L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le metodologie di studio su:
Il corso permetterà allo studente di comprendere i criteri di indagine e di identificazione delle aree soggette a rischio idrogeologico nell’ambito della pianificazione territoriale, attraverso anche l’utilizzo di software GIS e di tool dedicati.
Nessuno
Non obbligatoria, ma consigliata
Durante il corso verranno trattati gli argomenti inerenti i processi di meteorizzazione, i processi di dilavamento, i movimenti gravitativi e la classificazione delle frane, la dinamica costiera e fluviale, e il Piano per l'Assetto Idrogeologico PAI Sicilia.
1. Panizza – Geomorfologia – ed. Pitagora
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2. Panizza – Geomorfologia applicata – ed. La Nuova Italia Scientifica
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https://www.dropbox.com/home/Rischio%20idrogeologico%2016_17 (cartella condivisa su dropbox)
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | * | Introduzione al corso, concetti generali; definizione di rischio idrogeologico; processi endogeni ed esogeni; cause predisponenti, preparatorie ed innescanti. | Testo 1 |
2 | Introduzione alla lettura e all’analisi di carte topografiche a scala 1:10.000 e 1:25.000. | ||
3 | * | Zone morfoclimatiche; definizione di biostasia e resistasia, relazioni con le variazioni climatiche, glaciazioni e eustatismo; curva isotopica e curva eustatica globale; terrazzi marini: definizione dei principali elementi | Testo 1 |
4 | * | Classificazione geologico-tecnica delle rocce; ammassi rocciosi: tipi di discontinuità; caratteristiche fisiche e meccaniche delle rocce; tipi di deformazione delle rocce; stabilità dei versanti: equazione di Coulomb, pendenze di distacco e di accumulo | |
5 | Morfostrutture e morfosculture; le forme del paesaggio: forme attive, quiescenti e inattive; il ciclo d’erosione: modelli di Davis e Penck | Testo 1 | |
6 | * | I processi di degradazione meteorica: disgregazione fisica e alterazione chimica delle rocce; cenni di pedologia: processi di pedogenesi, orizzonti pedologici; Erosione del suolo e processi di dilavamento | Testo 1 e 2 |
7 | * | Lettura e interpretazione di carte tematiche (geologiche, geomorfologiche, ecc.). Utilizzo del GIS e delle risorse di rete (DATABASE PAI e IFFI). | |
8 | * | Elementi principali delle frane; classificazione di Varnes. Frane da crollo e ribaltamento; studio di stabilità di una parete rocciosa. Frane per scorrimento traslazionale e rotazionale, frane per espandimento laterale, colate e frane complesse. | Testo 1 e 2 |
9 | * | Cause delle frane: preparatorie o predisponenti e scatenanti o innescanti; il ruolo dell’acqua. Attività delle frane; monitoraggio delle frane e interventi di consolidamento. Casi di studio di frane e analisi topografica dei dissesti. | Testo 2 |
10 | * | Progetti e risorse di rete in Italia sul rischio idrogeologico: progetto AVI, progetto IFFI, Piano per l’Assetto Idrogeologico della Regione Sicilia (PAI), rischio geomorfologico | |
11 | * | Dinamica costiera: ambienti costieri, coste basse e alte, azione del moto ondoso, erosione costiera, processi litorali, spiagge, lagune, estuari ,delta, falesie e ripe di erosione marina e loro evoluzione. | Testo 1 |
12 | * | Morfologia fluviale: azione dei corsi d’acqua, portata e regimi fluviali. Energia fluviale: energia totale, energia dispersa ed energia netta. Erosione, trasporto e sedimentazione fluviale: diagramma di Hjulstrom; | Testo 1 e 2 |
13 | * | Analisi e morfometria dei bacini idrografici | Testo 2 |
14 | Faglie, pieghe, terremoti e frane sismoindotte |
Colloquio orale
Non previste
Non previste
1. Valutazione e definizione del rischio idrogeologico
2. Relazioni tra curva eustatica, cambiementi climatici, biostasia e resistasia
3. Dinamica costiera
4. PAI Sicilia e lettura di carte tematiche
5. Analisi delle forme del rilievo in carte
6. Classificazione delle frane, esempi e casi di studio di fenomeni franosi