Il corso è impostato su due obiettivi formativi principali: l’Architettura come rappresentazione e come costruzione logica dello spazio. I concetti saranno sviluppati affiancando alle lezioni frontali esercizi progettuali; un saggio finale di progettazione costituirà il momento di sintesi e verifica dell’insegnamento proposto.
Il progetto è di fatto il luogo di confluenza di tutte le diverse discipline – storico-critiche, estetiche, fisico-matematiche, tecnologiche – offerte dalla scuola d’architettura. La conoscenza dei fondamenti della disciplina architettonica – momento iniziale e imprescindibile nella formazione culturale e progettuale dell’allievo – costituisce l’obiettivo primario del corso, che si propone agli studenti attraverso due fasi: la prima costituita dallo studio di un’opera architettonica nota, una casa monofamiliare, la seconda costituita da esercitazioni di composizione.
Il corso si articola in alcune esercitazioni ognuna delle quali prevede verifiche intermedie e una verifica finale. Ogni esercitazione prevede una serie di lezioni frontali sui temi del corso e attività di laboratorio collettive e individuali.
Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.
Sono sufficienti le competenze acquisite nella scuola secondaria di secondo grado e l'eventuale superamento degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) attribuiti allo studente in base alla verifica delle conoscenze iniziali (test di ingresso), da colmare obbligatoriamente entro il primo anno di corso tramite le modalità di recupero stabilite dal Corso di studio.
Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento Didattico di Ateneo e del punto 3.1 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, la frequenza è obbligatoria per gli insegnamenti denominati “Laboratorio”. Gli studenti possono chiedere la dispensa totale o parziale dall'obbligo di frequenza per gravi e/o giustificati motivi. La dispensa è deliberata dal Consiglio del Corso di Studio e deve contestualmente prevedere la possibilità di partecipare agli appelli dei relativi esami.
Per essere ammessi a sostenere la prova d'esame è di norma necessario aver frequentato il 70% delle lezioni del corso.
Il tema principale del corso è l'abitare anche in relazione alla condizione particolare che stiamo attraversando, relativa alla pandemia, che rimette in discussione la relazione tra pubblico e privato. Il corso sarà introdotto da alcune comunicazioni sui sistemi di rappresentazione e sulle norme tecniche, costruttive e grafiche del progetto della residenza. Le esercitazioni proposte sono di due diversi ordini: esercitazioni di studio di un’opera architettonica, una casa monofamiliare, ed esercitazioni di composizione. La prima esercitazione che gli studenti affronteranno sarà l’analisi critica, attraverso l'uso degli strumenti del disegno manuale, di abitazioni ritenute pardigmatiche rispetto agli obiettivisi del corso. Le esercitazioni successive riguarderanno ancora lo studio della residenza unifamiliare, declinato al tema del rapporto tra morfologia, tipologia e costruzione. Agli studenti verrà assegnata un’area di progetto in contesto urbano: sulla base degli esempi che verranno forniti durante il corso gli allievi elaboreranno propri progetti, che varieranno in funzione della scelta tipologica e strutturale. Un'attenzione particolare verrà posta alla relazione del rapporto tra costruzione e contesto. La lettura critica delle opere studiate e l’elaborazione degli esercizi di progetto sarà guidata da una serie di lezioni tematiche sui concetti fondamentali dell’architettura.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:
M.P.Vitruvio, De Architectura Libri X, a cura di F. Bossalino, Ed. Kappa, Roma, 1998
Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1986
R.Venturi, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Roma 1980
BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO:
P. Zumthor, Pensare architettura, Mondadori Electa, Milano 2003
A. Monestiroli, La metopa e il triglifo. Nove lezioni di architettura, Laterza, Roma-Bari, 2002
F. Venezia, Che cosa è l'architettura, Mondadori Electa, Milano 2011
C. Martì Arìs, Le variazioni dell’identità, il tipo in architettura, Città Studi, Milano 1990
B. Messina, Spazi domestici del XX secolo, Lettera Ventidue, Siracusa, 2008
F. Guarrera, Insediarsi e costruire, Lettera Ventidue, Siracusa, 2013
E. Fidone, C.Gandolfi, Paulo Mendes da Rocha Spazio tettonico, Lettera Ventidue, Siracusa, 2019
F. Foti, Il paesaggio nella casa, Lettera Ventidue, Siracusa, 2009
Ulteriore materiale didattico è reperibile al seguente indirizzo:
http://www.architettura.unict.it/index.php?on=h&lang=it&on=d&content=5#
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | la triade vitruviana | M.P.Vitruvio, De Architectura Libri X, a cura di F. Bossalino, Ed. Kappa, Roma, 1998 |
2 | il tipo in architettura | C. Martì Arìs, Le variazioni dell’identità, il tipo in architettura, Città Studi, Milano 1990 |
3 | architettura e tettonica | A. Monestiroli, La metopa e il triglifo. Nove lezioni di architettura, Laterza, Roma-Bari, 2002 |
4 | architettura e luogo | F. Guarrera, Insediarsi e costruire, Lettera Ventidue, Siracusa, 2013 |
La prova d’esame sarà individuale e si articolerà in un colloquio sui temi del corso e in una discussione sugli elaborati di analisi e di progetto. Per ogni esercitazione sono richiesti i seguenti elaborati: disegni a matita su cartoncino in formato A2 verticale con piante, prospetti, sezioni, assonometrie monometriche (e/o spaccato assonometrico), modello.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.
Le domande della prova orale verteranno sugli argomenti trattati durante il corso