PREHISTORY OF THE MEDITERRANEAN UP TO THE II MILLENNIUM

L-ANT/01 - 9 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

SIMONA VENERA TODARO


Obiettivi formativi

Il corso intende offrire agli studenti gli strumenti metodologici e teorici necessari per conseguire un’autonoma interpretazione dei dati archeologici attraverso un approccio multidisciplinare, utilizzando come caso studio l’archeologia del Mediterraneo. Particolare attenzione verrà prestata alla colonizzazione delle isole del Mediterraneo, alla rivoluzione Neolitica e alla scoperta, sviluppo e progressivo miglioramento della tecnologia ceramica. Lo studio teorico della ceramica preistorica verrà affiancato da esercitazioni pratiche su materiale preistorico ed etnografico funzionali ad una maggiore comprensione delle varie fasi della chaine operatoire.


Prerequisiti richiesti

Conoscenze base Preistoria del Mediterraneo



Frequenza lezioni

Facoltativa



Contenuti del corso

A: Formazione e sviluppo delle civiltà preistoriche del Mediterraneo centro orientale fino all’inizio del II millennio a.C. (3 CFU).

B: La ceramica in archeologia: tecnologia, funzione e identità culturale (6 CFU)



Testi di riferimento

C. Broodbank, The Making of the Middle Sea. A History of the Mediterranean from the Beginning to the Emergence of the Classical World, capitoli I-VII, pp. 15-344;

- P. Rice, Pottery Analysis: a sourcebook, University of Chicago Press, 2006 (ca. 350 più illustrazioni);

- P. Rice, On the Origins of Pottery. Journal of Archaeological Method and Theory 6, 1999, pp. 1-54.

- S. Van Der Leeuw, Give the potter a choice. Conceptual aspects of pottery techniques, in P. Lemonnier (ed.), Technological Choices. Transformation in material cultures since the Neolithic, London and New York 1993, pp. 238-288;

- B. Sillar, Reputable pots and disreputable potters: Individual and community choices in present-day pottery productions and exchanges in the Andes, in Ch. Cumberpatch and P. Blinkhorn (eds.), Not So Much a Pot, More a Way of Life (Oxford 1997), pp. 1–20;

- D. Arnold, Patterns of learning, residence and descent among potters in Ticul, Yucatan, Mexico, in St. Shennan (ed.), Archaeological Approaches to Cultural Identity, (London 1989), 174–184;

- O. Gosselain, Materializing Identities: An African Perspective, Journal of Archaeological Method and Theory 7 (3) (2000), 187-217;

- P. Day, M. Relaki, and E. Faber, Pottery making and social reproduction in Bronze Age Mesara, in M. Wiener, J. Warner, J. Polonsky, and E. Hayes (eds.), Pottery and Society. The Impact of Recent Studies in Minoan Pottery, Philadelphia 2006 , pp. 22-72;

- S. Todaro, Pottery production in the Prepalatial Mesara: The artisans’ quarter to the west of the Palace at Phaistos, in Creta Antica 10.2 (2009), pp. 333-352.

- S. Todaro, Tradizioni tecnologiche e identità culturale: la produzione ceramica nella Creta dell’Antica e Media età del Bronzo, in F. Carinci, P. Militello, O. Palio, Studi in onore di La Rosa, Padova 2011, pp. 71-86;

- S. Todaro, (2012). Craft Production and Social Practice at Prepalatial Phaistos: the Background to the first palace, in J. Driessen, I. Schoep and P. Tomkins (eds), Back to the Beginning: Reassessing social, economic and political complexity in the Early and Middle Bronze Age on Crete (Leuven 1-2/2/2008), Oxford, pp. 195-235.



Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Per la valutazione dell'esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell'accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.


PROVE IN ITINERE

L’esame consiste in due prove in itinere e una prova pratica a fine corso. La prima prova in itinere prevede la realizzazione di una tesina individuale su una delle tematiche trattate durante il corso (modulo A); la seconda prevede una presentazione power point di gruppo (max 3 studenti), della durata di 30 minuti su un argomento concordato con la docente e inerente una della problematiche affrontate durante il corso (modulo B); la prova pratica consiste nella schedatura di un frammento ceramico analizzato sotto l’aspetto tipologico/stilistico e tecnologico.


PROVE DI FINE CORSO

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.




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