Le lezioni saranno svolte alternando momenti di didattica frontale dedicati all'inquadramento delle tematiche teoriche e momenti di didattica interattiva, nelle quali la classe si confronterà con le letture in programma e con le metodologie di indagine antropologica, anche lavorando in gruppo e/o attraverso presentazioni e discussioni collettive.
E' richiesta una conoscenza manualistica dell'antropologia culturale. Per chi non abbia gia' sostenuto un corso base di antropologia culturale, il testo consigliato prima dell'inizio del corso e': Engelke, M., "Pensare come un antropologo", Roma, Einaudi, 2018.
Questo corso è progettato in uno stile seminariale e la partecipazione attiva degli studenti e' quindi indispensabile. Preparasi alle letture discusse in classe è vivamente consigliato. La puntualità e il contributo complessivo degli studenti alle attività didattiche contribuiranno a determinare il voto finale.
N.B. L'uso di telefoni cellulari e smartphone non è consentito durante le lezioni. Anche l'uso di computer portatili per scopi personali (e-mail, navigazione, messaggistica ecc.).
"Il Mediterraneo non è solo un mare: è un sistema di simboli, è un repertorio di miti, è un orizzonte dell’immaginario, almeno di quello Occidentale". Il corso prenderà le mosse da una domanda di fondo: esiste una cultura omogenea e distintiva del Mediterraneo in grado di distinguere quest’area da altre aree antropologiche? Partendo da questo interrogativo, si analizzerà la frattura esistente tra sguardi esterni e interni sul Mediterraneo, una frattura che mette in luce i rischi legati al processo di “orientalizzazione” delle culture e popolazioni del Mediterraneo, con evidenti ripercussioni anche sull'attuale conformazione degli immaginari e degli spazi politico-economici nella regione.
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Dopo alcune lezioni di inquadramento generale della materia, il corso si articolerà in tre moduli didattici, tra loro interrelati.
Nel primo modulo si approfondiranno le controverse relazioni sociali e culturali nel Mediterraneo attraverso l'analisi del dibattito intorno alla categoria stessa di Mediterraneo in antropologia. Grazie alla lettura di brevi saggi si ricostruirà il percorso compiuto dall'antropologia all'interno di questo conteso spazio culturale, rintracciano la nascita e gli sviluppi dell'antropologia del Mediterraneo e prendendo in considerazione la sua istituzionalizzazione, la sua divulgazione e la sua piu' recente contestazione. Gli studenti saranno accompagnati in un viaggio esplorativo all'interno delle dinamiche di costruzione di un campo del sapere che, per quanto problematico, si mostra ancora ricco di interesse e promettente per l'antropologia contemporanea.
Nel secondo modulo gli studenti avranno la possibilità di prendere in esame (individualmente o in piccoli gruppi di lavoro) una monografia etnografica da scegliere tra una rosa di pubblicazioni, che mostrano - a partire da temi e terreni di ricerca variegati - come possono essere declinate le tematiche care alla ricerca antropologica sul/nel Mediterraneo nelle sue diverse fasi di sviluppo: il costrutto culturale di “onore e vergogna”, il “familismo amorale”, le dinamiche di “clientelismo” e “patronage”, il tema della “segregazione sessuale femminile”, della marginalizzazione, la religiosità popolare, i processi di “patrimonializzazione” e le pratiche devozionali, la criminalità organizzata e le relazioni di stampo mofioso. Nell'analisi della monografia prescelta gli studenti saranno sollecitati a individuare anche le specifiche modalità di costruzione del testo etnografico, gli approcci teorici prevalenti e le politiche dell’identità legate all’esperienza sul terreno.
Infine, nel terzo modulo si approfondirà lo studio del Mediterraneo attraverso un case-study nella Sicilia sud-orientale. Avvalendosi di un’ampia gamma di fonti etnografiche, visuali e testuali, il modulo analizzerà da un lato la ristrutturazione tardo industriale in corso in Sicilia, con particolare attenzione agli immaginari di sviluppo e alle economie morali di territori costretti a fare i conti con gli effetti di lunga durata della produzione da fonti fossili; dall'altro alcune mobilitazioni e pratiche di recupero che puntellano oggi i territori siciliani, nate in alternativa a usi e forme di gestione politicamente, eticamente ed ecologicamente irresponsabili. Saranno anche indagate forme di mutuo apprendimento ‘con’ e ‘nei’ territori siciliani utili a immaginare modi alternativi per rispondere all’attuale crisi ecologica.
Oltre al manuale propedeutico di antropologia culturale, il programma di esame si compone di 4 letture:
Primo modulo
Luciano Li Causi, "Etnologia mediterranea", voce dell'Enciclopedia Italiana online, VII Appendice, 2006, https://www.treccani.it/enciclopedia/etnologia-mediterranea_%28Enciclopedia-Italiana%29/
Secondo moulo
Una lettura (a scelta dello studente) tra questo primo blocco di monografie:
Terzo modulo
Letture tratte da:
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | La categoria antropologica di mediterraneo tra continuità e rotture | D. Albera, A. Blok, C. Bromberger, ''Antropologia del Mediterraneo'', Guerini e Associati, 2007 (pag. 7-48; pag. 309-342) |
2 | Il riemergere del Mediterraneo come regione transnazionale nel corso del secondo dopoguerra | Luciano Li Causi, "Etnologia mediterranea" |
3 | Dentro una monografia: il Mediterraneo nell'analisi etnografica classica e contemporanea | Monografia a scelta per il II modulo |
4 | Mediterraneo e tardi industrialismo | Mara Benadusi et al, "Tardo industrialismo. Energia, ambiente e nuovi immaginari di sviluppo in Sicilia", Milano, Meltemi, 2021 (scaricabile in open access da: http://www.meltemieditore.it/wp-content/uploads/meltemi-benadusi-tardo-industrialismo.pdf). Mar |
L'esame sarà orale. Agli studenti, in base ai gruppi che si formeranno in aula, sarà data la possibilità di aderire a prove intermedie sulle monografie a scelta. Gli studenti frequentanti, oltre che sulle conoscenze strettamente disciplinari, verranno valutati sulla base: a) della loro attiva partecipazione alle lezioni; b) dei risultati del lavoro di gruppo del quale hanno fatto parte; c) della capacità dimostrata di mettere in connessione conoscenze teoriche e problematiche emerse dall'analisi dei casi etnografici.
Quelle di seguito riportate sono solo alcune delle domande possibili in sede di esame. L'esame infatti sarà impostato sotto forma di un colloquio in cui lo studente e' chiamato a dimostrare, non solo padronanza della materia, ma anche una buona capacità di analisi critica e di collegamento tra i contenuti in programma e il posizionamento socio-culturale sia suo proprio che di esseri umani appartenenti ad altri gruppi sociali.