STORIA DELLA MARGINALITA' NEL MONDO ROMANO

L-ANT/03 - 6 CFU - 2° semestre

Docente titolare dell'insegnamento

GAETANO MARIA ARENA


Obiettivi formativi


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza, potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel Syllabus.


Prerequisiti richiesti

Conoscenze generali della storia antica (soprattutto imperiale e tardoantica), delle coordinate basilari della storia (tempo e spazio) e del significato di “documento”. Uso dell’atlante storico.



Frequenza lezioni

La frequenza non è obbligatoria, ma decisamente consigliata, sia perché i contenuti delle lezioni verranno puntualmente affiancati dalla proiezione di slides e integrati dalla spiegazione del docente, sia perché la comprensione dei suddetti contenuti verrà periodicamente verificata in aula attraverso un opportuno feedback formativo (lettura, analisi e commento di un documento storico; stesura di mappe concettuali).



Contenuti del corso



Testi di riferimento


Altro materiale didattico

Eventuale materiale didattico verrà inserito sulla piattaforma STUDIUM



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Il concetto di marginalità nella sociologia e nella storiografia contemporanee. Il campo e le problematiche della ricerca.Neri, Introduzione. 
2I mendicanti.Neri, Parte I, Capitolo 1. 
3L'elemosina e i mendicanti.Neri, Parte I, Capitolo 2. 
4I forestieri.Neri, Parte I, Capitolo 3. 
5Doppiamente marginali: le donne schiaveCenerini, pp. 270-281 
6L'estranea "di famiglia": la nutrix Cassia, pp. 309-323 
7Le professioni infamanti e le professioni proibite.Neri, Parte I, Capitolo 4. 
8Bullismo omofobicoBuonopane, pp. 282-298 
9I ladri.Neri, Parte II, Capitolo 5. 
10I briganti.Neri, Parte II, Capitolo 6. 
11Il banditismo isaurico.Arena, pp. 55-77. 
12I detenuti.Neri, Parte II, Capitolo 7. 
13Conclusioni.Neri, Conclusioni. 


Verifica dell'apprendimento


MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Sono previsti colloqui in itinere facoltativi e orali sulla prima parte del programma (da p. 7 a p. 286 del testo di V. Neri, le pp. 270-281 del saggio di F. Cenerini, le pp. 282-298 del saggio di A. Buonopane e le pp. 309-323 del saggio di M. Cassia).

Gli studenti devono superare il colloquio in itinere con una votazione di almeno 18/30 per poter sostenere poi, in sede di appello ufficiale, la prova orale solo sulla seconda parte del programma.

Gli studenti che non abbiano scelto di sostenere il colloquio in itinere o che, pur avendolo sostenuto, non abbiano ottenuto una votazione almeno sufficiente, possono ovviamente sostenere l’esame orale su tutto il programma in sede di appello ufficiale.

La valutazione del colloquio in itinere fa media nella formulazione del voto finale.

Prova finale: orale.

Qualora le condizioni lo dovessero richiedere, la verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica.

Verranno adottati i seguenti criteri di valutazione per l’assegnazione dei voti (sia per il colloquio in itinere sia per la prova finale):

- capacità di rielaborazione autonoma e di approfondimento critico dei contenuti acquisiti

- capacità di utilizzare adeguatamente i mezzi espressivi

- capacità di adoperare in modo appropriato il lessico tecnico della disciplina

- capacità di cogliere i nessi di spazio-tempo e causa-effetto

- capacità di stabilire collegamenti interdisciplinari attraverso la metodologia della ricerca storica


ESEMPI DI DOMANDE E/O ESERCIZI FREQUENTI

Le domande verteranno sui contenuti esposti a lezione dal docente e analiticamente sopra indicati fra gli argomenti della Programmazione. Tali argomenti non rappresentano soltanto il nucleo centrale e meramente esemplificativo dei diversi quesiti posti in sede d’esame, ma costituiscono anche lo spunto necessario per verificare in ogni singolo studente le capacità di approfondimento e ripensamento autonomo, le competenze espressive e lessicali, le abilità nei collegamenti interdisciplinari.




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