Descrizione della disciplina I Cultural Studies si sono affermati negli Stati Uniti come disciplina accademica negli anni compresi fra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Novanta. Prendendo spunto dalle indicazioni di ricerca contenute nel saggio Culture and Society: 1780-1950 di Raymond Williams (1958) e dall’attività del Centre for Contemporary Cultural Studies (CCCS) fondato a Birmingham da Richard Hoggart nel 1964, i Cultural Studies si sono progressivamente caratterizati come “la” disciplina di analisi interdisciplinare della cultura di massa e dei mass-media: giornali e riviste, cinema e televisione, radio e internet, fumetto e canzone popolare, letteratura di consumo e pubblicità, e così via. Descrizione del corso Il corso offre i fondamenti dei Cultural Studies così come sono praticati nel Regno Unito e negli Stati Uniti, e propone come approfondimento una lettura analitica del ruolo della radio nella diffusione della cultura di massa negli Stati Uniti. Prerequisiti Si richiede una conoscenza della lingua inglese non inferiore al livello B2. Organizzazione della didattica Il corso prevede due moduli didattici e un workshop. Modulo 1 (“Introduzione ai Cultural Studies”, 12 ore) I Cultural Studies britannici e nordamericani (in particolare: studi etnici, storia materiale, gender studies, media studies). Modulo 2 (“La radio e l’immaginario nordamericano”, 18 ore) Fra radiodramma e intrattenimento, notiziario e filodiffusione, la presenza della radio nell’immaginario statunitense è investigata con riferimento al cinema, alla canzone, alla letteratura in occasione di una duplice ricorrenza: i 100 anni dalla nascita e i 30 dalla morte di Orson Welles. Workshop (“Il manufatto-radio e la cultura hip-hop”, 6 ore) Il workshop, in collaborazione col Dipartimento D’ArTe dell’Università di Reggio Calabria, ha per tema il ruolo del manufatto-radio nella cultura hiphop. Laddove, per chi frequenta, la partecipazione al workshop è obbligatoria, la presentazione di un progetto individuale ad esso associato è facoltativa. Per le letture obbligatorie nell’un caso e nell’altro, e per la valutazione del progetto, si rinvia rispettivamente alle voci “Testi adottati” e “Valutazione”.
Il termine “testi” è qui inteso in senso estensivo, e include anche testi multimediali.
A. Per tutti (frequentanti e non frequentanti)
- The Cultural Studies Reader (3rd ed.), ed. S. During, London and New York: Routledge, 2007.
È obbligatorio lo studio di: S. During, “Introduction”, pp. 1-30; S. Hall, “Cultural Studies and Its Theoretical Legacies”, pp. 33-44; W. Benjamin, “The Work of Art in the Age of Its Technological Reproduction”, pp. 59-80; R. Williams, “Ideas of Nature”, pp. 283-297; F. A. Kittler, “Gramophone”, pp. 298-303; B. Latour, “War of the Worlds”, pp. 304-313; T. de Lauretis, “Upping the Anti (Sic) in Feminist Theory”, pp. 337-357; D. Hebdige, “Subculture and Style”, pp. 429-440.
- The Radio Reader: Essays in the Cultural History of the Radio, ed. M. Hilmes and J. Loviglio, New York and London: Routledge, 2001.
È obbligatorio lo studio di: M. Hilmes, “Rethinking Radio”, pp. 1-20; K. Lacey, “Radio in the Great Depression: Promotional Culture, Public Service, and Propaganda”, pp. 21-40; J. Loviglio, “Vox Pop: Network Radio and the Voice of the People”, pp. 89-112; M. Murray, “‘The Tendency to Deprave and Corrupt Morals’: Regulation and Irregular Sexuality in Golden Age Radio Comedy”, pp. 135-156; A. McCracken, “Scary Women and Scarred Men: Suspense, Gender Trouble, and Postwar Change, 1942-1950”, pp. 183-208; B. Savage, “Radio and the Political Discourse of Racial Equality”, pp. 231-256; J. Fiske, “Technostruggles: Black Liberation Radio”, pp. 451-460.
- Testi radiofonici e cinematografici (obbligatori):
1. Orson Welles reads The War of the Worlds
http://www.mercurytheatre.info/
2. Un adattamento radiofonico, a scelta, fra:
R. Chandler, Adventures of Philip Marlowe
https://archive.org/details/OTRR_Philip_Marlowe_Singles
D. Hammett, Sam Spade
https://archive.org/details/SamSpade490410TheStoppedWatchCaper
3. Un radiodramma, a scelta, fra quelli disponibili nei seguenti siti:
https://archive.org/details/oldtimeradio
https://itunes.apple.com/us/podcast/radio-drama-revival/id216296032?mt=2
4. Una canzone, a scelta, fra:
The Buggles, Video Killed the Radio Star (1979)
https://www.youtube.com/watch?v=BTT3-vA25Zk
Ramones, Do You Remember Rock’n’Roll Radio? (1980)
https://www.youtube.com/watch?v=6NF--bHavJs)
The Clash, This is Radio Clash (1981)
https://www.youtube.com/watch?v=L1kC9VTSC5s
Queen, Radio Ga Ga (1984)
https://www.youtube.com/watch?v=azdwsXLmrHE)
R.E.M., Radio Song (1991)
(https://www.youtube.com/watch?v=GoNzSZXL4Wk)
5. Un film, a scelta, fra:
R. C. Sarafian, Vanishing Point (1971)
G. Lucas, American Graffiti (1973)
W. Hill, The Warriors (1979)
B. Levinson, Good Morning, Vietnam (1987)
W. Allen, Radio Days (1987)
O. Stone, Talk Radio (1988)
S. Lee, Do the Right Thing (1989)
M. Smith, Radioland Murders (1994)
J. & E. Cohen, O Brother, Where Art Thou? (2000)
R. Altman, Radio America (2006)
R. “Petey” Greene, Talk To Me (2007)
6. Un cartone animato, a scelta, fra:
W. Disney, Donald Duck in: Self-Control (1938)
M. Groening, The Simpsons #8F11: Radio Bart (1992)
B. Per chi presenta un progetto per il workshop
Come in “A”, con due differenze:
1. Il film da scegliere è:
- S. Lee, Do the Right Thing (1989)
2. I saggi obbligatori da The Radio Reader sono: B. Savage, “Radio and the
Political Discourse of Racial Equality”, pp. 231-256; J. Fiske, “Technostruggles: Black Liberation Radio”, pp. 451-460. Al posto degli altri saggi, si studierà - L. Owerko, The Boombox Project. The Machines, the Music, and the Urban Underground (intro. S. Lee), New York: Abrams Image, 2010.
C. Per chi è esonerato dalla frequenza del corso
Come in “A”, con una integrazione: a compensare le 36 ore di lezioni e workshop mancanti al carico didattico globale, chi non frequenta è tenuto a esercitarsi su:
- C. Sadow, E. Sather, On the Air! Listening to Radio Talk. New York: St. Martin’s Press, 1998.