L’obiettivo del corso di Teoria e Storia del Restauro è quello di fornire una conoscenza delle teorie e della prassi di intervento sull’esistente attraverso la storia.
Il corso offre quindi una sintesi sull’evoluzione della disciplina e le principali tendenze del restauro architettonico, con particolare attenzione all’Ottocento e al Novecento, fino all’attualità. In particolare, si esaminano i diversi atteggiamenti secondo i quali ogni presente storico si è rapportato con il proprio passato e i nessi con lo sviluppo della storia dell’architettura, della tecnica, del cantiere di restauro, per giungere a comprendere gli sviluppi contemporanei e le motivazioni attuali della conservazione del patrimonio storico.
Il corso è propedeutico agli insegnamenti di Restauro del quarto anno. Esso mira, pertanto, anche a sollecitare l’acquisizione degli strumenti critici per comprendere e rispettare le testimonianze del passato e per affrontare il progetto di restauro in modo culturalmente e tecnicamente consapevole.
Conoscenze dei fondamenti di storia dell’architettura, delle tecnologie storiche, del comportamento statico degli edifici.
La frequenza è vivamente consigliata.
1. Il concetto del restauro
L’evoluzione del concetto di monumento in relazione ai sistemi culturali ed alle estetiche.
L’architettura sulle preesistenze ed il restauro: questioni terminologiche e metodologiche.
2. Il restauro prima del restauro.
Atteggiamenti e modalità di intervento sulle preesistenze in età antica e moderna
L’antichità
Manutenzione, akríbeia, reinterpretazione.
Il Tardo antico e il Medioevo
Il reimpiego medievale dei reperti antichi: riuso e spolia.
L’interpretatio christiana.
Il rapporto con le preesistenze fra Rinascimento e Barocco.
Valore ed uso dell’antico nella “maniera” moderna.
L’intervento sulle preesistenze: la “maniera del tempo”, l’orientamento “retrospettivo”.
3. Il secondo Settecento ed il Neoclassicismo
Illuminismo, neoclassicismo e archeologia: le basi per la fondazione disciplinare e il pensiero di J.J. Winckelmann.
Restauri in pittura e scultura: la nascita della figura del restauratore. B. Cavaceppi, P. Edwards.
I primi restauri archeologici: il Colosseo, l’Arco di Tito.
La protezione del patrimonio nazionale: A. Lenoir, A.C. Quatremère de Quincy, A. Canova.
L’inizio della moderna tutela: il chirografo di Pio VII e l’Editto del Cardinale Pacca.
La Sicilia borbonica: i Plani per le antichità, l’organizzazione per la tutela e il restauro ed i primi interventi.
Antologia: A.C. Quatremère de Quincy, voce Restaurare dal Dizionario storico di architettura (1832).
4. Il restauro modernamente inteso.
Dalla codificazione della disciplina alla diffusione europea
La Francia rivoluzionaria fra vandalismo e demolizioni. V. Hugo e C. de Montalembert.
Il periodo “empirico” del restauro.
L. Vitet, P. Mérimée, e la Commissione dei monumenti storici.
L’elaborazione della teoria del restauro stilistico.
E.E. Viollet-le-Duc: l’architetto-restauratore. La formazione, gli interventi, la produzione teorica.
La diffusione del restauro stilistico in Europa.
Antologia: V. Hugo, Guerra ai demolitori! (1832).
E.E. Viollet-le-Duc, voce Restauro dal Dizionario ragionato dell’architettura francese dall’XI al XVI secolo (1865).
5. Le posizioni conservative e le peculiarità del mondo inglese
Restauro e revival in Inghilterra.
Le posizioni degli archeologi e l’opposizione ai restauri.
L’interpretazione etica ed estetica dell’architettura nel pensiero di J. Ruskin.
Conservazione dei monumenti e istanze sociali: W. Morris e la SPAB.
Antologia: J. Ruskin, La lampada della memoria da Le sette lampade dell’architettura (1849).
6. Il restauro stilistico in Italia e la sua “variante oggettiva” nel restauro storico
La riscoperta del Medioevo e i completamenti in stile.
L’interpretazione del monumento fra invenzione e verità storica: A. D’Andrade, A. Rubbiani e L. Beltrami.
7. Le elaborazioni della scuola italiana. La “teoria intermedia” e le posizioni del filologismo
7.1 Il restauro filologico.
C. Boito: l’azione normativa. I principi, le opere, la ricerca dello stile nazionale.
Antologia: Il Voto sul restauro dei monumenti del IV Congresso degli ingegneri ed architetti italiani (1883).
C. Boito, I restauri in architettura da Questioni pratiche di Belle Arti (1893).
7.2 Le posizioni del restauro scientifico
G. Giovannoni e l’apertura alla dimensione urbana. Il pensiero, le opere, l’influenza sul dibattito contemporaneo.
La codificazione del restauro scientifico nella Carta di Atene (1931). Il rapporto con l’architettura moderna e l’urbanistica della città storica.
La Carta del restauro italiana (1931) e le Istruzioni per il restauro dei monumenti (1938).
Antologia: La Carta di Atene (1931).
La Carta del restauro italiana (1931).
Le Istruzioni per il restauro dei monumenti (1938)
G. Giovannoni, voce Restauro - Restauro dei monumenti dall’Enciclopedia Italiana di Scienze Lettere e Arti (1936).
8. La cultura mittel-europea della conservazione
Il panorama europeo fra filologismo ed attardamenti stilistici.
Il culto moderno dei monumenti. A. Riegl e la teoria dei valori.
Antologia: A. Riegl, Il culto moderno dei monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi (1903).
9. Il dopoguerra ed il secondo Novecento.
La crisi del filologismo ed il restauro critico
Il periodo post-bellico e i problemi della ricostruzione.
Le critiche al filologismo e gli sviluppi del restauro critico: A. Pica, R. Pane, R. Bonelli.
La Carta di Venezia del 1964. I documenti internazionali sul restauro come specchio della riflessione teorica.
La teoria di C. Brandi: principi, articolazione ed esiti applicativi nell’attività dell’Istituto centrale del restauro.
Antologia: C. Brandi, voce Restauro - Concetto del restauro dall’Enciclopedia Universale dell’Arte (1963).
R. Bonelli, voce Restauro - Restauro architettonico dall’Enciclopedia Universale dell’Arte (1963).
10. Le articolazioni del dibattito contemporaneo
Le tendenze nella riflessione teorica e nel dibattito attuali: conservazione, manutenzione-ripristino e posizioni critico-conservative.
L’operatività nel restauro e la prassi contemporanea in alcuni esempi significativi.
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | * | 1. Il concetto del restauro | 1 |
2 | * | 2. Il restauro prima del restauro. Atteggiamenti e modalità di intervento sulle preesistenze in età antica e moderna | 3 |
3 | * | 3. Il secondo Settecento ed il Neoclassicismo | 1, 3, 4 |
4 | * | 4. Il restauro modernamente inteso. Dalla codificazione della disciplina alla diffusione europea | 1, 2, 4 |
5 | * | 5. Le posizioni conservative e le peculiarità del mondo inglese | 1, 4 |
6 | * | 6. Il restauro stilistico in Italia e la sua “variante oggettiva” nel restauro storico | 1, 4 |
7 | 7. Le elaborazioni della scuola italiana. La “teoria intermedia” e le posizioni del filologismo | 1, 2, 4 | |
8 | * | 8. La cultura mittel-europea della conservazione | 2, 4 |
9 | * | 9. Il dopoguerra ed il secondo Novecento. La crisi del filologismo ed il restauro critico | 1, 4 |
10 | * | 10 Le articolazioni del dibattito contemporaneo | 1, 4 |
L’esame consiste in un colloquio, volto ad accertare la conoscenza degli argomenti trattati, integrata dallo studio dei testi antologici previsti nel programma del corso. Indicazioni bibliografiche di approfondimento, a complemento degli argomenti trattati, saranno fornite nel corso delle lezioni.