Nella prima parte del corso l’obiettivo è quello di fornire le adeguate conoscenze e capacità di comprensione dei processi geomorfologici verificatisi e/o in atto nelle distinte latitudini del globo terrestre; tutto ciò in relazione alle scale spaziali dei luoghi analizzati nonché alle caratteristiche geologiche e climatiche che li caratterizzano. Il raggiungimento di tale obiettivo viene costruito attraverso una serie di strumenti informativi che consentono di definire le variazioni del “livello di base” in relazione ai processi tettonici, climatici e paleoclimatici.
Nella seconda si introdurrà il concetto di pericolosità geomorfologica legata alla dinamica esogena, di tutti quei processi che portano al modellamento dei versanti, di processi degradazione fisica e chimica, ed all’azione delle acque dilavanti ed incanalate.
L’insegnamento prevede 42 ore di lezioni frontali, laboratorio ed esercitazioni pratiche di terreno (6 CFU)
Parte delle ore frontali vengono svolte sul terreno
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus
Conoscenza dei concetti di geografia fisica di base e della cartografia (lettura e interpretazione carte topografiche)
Obbligatoria
Programma: Principi fondamentali della Geomorfologia; Rapporti fra clima e morfologia; Le superfici di spianamento ed il ciclo dell'erosione; Degradazione meteorica; Processo carsico; Morfologia strutturale; Modellamento dei versanti; Azione erosiva delle acque superficiali; Morfologia fluviale; Problemi della rete idrografica; Morfologia glaciale; Morfologia carsica; Morfologia costiera; Morfologia vulcanica; I paesaggi. Concetto di pericolosità geomorfologica. Metodi di lettura; Lettura e interpretazione delle carte topografiche e geomorfologiche
Sono previste esercitazioni.
1) CASTIGLIONI G.B.- Geomorfologia. UTET, Torino, 1979.
2) PANIZZA M.- Geomorfologia. Pitagora Ed., Bologna, 1992.
3) BARTOLINI C.- I fattori geologici delle forme del rilievo. Pitagora Ed., Bologna,1992.
4) Manuali ISPRA
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | La geomorfologia in relazione alla geologia e alla tettonica del territorio morfostrutture e morfosculture. Processi morfologici legati ai grandi eventi paleo climatici Prof. De Guidi | 2, 3 |
2 | Dalla carta topografica al paesaggio morfologico. Prima fase: la rappresentazione del rilievo, costruzione di una carta a curve di livello da un modello analogico in tre dimensioni e rappresentazione a diverse scale; metodologia per la lettura e interpretazione della carta topografica; Seconda fase: forme principali del paesaggio e relative chiavi di identificazione. lettura ed interpretazione di paesaggi complessi su carte topografiche; Prof. De Guidi | Slide docente |
3 | Il rilievo terrestre. Le forme del paesaggio. Il ciclo d’erosione Prof. De Guidi | 2 |
4 | Paesaggi fluvio-denudazionali: disgregazione fisica e alterazione chimica delle rocce. De Guidi | 2 |
5 | Pedologia, sviluppo dei suoli in relazione ai caratteri geologici, morfologici e climatici; Struttura dei suoli, suolo e ambiente Prof Guidi | 2 |
6 | Morfologia vulcanica: Meccanismi di messa in posto dei prodotti vulcanici. Forme vulcaniche elementari. Morfologia degli edifici vulcanici in relazione ai prodotti emessi. Evoluzione morfotettonica dei vulcani. Prof. De Guidi | 1, 2 |
7 | Introduzione alla geomorfologia strutturale. Rapporti tra morfologia e struttura geologica. Morfoselezione. Superfici strutturali e rilievi strutturali. Catene a pieghe e tipi di rilievo. Evoluzione dei versanti e versanti di faglia. Superfici spianate. Prof. De Guidi | 1, 2, 3 |
8 | Pericolosità geomorfologica in ambiente di versante: Modellamento dei versanti: a)Processi di degradazione fisica e chimica; b) dilavamento c) movimenti di massa. Modelli di evoluzione di un versante. Soliflusso, soil creep, soil slip. Classificazione di Varnes. Riconoscimento dei diversi cinematismi sulla base delle caratteristiche morfologiche Prof.ssa Pappalardo | 1, 2 |
9 | Pericolosità geomorfologica in ambiente fluviale: Il ciclo idrologico alla scala del versante e di bacino. Drenaggio superficiale ed i processi di erosione idrica e fluviali. Elementi di idrologia superficiale. Gerarchizzazione della rete idrografica. Pericolosità idro-morfologica: sistemi fluviali e geomorfologia delle piene. Prof.ssa Pappalardo | 1, 2, 4 |
10 | Pericolosità geomorfologica in ambiente carsico: Processo carsico. Morfologia carsica ipogea ed epigea. Modalità di circolazione delle acque sotterranee in ambiente carsico. Acquiferi e falde. Sorgenti carsiche Prof.ssa Pappalardo | 1, slide docente |
- Conoscenza dei concetti fondamentali della geomorfologia.
- Capacità di lettura cartografica e riconoscimento delle forme del paesaggio in relazione ai processi
morfogenetici
- capacità di analisi spazio-temporale
- capacità di mettere in relazione la morfogenesi con le caratteristiche geologiche
N.B. La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
N.B. Informazioni per studenti con disabilità e/o DSA
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.
È possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento, prof. Giorgio De Guidi
- Osservazione di una carta topografica e/o geologica e interpretare le forme del paesaggio ed i processi
morfologici che hanno caratterizzato nel tempo l'evoluzione delle forme del rilievo;
- Rilievo delle forme morfologiche sul terreno e restituzione su supporto digitale e analogico
- analisi morfometrica di bacini fluviali
-morfologia dei versanti
-pericolosità geomorfologica
-processo carsico
-falde e sorgenti
-processi fluviali