TEORIA E STORIA DEL RESTAURO

ICAR/19 - 6 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

MARIA VITALE


Obiettivi formativi

L’insegnamento di Teoria e Storia del Restauro ha lo scopo di introdurre i temi del Restauro e fornire le basi culturali per la formazione di uno spirito critico che possa servire da guida nel proseguimento del percorso didattico e nella futura attività professionale rispetto ai temi di intervento sul costruito storico.

Obiettivo principale del corso è quello di fornire una conoscenza delle teorie e della prassi di intervento sull’esistente attraverso la storia. Il corso offre quindi una sintesi sull’evoluzione della disciplina e le principali tendenze del restauro architettonico, con particolare attenzione all’Ottocento e al Novecento, fino all’attualità. In particolare, si esaminano i diversi atteggiamenti secondo i quali ogni presente storico si è rapportato con il proprio passato e i nessi con lo sviluppo della storia dell’architettura, della tecnica, del cantiere di restauro, per giungere a comprendere gli sviluppi contemporanei e le motivazioni attuali della conservazione del patrimonio storico.

Il corso è propedeutico all'insegnamento del Laboratorio di Restauro del quarto anno. Esso mira anche a sollecitare l’acquisizione degli strumenti critici per comprendere e rispettare le testimonianze del passato e per affrontare il progetto di restauro in modo culturalmente e tecnicamente consapevole.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

L’insegnamento prevede lo svolgimento di lezioni frontali, accompagnate da successivo dibattito in aula sui temi teorici emersi e sui casi di studio trattati.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel Syllabus.


Prerequisiti richiesti

Non sono previste propedeuticità da regolamento didattico.

Si ritiene comunque importante la conoscenza dei fondamenti di storia dell’architettura, delle tecnologie storiche, del comportamento statico degli edifici.



Frequenza lezioni

La frequenza delle lezioni non è obbligatoria, ma è vivamente consigliata.

La partecipazione attiva alle lezioni favorisce l'acquisizione delle specifiche competenze disciplinari e la capacità di integrazione delle conoscenze relative a tematiche nuove, come quella del restauro, anche grazie alla possibilità di discussione critica in aula degli argomenti trattati.



Contenuti del corso

1. Il concetto del restauro

2. Il restauro prima del restauro

3. Il secondo Settecento ed il Neoclassicismo

4. Il restauro modernamente inteso

5. Le posizioni conservative e le peculiarità del mondo inglese

6. Il restauro stilistico in Italia e la sua “variante oggettiva” nel restauro storico

7. Le elaborazioni della scuola italiana. La “teoria intermedia”

8. La cultura mittel-europea della conservazione

9. Il dopoguerra ed il secondo Novecento

10. Le articolazioni del dibattito contemporaneo



Testi di riferimento

Bibliografia essenziale:

  1. CARBONARA, Giovanni, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Napoli, Liguori, 1997, pp. 49-390 o in alternativa
  2. SETTE, Maria Piera, Il restauro in architettura, Torino, Utet, 2001

Approfondimenti eventuali:

  1. GALLI, Letizia, Restauro architettonico. Letture dai maestri. Antologia critica, Milano, Hoepli, 2016.
  2. CASIELLO, Stella (a cura di), La cultura del restauro. Teorie e fondatori, Padova, Marsilio, 2005 (terza edizione ampliata).
  3. CASIELLO, Stella (a cura di), Verso una storia del restauro. Dall’età classica al primo Ottocento, Firenze, Alinea, 2008.
  4. DI BIASE, Carolina, Il restauro e i monumenti. Materiali per la storia del restauro, Milano, Maggioli, 2010.


Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Il concetto del restauro
2Il restauro prima del restauro. Atteggiamenti e modalità di intervento sulle preesistenze in età antica e moderna 1 o 2 
3Il secondo Settecento ed il Neoclassicismo1 o 2 
4Il restauro modernamente inteso. Dalla codificazione della disciplina alla diffusione europea 1 o 2 
5Le posizioni conservative e le peculiarità del mondo inglese1 o 2 
6Il restauro stilistico in Italia e la sua “variante oggettiva” nel restauro storico1 o 2 
7Le elaborazioni della scuola italiana. La “teoria intermedia” e le posizioni del filologismo 1 o 2 
8La cultura mittel-europea della conservazione1 o 2 
9Il dopoguerra ed il secondo Novecento. La crisi del filologismo ed il restauro critico 1 o 2 
10Le articolazioni del dibattito contemporaneo1 o 2 


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

L’esame consiste in un colloquio volto ad accertare la conoscenza degli argomenti trattati, le competenze terminologiche e disciplinari acquisite e la capacità di rielaborazione critica dei temi oggetto del corso. Per la valutazione della prova d’esame il docente terrà conto dei seguenti elementi: la pertinenza delle risposte rispetto alle domande formulate, la qualità̀ dei contenuti, la capacità di collegamento con altri temi affrontati durante il corso, la capacità di riportare esempi, la proprietà̀ di linguaggio tecnico e la capacità espressiva complessiva dello studente.

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.


ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI
  1. Il concetto di restauro: finalità e strumenti.
  2. I criteri della compatibilità, reversibilità e minimo intervento.
  3. I concetti di restauro, conservazione, recupero e riuso: differenze e analogie.
  4. Il Rinascimento e la relazione con le preesistenze.
  5. La maniera del tempo e l’intervento di completamento o riforma degli edifici esistenti: definizione ed esempi
  6. L’orientamento retrospettivo: definizione ed esempi.
  7. Il tema della concinnitas in Alberti.
  8. L’interesse per l’antico nel Settecento: dalle scoperte archeologiche alla teorizzazione di Winckelmann.
  9. La nascita dell’archeologia e della moderna storia dell’arte.
  10. I concetti di sublime e pittoresco.
  11. Le prime idee ed applicazioni di restauro pittorico e scultoreo: da Edwards a Cavaceppi.
  12. Restauri archeologici a Roma nei primi decenni dell’Ottocento.
  13. Quatremère de Quincy e la sua definizione di restauro.
  14. Victor Hugo e il vandalismo rivoluzionario.
  15. La tutela dei monumenti in Francia durante la Monarchia di luglio.
  16. I principi del restauro stilistico.
  17. Vitet, Merimée e la Commissione dei monumenti storici.
  18. Viollet-le-Duc e la voce Restauration del Dictionnaire.
  19. I restauri di Viollet-le-Duc: la Madeleine di Vézelay, Notre-Dame, Pierrefonds, Carcassonne…
  20. Tempo e memoria nel pensiero di Ruskin.
  21. Fondamenti etici ed estetici della riscoperta medievale in Pugin e Ruskin.
  22. Survival e revival del Medioevo in Inghilterra: Walpole e Wyatt.
  23. Morris e l’Anti-restoration Movement.
  24. Monumenti, filologia e restauro in Boito.
  25. Boito progettista e restauratore.
  26. La circolare Fiorelli del 1882 e il Voto del Congresso del 1883.
  27. Il restauro storico e l’opera di Beltrami.
  28. La diffusione del restauro stilistico in Italia.
  29. La ricostruzione del campanile di S. Marco a Venezia.
  30. La teoria dei valori di Riegl.
  31. Il concetto di Kunstwollen.
  32. La dimensione urbana del patrimonio storico: elaborazioni europee.
  33. L’eredità di Boito nel pensiero di Giovannoni.
  34. La conferenza internazionale di Atene del 1931 e la Carta italiana del restauro.
  35. La teoria del diradamento e le sue applicazioni.
  36. Danni bellici e problemi della ricostruzione.
  37. Il dibattito antico-nuovo per la ricostruzione delle città distrutte.
  38. Critica e creatività nel pensiero di Pane e Bonelli.
  39. La Carta di Venezia e i documenti internazionali nel secondo Novecento.
  40. La teoria di Brandi.
  41. Il concetto di patina.
  42. La reintegrazione delle lacune.
  43. La triplice polarità del dibattito attuale.
  44. Restauro e progetto: esempi e posizioni a confronto.
  45. La questione dell'autenticità e le sfide attuali.



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