Scopo della didattica della disciplina Morfologia dei Tessuti Umani è quello di fornire allo studente la cultura citologica e istologica di base per la comprensione dell’organizzazione generale delle cellule superiori, loro specializzazioni e interazioni per assolvere a funzioni specifiche dei tessuti, essenziale per poter riconoscere praticamente le caratteristiche morfologiche delle cellule e dei tessuti normali dell’organismo umano.
Lezioni frontali in aula.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
Conoscenze sulla biologia della cellula.
Obbligatoria come da Regolamento.
Scopo della didattica della disciplina Morfologia dei Tessuti Umani è quello di fornire allo studente la cultura citologica e istologica di base per la comprensione dell’organizzazione generale delle cellule superiori, loro specializzazioni e interazioni per assolvere a funzioni specifiche dei tessuti, essenziale per poter riconoscere praticamente le caratteristiche morfologiche delle cellule e dei tessuti normali dell’organismo umano. Per maggiori dettagli sui contenuti, vedi PROGRAMMAZIONE.
ISTOLOGIA:
1. ISTOLOGIA di V. Monesi 7° ediz.- Piccin
Eventuale materiale didattico utile per la comprensione della materia sarà pubblicato su STUDIUM
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | ISTOLOGIA: Principi generali sulle metodiche di studio dei tessuti mediante le tecniche istochimiche (fissazione, inclusione, colorazione). TESSUTI EPITELIALI: Epiteli di rivestimento: Generalità. Classificazione. | Testo 1: Cap. 1, pp. 5-29 (no dettagli); Cap. 10 pp. 229-273. |
2 | Descrizione dei vari tipi di epitelio: epitelio pavimentoso semplice; epitelio cubico semplice; epitelio cilindrico semplice; epitelio pavimentoso pluristratificato; epitelio cilindrico pluristratificato; epitelio pseudostratificato | Testo 1: Cap. 10, pp. 229-273. |
3 | Epitelio cilindrico pluristratificato; epitelio pseudostratificato; epitelio di transizione. Specializzazioni della superficie laterale. Specializzazioni della superficie basale. Specializzazioni della superficie libera. | Testo 1: Cap. 10, pp. 229-273. |
4 | Epiteli ghiandolari: Generalità. Ghiandole esocrine. Classificazione delle ghiandole esocrine in base a: Numero di cellule e posizione; Ramificazione dei dotti e forma degli adenomeri; Modalità di secrezione e natura chimica del secreto. | Testo 1: Cap. 11, pp. 283-301. |
5 | Ghiandole endocrine: Cellula bersaglio; Legame ormone-recettore. Classificazione: Ghiandole cordonali; Ghiandole interstiziali; Ghiandola follicolare. | Testo 1: Cap. 12, pp. 309-360. |
6 | TESSUTI TROFOCONNETTIVALI E DI SOSTEGNO. Tessuto Connettivo Propriamente Detto: Generalità. Fibre collagene. Fibre reticolari. Fibre elastiche. Sostanza fondamentale. Cellule: Fibroblasti; Macrofagi; Mastociti; Adipociti. | Testo 1: Cap. 14, pp. 373-382; Cap. 15, pp. 383-424. |
7 | Varietà di connettivi propriamente detti: Tessuto connettivo lasso; Tessuto connettivo denso; Tessuto adiposo. | Testo 1: Cap. 15, pp. 424-428; Cap. 19, pp. 527-536. |
8 | Tessuto Cartilagineo. Generalità. Varietà di cartilagine: Cartilagine ialina; Cartilagine elastica; Cartilagine fibrosa. | Testo 1: Cap. 16, pp. 433-448. |
9 | Tessuto Osseo. Generalità. Struttura dell’osso: aspetto macroscopico. Struttura microscopica: organizzazione lamellare e sistemi vascolari. La matrice ossea. Le cellule dell’osso. | Testo 1: Cap. 17, pp. 453-470; 474-483. |
10 | Osteogenesi. Rimodellamento osseo. Riparazione fratture. Istiofisiologia dell’osso. | Testo 1: Cap. 17, pp. 483-502. |
11 | Sangue. Generalità. Plasma sanguigno. Eritrociti. Leucociti: Granulociti neutrofili; Granulociti eosinofili; Granulociti basofili; Linfociti; Monociti. Piastrine. Linfa. Emopoiesi (no dettagli). Concetti generali su Immunità (no dettagli) | Testo 1: Cap. 20, pp. 547-586; Cap. 21 (NO DETTAGLI). |
12 | TESSUTO NERVOSO. Generalità. Neurone. Forma e dimensioni. Corpo cellulare. Citoscheletro. Prolungamenti cellulari: dendriti e assone. Trasporto assonico. Fibra nervosa. Guaina mielinica. Conduzione impulso. Sinapsi. Neuroglia. | Testo 1: Cap. 24, pp. 731-796, pp.808-812. |
13 | TESSUTO MUSCOLARE. Tessuto muscolare striato scheletrico: Organizzazione strutturale del tessuto; Organizzazione strutturale delle miofibrille; Organizzazione molecolare delle miofibrille; Meccanismo della contrazione; Giunzione neuro-muscolare. | Testo 1: Cap. 23, pp. 665-698. |
14 | Tessuto muscolare striato cardiaco: Struttura del miocardiocito; Organizzazione strutturale del tessuto; Dischi intercalari; Tessuto di conduzione. | Testo 1: Cap. 23, pp. 708-714. |
15 | Tessuto muscolare liscio: Struttura delle fibrocellule muscolari lisce; Organizzazione strutturale del tessuto; Contrazione del muscolo liscio. | Testo 1: Cap. 23, pp. 717-724. |
Verifica orale.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
1 Quale è l’organizzazione morfologica del tessuto muscolare cardiaco?
2 Come vengono classificate le ghiandole esocrine?
3 Quali sono le funzioni dei leucociti?
4 Che forma hanno gli eritrociti e perché?