Procedura penale europea

IUS/16 - 7 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

FABRIZIO SIRACUSANO


Obiettivi formativi

Conoscenza e comprensione
L’insegnamento si propone di offrire agli studenti la conoscenza e la comprensione dei principi generali della cooperazione giudiziaria internazionale ed europea in materia penale e dei più importanti strumenti normativi vigenti, approfondendo criticamente gli aspetti problematici relativi alla loro applicazione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti acquisiranno familiarità con istituti il cui impiego diviene sempre più frequente nel panorama internazionale in rapida evoluzione.
Autonomia di giudizio
Al termine del corso lo studente avrà acquisito una propria autonomia di valutazione e di giudizio con capacità di individuazione delle fonti normative applicabili al caso concreto.
Abilità comunicative
Gli studenti acquisiranno un'adeguata abilità comunicativa, nonché la capacità di individuare e interpretare ogni variazione normativa anche attraverso interlocuzioni con esperti del settore
Capacità di apprendimento
Gli studenti acquisiranno la capacità di leggere ed esaminare criticamente la giurisprudenza nazionale e delle Corti sovranazionali incidenti sul sistema di cooperazione giudiziaria penale


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali, seminari

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.

Informazioni per studenti con disabilità e/o DSA
A garanzia di pari opportunità e nel rispetto delle leggi vigenti, gli studenti interessati possono chiedere un colloquio personale col docente in modo da programmare eventuali misure compensative e/o dispensative, in base agli obiettivi didattici ed alle specifiche esigenze.
È possibile rivolgersi anche al docente referente CInAP (Centro per l’integrazione Attiva e Partecipata - Servizi per le Disabilità e/o i DSA) del nostro Dipartimento, prof. Condorelli.


Prerequisiti richiesti

Per le propedeuticità formali consultare il regolamento didattico della coorte di riferimento disponibile nella pagina dedicata http://www.lex.unict.it/it/chi-siamo/regolamenti-didattici-del-corso-di-laurea-magistrale-ciclo-unico-giurisprudenza-lmg01



Frequenza lezioni

Consigliata



Contenuti del corso

Le fonti e il loro rango: il diritto internazionale generale; il diritto pattizio, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e la Convenzione ONU sul crimine organizzato transnazionale; le fonti dell’Unione europea; le fonti interne. L’estradizione. Il mandato di arresto europeo e la legge italiana di attuazione. Le rogatorie. La Convenzione di assistenza giudiziaria in materia penale del 1959. La Convenzione di assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell’Unione europea del 2000. La Decisione quadro sul mandato europeo di ricerca delle prove e la Direttiva sull’ordine investigativo europeo. Eurojust e il coordinamento delle indagini transnazionali. I conflitti di giurisdizione e il ne bis in idem internazionale. Il riconoscimento delle sentenze straniere.



Testi di riferimento

- E. Zappalà-F. Siracusano, I rapporti giurisdizionali con autorità straniere, in “Diritto processuale penale”, a cura di Di Chiara-Patanè-Siracusano, Giuffrè, 2018, pp. 1023-1043, 1045-1052, 1057-1066;

- Manuale di procedura penale europea, a cura di R.E. Kostoris, Giuffré, 2017, pp. 6-48, 197-221, 249-270, 313-424, 441-448, 457-490

o

- Maria Riccarda Marchetti, Rapporti giurisdizionali con autorità straniere, in ‘Compendio di procedura penale’, a cura di Conso-Grevi-Bargis, IX ed., Cedam, 2018, pp. 1068-1114;

- Manuale di procedura penale europea, a cura di R.E. Kostoris, Giuffré, 2017, pp. 6-48, 197-221, 249-270, 313-424, 441-448, 457-490


Altro materiale didattico

Eventuali aggiornamenti verrenno inseriti sulla piattaforma Studium



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Le fonti e il loro rango: la primazia del diritto convenzionale 
2Le fonti dell’Unione europea 
3Il Trattato di Lisbona 
4I modelli “tradizionali” della cooperazione giudiziaria: l’estradizione 
5Il muto riconoscimento delle decisioni giudiziali 
6La decisione quadro sul mandato di arresto europeo 
7La legge italiana di attuazione del mandato di arresto europeo 
8Processo in absentia e procedure di consegna 
9La raccolta transafronatliera della prova: le rogatorie 
10L’utilizzabilità degli atti rogati all’estero 
11La Convenzione europea di assistenza giudiziaria 
12Il mandato di europeo di ricerca delle prove 
13L’ordine europeo d’indagine 
14Le squadre investigative comuni 
15Eurojust e il coordinamento delle indagini transnazionali 
16Da Eurojust al Procuratore europeo 
17La primazia del diritto convenzionale 
18I conflitti di giurisdizione e il ne bis in idem internazionale 
19Il riconoscimento delle sentenze straniere 
20La posizione della vittima nelle fonti normative europee 
21La tabella di marcia per le garanzie dell’imputato 
22Direttive europee in materia di garanzie dell’imputato 


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Orale

L'esame sarà valutato secondo i seguenti criteri (Delibera Consiglio CdS 17 settembre 2018):

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.


ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI

Quali differenze fra i modelli di mutua assistenza e quelli fondati sul mutuo riconoscimento?

Quali innovazioni ha apportato il Trattato di Lisbona in tema di cooperazione giudiziaria?

Quali sono i casi di rifiuto del MAE?

Quale è l'ambito di operatività dell'OIE?




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