di Sicilia-Le Monnier, 1987, pp. XLVIII-LVIII, LXX-LXXIV, 13-47, 131-178 (fotocopie);
- G. Verga, Novelle rusticane. Edizione critica a cura di G. Forni, Novara, Interlinea, 2016, pp. XX-XXXIII, LXXXIX-XCIV, XCVIII-CV, 101-137, 367-383 (fotocopie);
- P. Bernardi, Per l’edizione critica delle «Novelle rusticane», in AA. VV., Studi di letteratura italiana offerti a Dante Isella, Napoli, Bibliopolis, 1983, pp. 391-410 (fotocopie);
- G. Tellini, Le giunte alle Novelle rusticane, in L’invenzione della realtà. Studi verghiani, Pisa, Nistri-Lischi, 1993, pp. 235-255 (fotocopie).
- A. Di Silvestro, Il «fazzoletto rosso» di “Libertà”: riscritture dell’apocalisse nelle “Novelle rusticane” (1920), in AA. VV., Per un bilancio di fine secolo. Catania nel Novecento. Atti del II Convegno di studio (1921-1950), a cura di C. Dollo, Catania, Società di Storia Patria per la Sicilia orientale, 2000, pp. 471-497 (fotocopie).
C
- G. Savoca, Lessicografia letteraria e metodo concordanziale, Firenze, Olschki, 2000, pp. 7-61, 185-193, 263-283 (fotocopie);
- G. Savoca, Parole di Ungaretti e di Montale, Roma, Bonacci, 1993, pp. 61-108 (fotocopie).
D
- P. Italia - G. Raboni, Che cos’è la filologia d’autore, Roma, Carocci, 2010, pp. 7-71.
Riproduzioni digitali dei manoscritti disponibili su http://studium.unict.it
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | * | Conoscenza della storia filologica del Canzoniere di Petrarca | vedi testi modulo A |
2 | * | Capacità di applicare le metodologie filologiche acquisite anche dal triennio alla lettura e analisi dei testi del Canzoniere | vedi testi modulo A |
3 | Storia della novellistica verghiana e analisi dei testi alla luce della critica delle varianti | vedi testi modulo B | |
4 | * | Fondamenti di lessicografia letteraria. Concordanze, vocabolari, banche dati | vedi testi modulo C |
Per la valutazione dell'esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell'accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.
Non previste
Prova orale.
Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.