Il corso si propone di fornire un’introduzione al paradigma della filosofia analitica, alla sua concezione della conoscenza filosofica e al suo stile argomentativo, con un particolare orientamento verso la “svolta cognitiva”.
Dal punto di vista dei temi e delle conoscenze, il corso approfondirà il paradigma analitico-cognitivo con particolare riferimento a due ambiti: il tema del significato, che è ampia parte della filosofia analitica del linguaggio e rilevante per la filosofia analitica in generale; il tema della modularità cognitiva, affrontato attraverso un classico della filosofia della mente contemporanea.
Dal punto di vista delle competenze, il corso mira a sviluppare capacità robuste di analisi concettuale e di valutazione delle argomentazioni (discriminazione tra tesi e argomenti, attento monitoraggio della catena argomentativa, discriminazione tra argomenti e intuizioni/assunzioni di partenza eccetera).
Lezioni frontali e discussione in aula.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
Capacità essenziali di comprensione e analisi di testi argomentativi.
Facoltativa.
La filosofia analitica come paradigma: professionismo e specialismo; la filosofia analitica a confronto con tradizionalismo e storicismo; la verità.
Significato: il paradigma analitico dominante (Frege, Russell, Wittgenstein, Tarski, Carnap, Davidson, Montague, Kamp); oltre il paradigma dominante (Quine, Kripke, Putnam, bidimensionalismo, secondo Wittgenstein, Dummett, Austin, Grice); la svolta cognitiva; teorie cognitive del significato.
La mente modulare: quattro spiegazioni della struttura mentale; una tassonomia funzionale dei meccanismi cognitivi; i sistemi di input come moduli; i sistemi centrali.
1) D. Marconi, Il mestiere di pensare, Einaudi (160 pagg.).
2) S. Caputo, C. Barbero, Significato. Dalla filosofia analitica alle scienze cognitive, Carocci, 2018 (350 pagg.).
3) J. Fodor, La mente modulare. Saggio di psicologia delle facoltà, il Mulino, 1988 (196 pagg.).
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
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I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | La filosofia nell'epoca del professionismo | Il mestiere di pensare |
2 | L'identità della filosofia analitica | Il mestiere di pensare |
3 | La filosofia analitica come stile di lavoro | Il mestiere di pensare |
4 | Verità, "verità” e storia della filosofia | Il mestiere di pensare |
5 | Usi teorici della storia della filosofia | Il mestiere di pensare |
6 | Il paradigma dominante nella filosofia del linguaggio analitica | Significato |
7 | La filosofia del linguaggio oltre il paradigma dominante | Significato |
8 | Le scienze cognitive: la natura della comprensione | Significato |
9 | Il significato delle parole | Significato |
10 | Il significato degli enunciati | Significato |
11 | Quattro spiegazioni della struttura mentale | La mente modulare |
Prova in itinere, esame finale orale
Per chi ha sostenuto e superato la prova in itinere, l’esame si svolge oralmente sulla parte restante.
L’esame orale prevede che lo studente legga dal testo un passo scelto dal docente, lo commenti, analizzi e metta in contesto.
Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
Da “Il mestiere di pensare”
L’attività filosofica: come la definiresti? Esiste un’unica concezione possibile o una pluralità di concezioni di essa?
Il prevalere dello specialismo in filosofia: di cosa si tratta? Quali sono le possibili cause? Quali sono i vantaggi e/o i rischi?
Quali sono le caratteristiche distintive della filosofia analitica? C’è un unico modo per individuarle?
La nozione di verità: che ruolo gioca nell’attività filosofica (o nelle attività filosofiche)?
Filosofia analitica e storia della filosofia: un rapporto di opposizione?
Da “Significato”
Cosa si intende per paradigma dominante nella filosofia analitica del linguaggio? Quali sono gli autori di riferimento e quali le tesi caratterizzanti?
Cosa si intende per “condizioni di verità” e in che modo questa nozione è stata usata per definire il significato?
Cosa è la teoria descrittivista dei nomi propri? Chi la sostiene, chi si oppone ad essa, e con quali argomenti?
Come definiresti una semantica estensionale e come una intensionale?
Da “La mente modulare”
Cosa sono i sistemi di input, e quali sono?
Cosa è un processo bottom-up?
I processi associativi: quali sono i loro limiti, e le loro capacità (secondo Fodor)?
Cosa sono i processi centrali, e che problemi pongono alle scienze cognitive.