Nell’ambito della Tecnologia dell’Architettura si vuole sottolineare il ruolo della disciplina quale luogo naturale della connessione tra teoria e prassi.
L’insegnamento vuole fornire gli strumenti metodologici e le conoscenze necessarie alla comprensione del ruolo che la tecnologia tende ad assumere nella società contemporanea, sottolineandone il contributo strutturante e l’incidenza che esso ha avuto sull’evoluzione del progetto nella sua attuale accezione a carattere processuale. Nell’attuale scenario il progetto di architettura si colloca al centro del dibattito come un processo complesso che ha l’arduo compito di operare la sintesi fra istanze scientifiche, sociali e politiche e fornire un punto di vista culturale personale. La crisi della visione antropocentrica richiede un cambio radicale del punto di osservazione nei riguardi del confronto con la questione ambientale ed in particolare rispetto alla gestione delle scelte in relazione a materiali e consumo delle risorse e all’impatto sulla salubrità dell’ambiente urbano.
Il corso offre un quadro di riferimento orientato su esperienze che nel panorama della progettazione contemporanea registrano forme esemplari di incontro con la tecnologia.
Gli obiettivi formativi intendono costruire specifiche competenze in linea con i contenuti dei Descrittori di Dublino e quindi:
L'insegnamento viene proposto sotto la duplice forma di lezioni frontali ed esercitazioni progettuali che si svolgeranno in aula con la supervisione del docente.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
Inoltre è stata individuata la possibilità di un coordinamento con il corso di Disegno Industriale
Il piano degli studi non prevede propedeuticità specifiche tuttavia la collocazione al V anno di corso presuppone competenze acquisite attraverso gli insegnamenti dell'Area della Tecnologia dell'Architettura.
La frequenza delle lezioni non è obbligatoria, tuttavia è consigliata. La partecipazione attiva alle lezioni favorisce l’acquisizione delle specifiche competenze disciplinari e la capacità di integrazione delle conoscenze relative a tematiche nuove o non familiari, anche grazie alla possibilità di discussione critica degli argomenti trattati, e promuove la consapevolezza nei processi di apprendimento.
Nell'ambito della Tecnologia dell'Architettura la disciplina della Cultura Tecnologica della Progettazione si pone l'obiettivo di costruire la consapevolezza che «Affrontare il progetto assumendo la cultura tecnologica come riferimento da un lato consente un riavvicinamento tra l’idea e la sua realizzazione e dall’altro fa convergere due percorsi che, oggi forse ancora più che nel passato, sembrano proseguire parallelamente: il percorso della concezione formale che mira a costruire visioni prescindendo dalla materialità degli oggetti e dei processi realizzativi e il percorso dell’ottimizzazione ingegneristica che, prona alle logiche del performance-based design, si limita a precisare i termini della costruibilità e a minimizzare i rischi di insuccesso, senza preoccupazione alcuna per quegli aspetti che non è possibile ricondurre a una misura della prestazione.» (Campioli)
A partire da una disamina delle parole che costituiscono la locuzione Cultura Tecnologica della Progettazione le lezioni frontali porteranno all’attenzione i tre temi portanti del dibattito contemporaneo:
•progetto, sostenibilità e circolarità dei processi;
•progetto, digitalizzazione e industria 4.0;
•progetto, incertezza e resilienza.
Un focus verrà dedicato alla produzione di Foster + Partners che con la ricerca progettuale sviluppata negli ultimi venti anni ha affrontato il tema della sostenibilità e più di recente quello del cambiamento climatico.
Un seminario interno al Corso prevede la partecipazione attiva degli studenti per la discussione collettiva dei temi affrontati nei progetti di Foster+Partners attraverso il ricorso a specifiche soluzioni.
L’esperienza si concluderà con una esercitazione progettuale il cui obiettivo sarà quello di comprendere come i principi dell’Economia Circolare possano innestarsi nel processo edilizio.
Bibliografia di approfondimento
1 Perriccioli M. (a cura di), Pensiero tecnico e cultura del progetto, Milano:FrancoAngeli srl, 2016
2 Nastri M. Téchne e poiesis, Milano:FrancoAngeli srl, 2018
3 Bonomi A., Della Puppa F., Masiero R., La società circolare, Derive approdi, 2016
Altri riferimenti bibliografici saranno forniti durante lo svolgimento del corso, in relazione ai contenuti di lezioni di approfondimento sulle tematiche trattate.
Ulteriore materiale didattico sarà reso disponibile al seguente link:
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | progetto, sostenibilità e circolarità dei processi | Bonomi A., Della Puppa F., Masiero R., La società circolare, Derive approdi, 2016 |
2 | progetto, digitalizzazione e industria 4.0 | Caneparo L., Fabbricazione digitale dell'architettura, Milano:FrancoAngeli srl. 2012 |
3 | progetto, incertezza e resilienza. | Nastri M. Téchne e poiesis, Milano:FrancoAngeli srl, 2018 |
La verifica dell'apprendimento consiste nel superamento dell'esame finale che comprenderà una discussione del progetto elaborato alla luce dei principi di compatibilità ambientale utilizzati.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
Il calendario di esami è disponibile al seguente link:
In generale la verifica finale è finalizzata a mettere in luce le connesioni fra i principi teorici della disciplina e la loro applicazione al tema progettuale proposto.
Pertanto la discussione sul progetto verrà organizzata a partire datale riflessione e ad illustrare il metodo seguito e le tecniche mese in pratica.