Lezioni frontali ed esercitazioni laboratoriali, in aula e nell'orario di ricevimento
Nel corso si adotterà un approccio interattivo, atto a sensibilizzare gli studenti a riconoscere e perciò applicare con piena padronanza le “regole” d’uso linguistico e testuale dell´italiano.
Nelle lezioni introduttive e nelle attività laboratoriali si costruiranno percorsi di storia linguistica esterna e interna, con esercitazioni finalizzate a trasmettere competenze metalinguistiche adeguate a una consapevole conoscenza attiva e passiva della lingua italiana.
CULTURA DI BASE: Conoscenze essenziali di storia culturale, letteraria e politica italiana; capacità di periodizzare (es. collocare un autore o un’opera nel secolo e nella corrente culturale di appartenenza); padronanza delle coordinate geografiche (es. situare una città o una regione nel contesto geografico di appartenenza).
Competenza attiva e passiva delle strutture grammaticali, lessicali e sintattiche della lingua italiana (capacità di analisi grammaticale, logica e del periodo e capacità di parafrasare).
La mancata conoscenza dei prerequisiti può pregiudicare il superamento dell’esame.
Si raccomanda di frequentare i corsi zero di grammatica italiana e le attività di tutorato che si svolgeranno durante l’orario di ricevimento.
Facoltativa
Storia esterna della lingua: evoluzione dal latino parlato al volgare toscano e alla lingua italiana in tutti i livelli strutturali e in tutte le varietà d’uso, seguendo le dinamiche di italianizzazione negli usi comunicativi scritti e orali (letteratura, Chiesa, politica, burocrazia, mass media). Storia interna della lingua: osservazione dei principali cambiamenti fonetici, morfosintattici, lessicali e semantici nel passaggio dal latino all’italiano. Grammatica: relazioni tra i vari livelli del sistema linguistico e analisi di diversi tipi di testi, letterari e non. |
Testi:
Testi:
- R. Librandi, L’italiano: strutture, usi, varietà, Roma, Carocci, 2019, pp. 318.
Testi:
- R. Gualdo, L’italiano dei giornali, Roma, Carocci, 2019, pp. 144.
Testi di riferimento per studenti che ritengano di non aver maturato i prerequisiti previsti per la disciplina, e testi di consultazione per gli studenti, ai fini delle attività previste dal corso:
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Eventuali altri materiali saranno forniti a lezioni e caricati su Studium
Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | A. Nozioni introduttive: coordinate geostoriche e terminologia di base della disciplina | - C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 1. - Slides su Studium. |
2 | A. Le varietà dell’italiano | - C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 1. - R. Librandi, L’italiano: strutture, usi, varietà, Roma, Carocci, 2019, cap. 6. - Slides su Studium. |
3 | A. Gli strumenti della disciplina | - C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 3. - Slides su Studium. |
4 | A. Fonetica e grammatica storica. | - C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. 2. - Slides su Studium. |
5 | A. La frammentazione del latino e i primi documenti in volgare | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. IV-V. |
6 | A. La lingua della prosa e della poesia nel Duecento. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. VI-VII. |
7 | A. L'affermazione del fiorentino e la formazione del canone: Dante, Petrarca e Boccaccio. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. VIII-IX. |
8 | A. Il volgare italiano nel Quattrocento fra crisi e rinascita. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. X-XI. |
9 | A. Il Cinquecento e la codificazione grammaticale: Bembo e la questione della lingua. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XII-XIII. |
10 | A. Il Seicento: l’Accademia della Crusca e l’opposizione alla Crusca. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XIV-XV. |
11 | A. Il Seicento: il linguaggio scientifico, il melodramma e la letteratura dialettale. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XIV. |
12 | A. Il Settecento: l’italiano e il francese nel quadro europeo. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVI-XVII. |
13 | A. La lessicografia e il rinnovamento linguistico nel Settecento: scuola, giornali, teatro e melodramma. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVI-XVII. |
14 | A. La riflessione sulla lingua nel primo Ottocento: purismo, classicismo e romanticismo. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XVIII. |
15 | A. Manzoni e l'unificazione linguistica nazionale. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVIII-XIX. |
16 | A. L'italiano post-unitario. Analisi guidata di testi | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, capp. XVIII-XIX. |
17 | A. L'italiano nel Novecento: nuove questioni linguistiche. Analisi guidata di testi. | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI. |
18 | A. La lingua letteraria nel Novecento. Analisi guidata di testi. | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI. |
19 | A. Radio e tv: il ruolo dei mass media. | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI. |
20 | A. L’italiano dell’uso «medio» e l’italiano del nuovo millennio. | C. Marazzini, La lingua italiana. Storia, testi, strumenti, Bologna, Il Mulino 2015, cap. XX-XXI. |
21 | B. Fonologia, grafia, ortografia e segni paragrafematici | R. Librandi, L’italiano: strutture, usi, varietà, Roma, Carocci, 2019, cap. 2. |
22 | B. Morfologia: morfemi, allomorfi e tipi di lingue; articolo, aggettivo e articolo; pronomi (egli e lui); clitici; sistema verbale (tipi di verbi; tempi e modi; diatesi; aspetto) | R. Librandi, L’italiano: strutture, usi, varietà, Roma, Carocci, 2019, cap. 3. |
23 | B. Sintassi: sintagma, frase, complementi, frase semplice e frase complessa (tipi di frase; implicite ed esplicite; coordinate e subordinate), incidentali, concordanza dei tempi | - R. Librandi, L’italiano: strutture, usi, varietà, Roma, Carocci, 2019, cap. 3. |
24 | B. Testualità (testo e principi costitutivi; anafora e catafora; deissi; progressione tematica; frasi marcate; presupposizioni e impliciti) | R. Librandi, L’italiano: strutture, usi, varietà, Roma, Carocci, 2019, cap. 4. |
25 | B. Lessico e formazione delle parole: dialettismi, regionalismi; geosinonimi; fraseologia (polirematiche e collocazioni); derivazioni; composizioni; abbreviazioni e tamponamenti di parole | R. Librandi, L’italiano: strutture, usi, varietà, Roma, Carocci, 2019, cap. 5. |
26 | C. Breve storia della scrittura giornalistica. | R. Gualdo, L’italiano dei giornali, Roma, Carocci, 2019, cap. 1. |
27 | C. Com’è fatto il giornale: formato e impaginazione, titolo, tipi testuali e testo. | R. Gualdo, L’italiano dei giornali, Roma, Carocci, 2019, cap. 2. |
28 | C. L’etica del giornale. | R. Gualdo, L’italiano dei giornali, Roma, Carocci, 2019, cap. 3. |
29 | C. La scrittura giornalistica | R. Gualdo, L’italiano dei giornali, Roma, Carocci, 2019, cap. 4. |
30 | C. Il giornalismo digitale | R. Gualdo, L’italiano dei giornali, Roma, Carocci, 2019, cap. 5. |
Regole:
Sono previste 2 prove scritte in itinere nel semestre: la prima da sostenere entro le vacanze di Natale, la seconda a fine semestre.
Modalità
la prova si articolerà in domande a risposta “chiusa” e domande aperte (definizioni di concetti o fenomeni e/o esercizi di analisi)
Per gli studenti che non abbiano sostenuto le prove in itinere o per studenti che, pur avendole sostenute, non le abbiano superate:
unica prova scritta durante gli appelli ufficiali della disciplina
Criteri di valutazione
Regole:
Sono previste 2 prove scritte in itinere nel semestre: la prima da sostenere entro le vacanze di Natale, la seconda a fine semestre.
La prima prova in itinere è propedeutica alla seconda: se non viene superata, non è possibile sostenere la seconda.
Prova scritta: la prova si articolerà in domande a risposta “chiusa”, domande aperte (definizioni di concetti o fenomeni), e domande sui testi inclusi nei manuali e nelle dispense, secondo le seguenti modalità: analisi linguistica (grammaticale, logica, sintattica), testuale (parafrasi e coerenza, coesione, deissi) e semantico-stilistica (tipi e registri di lessemi).
Esempi di analisi sono disponibili su Studium
Prova orale:
Per la valutazione dell’esame si terrà conto dei seguenti parametri:
ATTIVITA’ LABORATORIALE (facoltativa)
Laboratorio sul linguaggio giornalistico: gli studenti elaboreranno, individualmente o in gruppo, un’analisi guidata di testi giornalistici in diacronia e in sincronia. La scelta dei testi va concordata con la docente, e i risultati dell'analisi saranno sintetizzati in una tesina. L'analisi si baserà su criteri desumibili dal manuale del modulo C e dal cap. 6 del manuale del modulo B, con riferimento generale alle varietà dell’italiano contemporaneo. La tesina va consegnata almeno 8 giorni prima dell’appello ufficiale.
Gli studenti discuteranno all'orale i risultati della tesina.
Gli studenti che scelgono di non partecipare all'attività laboratoriale porteranno all'esame orale il manuale del modulo C.
ESEMPIO DI DOMANDA A RISPOSTA CHIUSA DAL MANUALE DI MARAZZINI
2) Definire in non più di quattro righe l’assimilazione consonantica:
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3) Parafrasare (sul retro del foglio) il seguente brano della traduzione del De vulgari eloquentia:
E dopo setacciamo via gli abitanti di Aquileia e gli Istriani, che dicono Ces-fas-tu?, con duro accento. Assieme a tutti costoro, buttiamo via tutte le parlate montanine e campagnole, che sempre danno prova di risuonare in maniera radicalmente diversa dal linguaggio di coloro che abitano nel centro delle città, come gli abitanti del casentino e di Fratta.
ESEMPIO DI DOMANDA A RISPOSTA APERTA DAL MANUALE DI R. LIBRANDI
4) Descrivere in non più di quattro righe le principali differenze di pronuncia delle consonanti e delle vocali tra parlanti del Nord e parlanti del Sud (indicare almeno 3 fenomeni).